La ciclabile di via Giuseppina, tra quello che il Comune vuol far vedere e quello che vedono i cittadini: rattoppi, tratti mancanti e pressapochismo
Tratti in cui i lavori risultano incompleti e pericolosi per i ciclisti. Tratti in cui la nuova ciclabile manca del tutto. Tratti in cui le radici degli alberi sporgono di parecchi centimetri e, coperte di vernice rossa come sono, risultano invisibili e pericolose per i ciclisti. Tratti, infine, in cui il rosso vivo dopo nemmeno 10 giorni è sbiadito al punto da far sembrare la ciclabile vecchia di anni. Se questa è la "meraviglia" che il sindaco cerca di far passare attraverso il suo profilo Facebook...
Già, perché giusto ieri Gianluca Galimberti è tornato sulla tanto discussa ciclabile con un suo post in cui, marzullianamente, si fa le domande e si dà le risposte. Ovviamente incensando l'opera di via Giuseppina. "Ora che la nuova ciclabile è stata completata e che social e media si sono scatenati - annota il sindaco -, proviamo a chiarire alcuni aspetti di questa opera che abbiamo fortemente voluto come amministrazione per consentire alle biciclette di avere un percorso dedicato nel tratto centro-ospedale. Perché rossa? Il colore rosso rende il tracciato più visibile per gli utenti della strada. Si tratta di una soluzione adottata in moltissime città europee e che ha dato notevoli benefici".
"Perché sul marciapiede? - si chiede poi Galimberti - La via Giuseppina è una strada altamente trafficata, anche da mezzi di soccorso, essendo la via dell’ospedale. I tecnici, per le dimensioni della via e la tipologia di traffico, hanno quindi ritenuto che fosse più sicuro posizionare il percorso ciclabile sul marciapiede. Una collocazione in carreggiata avrebbe ristretto troppo la strada e avrebbe creato situazioni potenzialmente pericolose in prossimità di vie laterali e parcheggi (che tra l’altro con questa soluzione sono stati tutti mantenuti)".
E ancora, "È a norma di legge? Assolutamente sì. Sia gli spazi riservati alle biciclette, sia quelli riservati ai pedoni, sia quelli ad uso promiscuo sono stati realizzati secondo le normative per garantire la sicurezza di tutti". E via di questo tenore, per concludere che "Forse non piacerà a tutti. L’importante è che sia utile e sicura e che faccia bene all’aria e all’ambiente!".
Parere del sindaco, per carità. Non si discute (anche perché poi se la prende). Ma ecco cosa scrive un lettore che questa mattina ha percorso la ciclabile e che ha una certa dimestichezza con il "mondo a due ruote": "Dopo le polemiche delle scorse settimane, approfittando una bella giornata di sole ho percorso la famosa ciclabile rossa di via Giuseppina. Al di là della scelta di utilizzare i marciapiedi esistenti, idea boccata dalla stessa Fiab, la sede della ciclabile presenta buche, avvallamenti e spazi ridotti. Segnalo che ci sono già dei lavori di ripristino in corso in più parti come dimostrano le foto allegate".
"Sorprendente - aggiunge il lettore - la parte finale, quella forse più importante (dalla scuola Bianca Maria Visconti all'ospedale): qui manca, su entrambi i lati, la famosa striscia rossa e tratti in continuità. Tratti mancanti fino alla strada per la Chiesa di Sangismondo. Ma la ciclabile non era inserita nel progetto del bando "strade sicure" per andare all'ospedale?".
Infine, annota il lettore, "segnalo problemi agli angoli, indice di un lavoro raffazzonato, fatto con grande pressapochismo dai tecnici, più volte citati dal Sindaco, ma anche dalla politica cui evidentemente piace solo far vedere alcuni tratti. Ci sarebbe da chiedere se gli uffici della Regione sono informati dei soldi spesi per questi interventi...".
In alto, a scorrimento, le foto inviate questa mattina dal lettore.
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commenti
Lauretta
1 marzo 2022 18:44
E dove mettiamo i sanpietrini in piazza della pace sempre fuori sede pronti a fare cadere nn solo i diversamente giovani anche
Enrico Bresciani
1 marzo 2022 20:58
Ancora si disquisisce sul colore ma il problema è che il Ministero ha più volte ribadito, anche nelle circolari sul corretto uso della segnaletica stradale, che le piste ciclabili non possono essere colorate con vernici perché con questo utilizzo assumono il ruolo di segnaletica stradale e non ne esistono di omologate per questo ruolo (almeno che io sappia). L'eventuale colore potrebbe essere ricavato, come suggerito nella seconda circolare ministeriale sul corretto uso della segnaletica stradale colorando il conglomerato bituminoso in sede di rifacimento della sede stradale
François
1 marzo 2022 21:43
"...il sindaco poi se la prende..." e chi se ne importa, fa finta di non capire che le piste ciclabili non sono il problema , ma come vengono eseguiti i lavori...con i piedi (siamo educati e non usiamo altre parti del corpo). Facciamogli piuttosto un'altra domanda: "Farebbe eseguire dei lavori a casa sua da queste stesse maestranze?" Vediamo se anche questa volta fa finta di non capire.
michele de crecchio
2 marzo 2022 21:54
Senza una radicale riforma della via Giuseppina e degli intorni urbani relativi, ho sempre ritenuto praticamente impossibile, semplicemente tracciando delle righe colorate sul preesistente asfalto, risolvere dignitosamente la tematica delle piste ciclabili lungo la via Giuseppina. Con ostinazione degna forse di miglior causa, l'attuale amministrazione comunale ha voluto comunque provare a risolvere ciò che al sottoscritto sembrava impossibile. La soluzione (se di reale soluzione si potrà effettivamente parlare) è stata tentata sacrificando la ampiezza delle fasce stradali riservate proprio al più debole tra i tre tipi di utenti tradizionali delle strade urbane (e cioè ai pedoni, che sono, per molte ragioni facilmente intuibili, certamente i meno disponibili a percorrere le strisce di loro pertinenza in rigorosa fila indiana!)