18 maggio 2025

Lapo Pasquetti insultato e minacciato al gazebo per i referendum sul corso Campi

"Tira una brutta aria, anche a Cremona....", così l'avvocato Lapo Pasquetti, consigliere comunale di Sinistra per Cremona, in un post su facebook denuncia quanto accaduto ieri mattina in corso Campi al gazebo per promuovere il "sì" ai referendum.
"Oggi durante un volantinaggio in Corso Campi per i 5 referendum dell'8/9 giugno sono stato aggredito da un uomo di circa 65 anni in compagnia di un compare, il quale dopo avergli allungato un volantino informativo, mi ha offeso senza alcun motivo dicendomi "mi fate schifo, io sono fascista e voi mi fate schifo" e dopo avergli replicato che non si doveva permettere e che l'essere fascista era un suo problema, mi si è avvicinato caricando il pugno minacciandomi di spaccarmi la faccia. - racconta Pasquetti - Nel frattempo è sopraggiunta un'auto dei Carabinieri a cui ho riferito l'accaduto alla presenza del facinoroso il quale ha iniziato a dire che mi stavo inventando tutto e che lui stava scherzando.
La risposta del Carabiniere è stata "sono incidenti del mestiere".
No, non sono incidenti del mestiere caro Carabiniere, sono reati e voi dovevate identificare quel soggetto, ma non lo avete fatto.
Problema sicurezza a Cremona, l'altra faccia della medaglia".
Paolo Losco, segretario provinciale di Sinistra Italiana, esprimendo solidarietà a Pasquetti ha aggiunto: "altro che militari per le strade. Qui si sta andando verso una deriva antidemocratica e ormai chi si definisce fascista si sente legittimato. Si agisca subito".


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commenti


Giovanni

18 maggio 2025 06:02

Questa notizia fa solo sorridere.... forse il signore non si ricorda l attacco squadrista da parte dei "compagni" al gazebo della lega in piazza Roma accaduto anni fa...o la città devastata da comunisti in piazza Libertà e dintorni.... memoria corta??? Ma per favore....

Tommaso

18 maggio 2025 06:24

Mi chiedo se la deriva antidemocratica valga solo quando si vedono coinvolti i politici e mai quando certi politicanti assumono decisioni in contrasto con l’espressione popolare -vogliamo parlare di alcuni referendum a livello locale (vedi inceneritore) e nazionale (vedi “acqua bene comune”)?-, oppure, contro la Carta Costituzionale - vedi le armi inviate in Ucraina, la censura del pensiero divergente, le misure liberticide del periodo pandemico e, su tutte, il diritto al lavoro, alla salute e all’istruzione, sacrificati sull’altare del sistema neoliberista con la complicità di sinistri e destri.
Vogliamo condannare la violenza? Sono d’accordissimo, ma condanniamola tutta, anche quella, parimenti antidemocratica e subdola, del potere deviato!