17 febbraio 2022

Latte, rincari per 37 milioni al mese: stalle lombarde a rischio crack. Coldiretti porta la protesta davanti alla Prefettura. Presenti tanti sindaci

Grande partecipazione e importanti contenuti per la mobilitazione di Coldiretti stamattina a Cremona, in corso Vittorio Emanuele II, con allevatori e agricoltori che hanno lasciato le aziende agricole per raccogliersi in città – insieme a tanti rappresentanti istituzionali – e denunciare una situazione ormai divenuta insostenibile, con i compensi riconosciuti agli imprenditori agricoli che non riescono neanche a coprire i costi di produzione, con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto. In tutta Italia la Coldiretti si è mobilitata con decine di migliaia gli allevatori, agricoltori e pastori, con trattori e animali al seguito, che dalle campagne hanno pacificamente invaso le città italiane, portando i colori e i valori di chi produce cibo, bellezza e benessere.

A Cremona l’appuntamento era a pochi passi dal palazzo della Prefettura. Qui si sono raccolti gli agricoltori per portare le loro testimonianze, in una mattinata che ha visto gli interventi, tra gli altri, di Tino Arosio, Direttore di Coldiretti Lombardia, Paola Bono, Direttore di Coldiretti Cremona, Carlo Maria Recchia, Delegato dei giovani di Coldiretti Cremona e Lombardia, Serena Antonioli, Vicepresidente di Coldiretti Cremona, Mauro Berticelli, Vicepresidente di Coldiretti Cremona e Presidente Ara Lombardia. Numerosi i rappresentanti delle istituzioni presenti alla manifestazione, fra cui tanti Sindaci, venuti con la fascia tricolore a sostenere le ragioni della Coldiretti, riconosciuta come forza amica del territorio e del Paese. Tra i primi cittadini presenti:  Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona, Raffaele Leni, sindaco di Cappella de’ Picenardi, Giuseppe Papa, San Bassano, Oreste Bricchi, Acquanegra Cremonese, Luca Zanichelli, Rivarolo del Re, Attilio Zabert, Sindaco di Pieve d’Olmi, Alberto Sisti, Sindaco di Castelvisconti. Tra i numerosi intervenuti, anche il Presidente della Provincia Mirko Signoroni e il Consigliere comunale Carlo Malvezzi. 

Le numerose testimonianze hanno sottolineato la gravità di una situazione che mette a rischio le forniture alimentari del Paese, garantite da 740mila imprese agricole che non hanno mai smesso di lavorare durante la pandemia ed ora sono strozzate dalle speculazioni. A conferma, è stata portata l’analisi Ismea sul prezzo del latte, pagato agli allevatori molto al di sotto del costo medio di produzione salito nelle stalle a 46 centesimi al litro. Le difficoltà dei produttori di latte sono peraltro la punta dell’iceberg di una situazione di diffusa sofferenza dell’intero allevamento italiano – evidenzia Coldiretti Cremona – che coinvolge i bovini da carne, i suini, gli avicoli che devono affrontare anche le emergenze peste suina ed influenza aviaria. Rincari e speculazioni – evidenzia Coldiretti Cremona – penalizzano in generale tutte le imprese agricole, che sono un patrimonio della collettività, da preservare e difendere. 

Tanti i momenti significativi della mattinata. A partire dall’incontro con il Vice Prefetto Vicario Roberta Verrusio Grippa Scafati, che ha ricevuto la delegazione di Coldiretti, guidata dal Direttore regionale Arosio, con i Vicepresidenti di Coldiretti Cremona Antonioli e Berticelli e il Direttore di Coldiretti Cremona Bono. Il Vice Prefetto ha ascoltato e accolto le istanze di Coldiretti, sintetizzate in un documento, confermando l’impegno a trasmetterle a livello centrale per trovare al più presto soluzioni reali e concrete. L’incontro, nel segno della cordialità e della condivisione, si è concluso con la consegna di un cesto di prodotti agricoli, eccellenze del territorio, e con un brindisi a base di latte.

 Lungo Corso Vittorio Emanuele II la manifestazione è proseguita per l’intera mattinata. Agricoltori e allevatori hanno voluto raccontare ai cittadini il loro lavoro anche attraverso una serie di significative ‘presenze’. Lungo il corso invaso dalle bandiere gialle c’erano i trattori fiammanti del Consorzio Agrario di Cremona, c’era l’esposizione dedicata all’energia che viene dai campi, accolta da un verde prato, c’era uno spazio riservato a mostrare visivamente (portando in piazza concimi, alimenti degli animali, fertilizzanti) quanto siano aumentati i costi sostenuti dalle aziende agricole per produrre cibo. Raccolta sotto i gazebo gialli c’era l’esposizione dei cibi prodotti dall’agricoltura cremonese: un patrimonio di bontà e genuinità, frutto del lavoro degli agricoltori. Per l’intera mattinata, la cuoca contadina di Terranostra-Campagna Amica ha preparato alcune ricette contadine, a base di latte. Nel rispetto delle norme per la sicurezza di tutti, è seguita una degustazione di Grana Padano e dolci tipici. Importante anche il contributo di Coldiretti Donne Impresa, che ha dato vita a un’esposizione fotografica dedicata al lavoro agricolo nel Cremonese del secolo scorso.

Una stangata di almeno 37 milioni di euro in più al mese rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tanto stanno costando i rincari produttivi, dall’energia alle materie prime, agli allevamenti da latte della Lombardia. È quanto stima la Coldiretti regionale in occasione della mobilitazione di decine di migliaia di allevatori e agricoltori in tutta Italia per denunciare una situazione insostenibile per le imprese del settore primario a causa del boom dei costi di produzione e delle speculazioni. In Lombardia manifestazione in tutte le province. A Milano ha partecipato al Flash Mob il presidente Fontana, l'assessore Rolfi a Sondrio.

nelle foto a scorrimento la manifestazione davanti alla Prefettura. Foto e video sono di Gianpaolo Guarneri/FotoB12


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