Manutenzione all'ex sede della Banca d'Italia, ormai chiusa dal 2008 senza proposte di riutilizzo
Lavori di manutenzione alla ex sede della Banca d’Italia, ormai chiusa dal 2008, quando l’Advisor RTI Colliers International di Roma, che curava l’intera dismissione del portafoglio immobiliare dell’Istituto di credito, ricco di oltre 60 immobili distribuiti su tutto il territorio italiano con un valore di oltre 300 milioni di euro, ne aveva annunciato la vendita. La prima asta indicava un prezzo base di 8 milioni e 500mila euro, molto inferiore rispetto alle prime stime, che parlavano di una cifra compresa tra i 12 ed i 15 milioni. La sede della Banca d’Italia, messa sul mercato così come previsto dal piano riorganizzativo varato dal governatore Draghi, forte dei suoi 5900 metri quadrati di superficie, è un edificio difficilmente riutilizzabile sul piano residenziale, ed infatti le due gare bandite nel 2013 sono andate desolatamente deserte, nonostante la buona conservazione del complesso. Già nell’estate 2016 la proprietà era ricorsa all’opera di maquillage per il grande contenitore sempre bisognoso di cure, con lavori di messa in sicurezza per conservare la stabilità delle mattonelle.
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commenti
Michele de Crecchio
22 giugno 2021 17:48
"Sic transit gloria mundi!" Il singolare edificio, oggi abbandonato, fu felicemente definito dal collega architetto Eugenio Bettinelli come "l'ultimo edificio fascista realizzato a Cremona, sia pure quasi venti anni dopo la caduta della "signoria" farinacciana. Il progetto fu elaborato dall'architetto Vagnetti in ben sette soluzioni, tra le quali la competente Commissione Artistico-Edilizia fu costretta a scegliere quello che sembrava il "meno peggio"!
Michele de Crecchio
22 giugno 2021 20:23
"Sic transit gloria mundi!" Il singolare edificio, oggi abbandonato, fu felicemente definito dal collega architetto Eugenio Bettinelli come "l'ultimo edificio fascista realizzato a Cremona", sia pure quasi venti anni dopo la caduta della "signoria" farinacciana. Il progetto fu elaborato dall'architetto Vagnetti in ben sette soluzioni, tra le quali la competente Commissione Artistico-Edilizia fu costretta a scegliere quella che sembrava la "meno peggio"!