26 agosto 2025

Minori non accompagnati, Virgilio attacca il Governo Meloni, ma le opposizioni puntano il dito contro l'inerzia dell'amministrazione negli ultimi anni. "Cremona da tempo soffre un profondo squilibrio"

A Cremona la spesa per i minori non accompagnati è esplosa negli ultimi anni, più nel 2024 sarebbe più che triplicata rispetto a solo 3 anni prima. Ora il sindaco Andrea Virgilio però si rivolge direttamente al Governo Meloni per esprime il disappunto in merito alla decisione del Viminale di ridurre drasticamente i rimborsi ai Comuni, restituendo solo il 35% della spesa sostenuta ed anticipata dagli enti e che per Cremona arriva a circa 5 milioni di euro l'anno.

Per questo, secondo il primo cittadino cremonese, i tagli del Governo rischiano di mandare al collasso il sistema di assistenza, in particolare in una regiona come la Lombardia che è al secondo posto in Italia per numero di minori non accompagnati che, una volta giunti sul territorio, si presentano alle forze dell'ordine segnalando la propria situazione; a quel punto i minori vengono presi in carico dal Comune, che deve anticipare tutte le spese per l'accoglienza, soldi che il Governo poi restituisce, ma che, secondo le nuove indicazioni del Viminale, rischiano ora di essere ridotti drasticamente al 35% del totale.

Una presa di posizione dunque decisa quella di Virgilio che, accanto ad Anci, sta portando avanti una battaglia a livello nazionale contro questi tagli pesanti, puntando fermamente il dito contro il Governo centrale di centro destra. 

Dopo le dichiarazioni del primo cittadino, non hanno tardato ad arrivare le repliche decise dei consiglieri di minoranza Alessandro Portesani e Cristiano Beltrami, che prendono atto dei numeri indicati dal sindaco ma di contro accende un faro su quello che è il problema nel problema, ossia la concentrazione di presenze minori senza accompagnatori che a Cremona è di 4 ogni 1000 abitanti, una sporporzione se confrontata con i numeri della altre realtà.

I dati parlano chiaro. Al 30 aprile 2025 Cremona aveva in carico 277 minori stranieri non accompagnati, pari a quasi 4 ogni 1.000 abitanti contro: 1 ogni 3.700 residenti in Lombardia ( 0,27 ogni 1.000 abitanti) ; 1 ogni 2.750 residenti in Emilia-Romagna ( 0,36 ogni 1.000 abitanti ) e 1 ogni 3.570 residenti in Italia (0,28 ogni 1.000 abitanti).

Lo squilibrio è palese. La responsabilità anche. Da vent’anni anni a questa parte le giunte di centrosinistra che hanno governato Cremona e di cui Andrea Virgilio ha fatto parte, trattano il tema in modo ideologico, rimuovendo il nodo dello squilibrio. Inutile che ora che lo stesso Virgilio continui a lamentarsi con il governo centrale”. Lo dice oggi Alessandro Portesani capogruppo di Novità a Cremona in Consiglio Comunale replicando alle dichiarazioni del sindaco di Cremona.

“Il sindaco continua a chiedere soldi, ma non il riequilibrio dei numeri”, incalza Portesani. “Cremona resta sola a gestire quasi il 2% dei minori stranieri non accompagnati di tutta Italia. È una sproporzione scandalosa, che sta facendo saltare il bilancio del Comune. Lamentazioni di Virgilio che appaiono, in questo momento totalmente fuori luogo rispetto alla stessa posizione del centrosinistra che con Luciano Pizzetti aveva già sottolineato che era utile un riequilibrio e in contraddizione con le stesse dichiarazioni del primo cittadino che aveva ammesso l’anomalia della situazione: senza però fare nulla di concreto. Perché?”, aggiunge Cristiano Beltrami consigliere comunale di Novità a Cremona.

“Novità a Cremona è pronta a sostenere la richiesta del sindaco al Governo per garantire i fondi e mettere al sicuro i conti del Comune. Ma pretendiamo che il sindaco Virgilio porti avanti oggi, senza alcun tentennamento, la vera battaglia: ottenere un riequilibrio immediato del numero di minori a Cremona rispetto agli altri territori”.

Sulla stessa linea anche Fratelli d'Italia, che attraverso le parole di capogruppo Marco Olzi, chiama in causa direttamente Virgilio e le scelte politiche del PD: “Virgilio parla di collasso, ma era vicesindaco quando il PD già denunciava l’emergenza. La sinistra a Cremona ha fallito, oggi la propaganda non basta più”.

Olzi prosegue entrando nel merito delle motivazioni alla base dei tagli operati dal Governo Meloni: "Le dichiarazioni del sindaco Andrea Virgilio sul presunto “collasso” del sistema di accoglienza a Cremona appaiono non solo esagerate, ma anche paradossali. I contributi statali non sono stati tagliati per disinteresse o superficialità, ma sono stati rimodulati perché il Governo Meloni ha scelto di affrontare il problema alla radice: ridurre gli sbarchi. I numeri certificano l’efficacia di questa politica, con un calo degli ingressi illegali del 60% rispetto al 2023 e del 30% rispetto al 2022. Meno sbarchi significa meno emergenza, e di conseguenza meno fondi straordinari, che non hanno più ragione di esistere nelle dimensioni che conoscevamo negli anni scorsi".

"Vorrei ricordare – prosegue Olzi – che il Governo non ha affatto abbandonato i Comuni. Al contrario, sta investendo nell’apertura di nuove strutture pubbliche per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, così da ridurre progressivamente la dipendenza da appartamenti e strutture private nate in fase emergenziale. Un modello che a Cremona ha mostrato tutte le sue falle: gli appartamenti protetti hanno evidenziato criticità enormi, difficoltà di gestione e problemi di sicurezza che la città ha pagato cara. Un sistema opaco e fragile, che ha scaricato i costi sui cittadini senza offrire garanzie di controllo".

"E qui sta l’aspetto più incredibile – incalza Olzi –: non è la prima volta che Cremona denuncia il peso dell’accoglienza. Già nell’ottobre 2022 l’allora sindaco Galimberti, del PD, dichiarava apertamente che la città non ce la faceva più a sostenere l’ondata di minori non accompagnati. In quella giunta, il vicesindaco era proprio Andrea Virgilio. Dunque, la domanda è inevitabile: che cosa ha fatto in questi anni la sua amministrazione per affrontare davvero questa emergenza? Le parole di oggi, arrivate solo quando governa il centrodestra, sono doppiamente sorprendenti, perché rivelano una totale mancanza di responsabilità politica. Non basta alzare la voce contro Roma per cancellare anni di immobilismo locale".

"La sinistra a Cremona – conclude Olzi – ha dimostrato di non avere né soluzioni né coraggio. Hanno lasciato crescere un modello inefficace, hanno sprecato risorse pubbliche e oggi provano a scaricare sul Governo una responsabilità che prima di tutto è loro. Fratelli d’Italia è chiaro: meno sbarchi, meno emergenza, più Stato e meno business privato. Questa è la strada intrapresa. Parlare di “collasso” serve solo a fare propaganda, ma i cittadini sanno bene chi ha amministrato per anni senza affrontare i problemi e chi, oggi, sta cambiando davvero la rotta".

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Laura

26 agosto 2025 10:33

I costi dell’accoglienza sono passati dai 3,2 milioni del 2021 ai quasi 10 milioni previsti per quest’anno. Non è accoglienza... è business. Sono gestiti 150 minori nelle strutture extra Sai e 133 nel Sai.
35.000 euro per ogni minore!!!!!!
Il costo annuo di uno stipendio di un alto funzionario/dirigente comunale. Riflettiamo sui numeri? Sono minori... ma a Cremona valgono oro.