Nessuna contrarietà a conservare le ceneri nei luoghi di culto: approvato all'unanimità dal consiglio l'odg di Malvezzi
Approvato all’unanimità del consiglio comunale di Cremona l’Ordine del giorno presentato da consiglieri comunali vari (primo firmatario Carlo Malvezzi) sulla conservazione delle ceneri del defunto nei luoghi di culto cittadini. L’ordine del giorno impegna il sindaco la giunta a proporre al Consiglio l'approvazione di un'integrazione del vigente Regolamento di Polizia Mortuaria del Comune di Cremona al fine di prevedere esplicitamente e regolamentare la possibilità di conservazione delle ceneri del defunto in un luogo di culto, ad oggi in ogni caso non espressamente vietata e pertanto già autorizzabile. L’ordine del giorno era già stato illustrato nella seduta del Consiglio comunale del 14 giugno scorso, pertanto si è passati direttamente al dibattito nel quale sono intervenuti i consiglieri Enrico Manfredini (Fare Nuova la Città - Cremona Attiva), Cinzia Marenzi (Fare Nuova la Città – Cremona Attiva), Carlo Malvezzi (Forza Italia), Roberto Poli (Partito Democratico), Stella Bellini (Partito Democratico), Lapo Pasquetti (Sinistra per Cremona Energia Civile), Franca Zucchetti (Partito Democratico), Maria Vittoria Ceraso (Viva Cremona). A nome dalla Giunta è intervenuta l’Assessore Simona Pasquali: “Premesso che non vi è alcuna contrarietà ad accogliere la richiesta di custodire le ceneri nei luoghi di culto - ha detto - ringrazio perché l’occasione di questo ordine del giorno ha spinto i competenti uffici comunali ad un approfondimento più specifico che ha consentito anche di verificare alcune differenze con altre regioni. Rispetto agli anni passati le cremazioni sono aumentate fino al 60% ed è quindi comprensibile, anche alla luce del doloroso distacco che molti cittadini hanno dovuto vivere rispetto alla pandemia, che si desideri non tumulare le ceneri ma di conservarle in un luogo di culto. La tumulazione fuori dal cimitero comunale può essere autorizzata solo come “tumulazione privilegiata” regolamentata chiaramente dal DPR 285/90 all’art. 105 e quindi il Regolamento comunale non può derogare ad una norma nazionale. Diverso è il discorso dell’affidamento delle ceneri - ha aggiunto Pasquali - La conservazione delle ceneri è normata dal Regolamento regionale e da una delibera di Giunta regionale attuativa del Regolamento regionale. Se la norma non vieta espressamente la conservazione delle ceneri in altro luogo rispetto la residenza del familiare, la delibera di Giunta ha un allegato, che è utilizzato da tutti i Comuni lombardi, che inserisce la residenza legale del familiare come luogo di conservazione delle ceneri sotto la propria diligente custodia, garantendone la non profanazione. Chiederemo quindi un’interpretazione autentica della norma a Regione Lombardia in modo da procedere senza particolari problemi. Per tutte le altre richieste di dispersione delle cenere, sono in corso le procedure per la realizzazione di una “giardino delle rimembranze”.”
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