25 settembre 2025

Ondata di maltempo in provincia di Cremona: Coldiretti segnala danni ingenti all'agricoltura

Campi di riso pronti per la raccolta tranciati dalla grandine, mais spianato dalle forti raffiche di vento e un allevamento di trote distrutto dalla furia dell’acqua. Nelle campagne lombarde inizia la conta dei danni provocati nelle ultime ore dall’ondata di maltempo che sta attraversando la regione. Lo afferma la Coldiretti Lombardia in base a un monitoraggio sul territorio, mentre gli agricoltori stanno segnalando disagi e problemi dovuti a nubifragi e tempeste di ghiaccio.

Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 24 settembre – precisa la Coldiretti regionale - una violenta grandinata ha colpito l’area urbana a sud di Milano, lasciando il segno sui campi coltivati nei dintorni. In particolare i chicchi di ghiaccio hanno investito il riso ormai pronto al raccolto nella zona di Paullo, spezzando le piantine e strappando le spighe. Sempre in quell’area, al confine tra la città metropolitana e la provincia di Lodi, una fascia di terreni coltivati a mais è stata colpita dalla tempesta, ma per ora – spiegano i tecnici di Coldiretti Milano, Lodi, Monza Brianza – non è ancora possibile calcolare estensione e quantità dei danni. Problemi con la grandine anche nell’area a Sudovest del capoluogo lombardo, dove i chicchi hanno rasato alcuni campi di riso nella zona di Quintosole, al limite della fascia urbana milanese verso Rozzano.

Segnalazioni stanno arrivando anche dalla provincia di Cremona in particolare nel Soresinese – prosegue la Coldiretti regionale – dove una fascia di territorio è stata fortemente colpita dal maltempo degli ultimi due giorni: alcuni campi di mais sono stati rasi al suolo dalla pioggia battente e dal vento forte, a cui poi si è aggiunta la grandine. 

A Grandola ed Uniti, nella zona dell’alto lago di Como – continua Coldiretti Lombardia – la furia del fiume Sanagra ha distrutto un vivaio di acquacoltura, provocando la morte di tutte le trote allevate. Al danno ingente si aggiunge l'impossibilità di lavorare: per effettuare i necessari lavori di ripristino, infatti, bisognerà attendere la fine del maltempo e l'abbassamento del livello del fiume.

Queste situazioni – conclude la Coldiretti Lombardia – dimostrano ancora una volta come l’agricoltura sia l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici in atto, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.

 


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