2 febbraio 2022

Per i pendolari un inizio anno disastroso con 64 corse cancellate. La politica mantovana si muove e quella cremonese che fa?

Per i pendolari cremonesi e mantovani il nuovo anno è cominciato nel peggiore dei modi. Sono stati ben 64 i treni soppressi nel mese di gennaio sulla stratta Mantova-Cremona-Milano. In particolare, si è trattato di soppressioni di treni utilizzati dagli studenti sulla Mantova-Cremona sostituiti da bus con i relativi problemi di capienza.

Lo riporta l’online Mantova Uno, dando spazio alla presa di posizione della politica mantovana a fronte del problema e a fronte dell’inerzia della politica cremonese.

“I problemi e i disagi non si contano più – annota Mantova Uno –, alle cancellazioni dei treni che spesso avvengono senza preavviso, con gli immaginabili danni per i pendolari, si sommano infatti i pesanti ritardi, per non parlare delle attese estenuanti e sempre più lunghe ai passaggi a livello, a dispetto delle più sofisticate tecnologie e dell’adozione di procedure informatiche, con gravi danni della mobilità di persone e merci, ma anche con il pericoloso blocco continuato dei trasferimenti urgenti sanitari a mezzo delle ambulanze”.

Quelli citati dall’online sono alcuni passaggi dell’ordine del giorno presentato dai Consiglieri provinciali di minoranza di Mantova. Con l’ordine del giorno i consiglieri si attivano su questo grave problema e chiedono un Consiglio provinciale, “da svolgersi alla presenza anche dei sindaci dei territori interessati e dei rappresentanti dei pendolari, a cui partecipino i responsabili di Trenord e l’assessore regionale alle infrastrutture di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi”. 

Questi – osservano i consiglieri – devono farsi carico della necessità urgente ed indilazionabile di rispettare rigorosamente le regolarità delle corse, gli orari e la qualità del servizio pubblico ferroviario unitamente all’ammodernamento dei treni e dell’intero materiale dei vari convogli”.

Va ricordato che tra i banchi della minoranza a Palazzo di Bagno, Mantova, siede anche il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, ex presiedente della Provincia di Cremona e politico di lungo corso ben conosciuto nella nostra città. Ebbene, Torchio si dichiara “letteralmente esasperato per la situazione da tempo arrivata a livelli insostenibili”.

Aggiunge infine Mantova Uno: “Il dirigente della Segreteria Regionale dell’Utp Lombardia Andrea Bertolini, invitato a partecipare al Consiglio Provinciale, dichiara: noi insistiamo nel dire che Trenord è inadeguata a gestire il trasporto ferroviario in Lombardia. Affidare a Trenord il servizio senza fare una gara è stato un grave errore e un grosso sgarro nei confronti dei pendolari. Per questo pensiamo che l’assessore regionale Terzi abbia il dovere morale di rassegnare le dimissioni”.

E la politica cremonese? I disagi dei pendolari mantovani sono gli stessi patiti quotidianamente dai pendolari cremonesi, ma qui la politica sembra non essere interessata al problema. Quantomeno non in questi ultimi anni e non dopo un mese di gennaio così disastroso come quello appena trascorso.


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commenti


Devo

2 febbraio 2022 11:50

Complimenti! Bellissima foto!