Pink Safe Stop: su iniziativa del Comune biblioteche e librerie diventano presidi contro la violenza sulle donne
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, alla Piccola Biblioteca di Palazzo Affaitati ha preso ufficialmente il via il progetto Pink Safe Stop, che il Comune di Cremona promuove dando così seguito ad una proposta in precedenza deliberata all'unanimità dal Consiglio Comunale. Come spiegato dal Sindaco, Andrea Virgilio, e dall'Assessora alle Politiche Sociali e Fragilità, Marina Della Giovanna, "l'obiettivo è rendere la nostra città più consapevole, attenta ed accogliente rispetto al fenomeno della violenza maschile contro le donne, che, stante la sua drammatica diffusione, si trova ormai da tempo al centro del dibattito pubblico e, per essere efficacemente contrastato, necessita di un impegno permanente da parte di tutta la comunità".
Il progetto prevede concretamente la creazione, in luoghi cittadini aperti al pubblico e chiaramente riconoscibili attraverso un adesivo con logo dedicato, di una rete diffusa di spazi sicuri e accoglienti, presso i quali promuovere la cultura del contrasto attivo alla violenza contro le donne e mettere a disposizione di quelle donne, che si trovano in difficoltà e ne abbiano necessità, ascolto e informazioni di orientamento per entrare in contatto con i servizi della Rete Territoriale Antiviolenza. La prima sperimentazione prevede il coinvolgimento delle realtà dedicate alla cultura, ai libri e alle parole, e precisamente di alcune biblioteche e librerie cittadine dimostratesi sensibili al tema e pronte, dopo avere seguito un'apposita formazione, a diventare vere e proprie antenne di comunità.
Proprio in questa giornata, poco prima della conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, si è tenuto un primo incontro di questo percorso formativo dedicato, realizzato mediante la collaborazione del personale dell'Ufficio Pari Opportunità del Comune di Cremona e della vicepresidente del Centro Antiviolenza A.I.D.A, Simona Frassi, secondo la quale "La violenza maschile sulle donne è un fenomeno culturale che attraversa tutti gli strati della società e solo una risposta corale può essere efficace. Per le donne riappropriarsi della città parte dalle piccole cose, dalle piccole abitudini, dai gesti quotidiani; e questo è possibile se un'intera città cammina nella stessa direzione, quella del rispetto e della pari dignità".
Un passo alla volta, attraverso la campagna di adesione lanciata oggi, l'intenzione è di allargarsi il progetto il più possibile, arrivando a coinvolgere, dopo librerie e biblioteche, tante altre realtà ed esercizi commerciali (come ad esempio musei, cinema, negozi, bar, palestre e strutture sportive), in modo da sviluppare in tutti i quartieri un circuito di presidi territoriali accomunati dal desiderio di fare la differenza su un tema attuale e importante come quello della violenza di genere e promuovere la cultura del rispetto e dell'ascolto all'interno dei propri contesti di lavoro. Per questo, i soggetti aderenti potranno contare, oltre che su un kit di visibilità e di riconoscimento (comprensivo anche del materiale informativo), su momenti di confronto e formazione specifici finalizzati ad acquisire gli strumenti necessari non soltanto a riconoscere la violenza di genere ma anche ad offrire alle donne che ne avessero bisogno tutte le informazioni utili per rivolgersi alle figure competenti cui poi chiedere supporto ed assistenza.
L'iniziativa viene portata avanti nell'ambito del progetto "A.R.C.A. delle donne: Antiviolenza in Rete per Condividere percorsi di Autonomia", promosso e finanziato da Regione Lombardia, in collaborazione con ATS Val Padana. Maggiori informazioni sul progetto Pink Safe Stop sono disponibili nella pagina dedicata presente sul sito del Comune di Cremona, mentre per aderire è possibile inviare una mail all'indirizzo dedicato: pinksafestop@comune.cremona.it.
Al termine della conferenza stampa, a cura del personale della Piccola Biblioteca e con la collaborazione di Beatrice Danzi, ostetrica e volontaria di "Nati per Leggere", è stato dedicato spazio ad una lettura dal titolo A come Amicizia, Amore, Affetto. R come Rispetto, pensata per approfondire, insieme alle bambine e ai bambini della scuola primaria, alcuni dei temi del 25 novembre attraverso storie e racconti che affrontano la questione degli stereotipi di genere e del rispetto reciproco. Inoltre, per l'occasione, è stata esposta una selezione di titoli per bambini e ragazzi sul tema della violenza contro le donne curata dalla Piccola Biblioteca e dal Centro Fumetto "Andrea Pazienza". "Noi siamo fermamente convinti", sottolineano al riguardo Sindaco e Assessora, "che il rispetto si impari dall'infanzia e che l'educazione a costruire relazioni positive, paritarie e non violente passi per la possibilità offerta alle nuove generazioni di riflettere su se stessi e sul rapporto con gli altri".
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