Politica rovente sul caso A2A, Fratelli d'Italia: "I nostri dubbi fin dal 2015". "Il sindaco dovrebbe dimettersi. Se non spiega convocheremo la Vigilanza"

"Riteniamo inoltre che sia necessaria l'evidenza pubblica e non la trattativa privata". E ancora: "Pretendiamo che ogni sindaco, socio indiretto di Lgh, richieda un parere preventivo alla Corte dei Conti e/o all'A.N.A.C. (Autorità Nazionale Anticorruzione) a tutela del suo patrimonio e dei suoi cittadini". Facile dirlo oggi, dopo i clamorosi sviluppi sulla cessione di Linea Group ad A2A. Il fatto è che queste richieste sono datate 3 dicembre 2015, alcuni giorni prima del voto con cui il Consiglio Comunale (18 dicembre 2015) ha dato il via alla cessione di Lgh. Le dichiarazioni sono firmate da Gianpietro Maffoni, coordinatore di Fratelli d'Italia a Brescia e da Stefano Foggetti, coordinatore di Fratelli d'Italia a Cremona.

A rispolverare il documento, indubbiamente tornato attualissimo, è il consigliere di FdI Marcello Ventura, che interviene alla luce dell'ennesima bomba arrivata sull'onda della fusione tra A2A e Lgh, ossia le dimissioni del sindaco di Rovato (qui l'articolo) e gli avvisi di costituzione in mora arrivati al Comune di Cremona da parte della Corte dei Conti, che sta indagando sull'operazione.

"In allegato il comunicato congiunto del 3 dicembre 2015 di Fratelli d’Italia Cremona-Brescia - commenta oggi Ventura - con il quale ci dichiaravamo contrari all’operazione di vendita del 51% per motivi economici, di governance e territoriali. Inoltre ribadivamo la necessità di una evidenza pubblica e non di una trattativa privata. Fondamentale il suggerimento finale al Sindaco di richiedere un parere preventivo alla Corte dei Conti e/o all’ A.N.A.C. a tutela sia del Sindaco stesso, sia del patrimonio dei propri concittadini".

Prosegue il consigliere: "Purtroppo abbiamo visto che con la solita arroganza di sfida, questo suggerimento è stato totalmente inascoltato ed ora ci troviamo non solo con un patrimonio completamente depauperato delle sue ricchezze, ma con un Sindaco, giunta e consiglieri comunali del 2015 che hanno ricevuto informazioni di garanzia dalla Procura della Corte dei Conti su segnalazione della guardia di finanza".

"Direi che questo Sindaco che ha portato sulla bocca di tutta Italia Cremona, non per le sue qualità artistiche culturali ed economiche, dovrebbe seguire l’esempio del collega di Rovato che si è dimesso - incalza l'esponente dell'opposizione -. E’ chiaro che depositeremo la richiesta in via ufficiale. Ora ci aspettiamo anche che questo irriguardoso, assordante silenzio nei confronti della comunità cremonese venga meno e spieghi finalmente pubblicamente ed una volta per tutte perché si è portata avanti una operazione che non aveva la benchè minima trasparenza".

In questo, Ventura rilancia l'appello lanciato da Cremona Sera al Sindaco a fronte del suo ostinato silenzio su quanto sta accadendo. "Questo chiarimento - dice Ventura - lo deve a tutti: assessori, consiglieri di maggioranza e minoranza e a tutta la città. Come può un Sindaco con un fardello così sulle spalle, indipendentemente da come finirà la cosa essere in grado di continuare a gestire la cosa pubblica quando con questa operazione ne è stata dimostrata la totale inefficienza? Fare politica impone responsabilità nel gestire la polis e la cosa pubblica per migliorare il proprio territorio. Non vuol dire giocare con i soldi dei cittadini per fare operazioni fine a se stesse perché chieste dal proprio partito senza entrare nel merito delle questioni e senza ascoltare quello che anche la minoranza propone, suggerisce e consiglia".

In chiusura, la perentoria richiesta di Ventura: "Chiudo dicendo che purtroppo vedo difficile il chiarimento pubblico richiesto e chiederò in questo caso la convocazione della commissione vigilanza".

Nella foto del 2015, Ventura consigliere comunale Fdi, Foggetti coordinatore provinciale Cremona, Sen. Maffoni coordinatore provinciale Brescia, Guidetti e Calovini dirigenti provinciali Brescia.