Polveri sottili e inquinamento, non solo ARPA e Poste: anche i cittadini del Cremonese stanno raccogliendo dati con il progetto MonitoraCR
Non solo ARPA e Poste Italiane con le "cassette smart": la qualità dell'aria di diversi comuni del Cremonese è monitorata anche dal "basso". Ossia dai cittadini attraverso un'iniziativa presentata nel gennaio del 2020, dunque ancor prima del progetto lanciato da Poste Italiane, prendendo esempio da un'esperienza partita in provincia di Lodi con il dottor Emmanuele Cavalli.
MonitoraCR, questo il nome dell'iniziativa, è un progetto di cittadinanza attiva e di “citizen science” che ha come obiettivo la costruzione della prima rete indipendente di centraline low cost per il monitoraggio della qualità dell'aria in provincia di Cremona. In linea con la filosofia della trasparenza e della partecipazione che ispira il progetto, i dati sono pubblici e disponibili sulla piattaforma online maps.sensor.community oppure sull'applicazione per smartphone Particulate Matter che restituisce grafici e confronti fra centraline.
In tutto, le centraline già presenti sul territorio Cremonese sono 64, anche se al momento solo la metà di queste è stata attivata. Le centraline effettuano rilevazioni ogni 24 secondi, dunque costantemente, e registrano i livelli di Pm10, Pm2.5, umidità e temperatura, effettuando un raffronto con i parametri stabiliti dall'OMS. A titolo di esempio e senza nulla togliere all'ente, va ricordato che le centraline dell'ARPA effettuano rilevazioni non così frequenti e che l'ente fornisce una media giornaliera. Questo per dire che il progetto MonitoraCR non ha alcuna pretesa di "scavalcare" o sostituirsi all'ARPA ma intende mettere a disposizione dei sindaci ulteriori dati utili alla comporensione del problema.
Il progetto è parte della rete internazionale Luftdaten - Sensor.Community. Si tratta di una rete di sensori globale guidata dai collaboratori e che aggrega dati ambientali aperti. Attualmente sono 14.033 i sensori attivi nel mondo e oltre 15 milioni i dati raccolti.
Il 27 giugno 2020, spiega Maria Grazia Bonfante, referente di Salviamo il paesaggio per il Cremonese e il Casalasco, si è tenuto il primo incontro di autocostruzione dopo il crowdfunding per lanciare MonitoraCR. Il 7 novembre di quest'anno "si è svolto il secondo incontro per l'autocostruzione e attivazione di altre centraline dal basso e per la soluzione di alcune problematiche di normale gestione su alcune centraline attive".
Nel Cremonese, le centraline attualmente attive rilevano i dati dell'aria a Castelleone, Soresina, Grumello, Pizzighettone, Casalmorano, Crotta d'Adda, Offanengo, Castelnuovo Bocca d'Adda, Annicco, Casalmaggiore, Corte de' Cortesi, Cremona, Cavatigozzi, Spinadesco, Vescovato. A questi si aggiunge il comune di Viadana, nel mantovano. Come si vede, la distribuzione è ampia e copre una larga parte del territorio provinciale, da Nord a Sud, restituendo dunque una "fotografia" completa dell qualità dell'aria nel Cremonese.
Sul fronte Cremonese al progetto hanno collaborato il dottor Emmanuele Cavalli, Giuseppe Mainardi del Gruppo Verde di Annicco, che ha predisposto location e attrezzatura necessaria, il Sindaco di Annicco con la concessione della sala polifunzionale comunale, e "tutti i perseveranti amministratori di centraline", tiene a ricordare Bonfante.
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commenti
Ferragni Luciano
20 dicembre 2021 01:25
Sono Vice Presidente del Comitato del Quartiere3 (Cavatigozzi-Picenengo-San Predengo) e quindi particolarmente interessato alla qualità dell'aria x i motivi che sono ben noti. Ritengo opportuno che il Comitato di Quartiere venga avvisato quando viene installata qualche centralina nel territorio del Quartiere. Grazie