Polveri sottili, le Poste pubblicano anche i dati di Spinadesco e Grumello: si arriva a picchi 5 volte superiori ai limiti di legge
Ha suscitato molto interesse l'articolo con cui ieri abbiamo reso noti i rilevamenti sulla qualità dell'aria da parte di Poste Italiane (qui l'articolo). Da alcuni mesi l'azienda ha infatti lanciato il progetto delle “cassette postali smart”, ossia cassette digitali in grado di rilevare diversi parametri quali umidità, temperatura, ma anche concentrazione di Pm10 (le polveri sottili) e Pm2.5, ossia due dei principali inquinanti presenti nella nostra aria.
Nel Cremonese le cassette smart non sono ancora presenti in tutti i comuni, ma i dati registrati dove sono già state installate (ad esempio Torre de' Picenardi, Pessina Cremonese, Cappella de' Picenardi, Gadesco Pieve Delmona, Piadena-Drizzona, Rivarolo del Re, Scandolara Ravara e Madignano) confermano la pessima qualità ambientale del nostro territorio, come peraltro da sempre rilevato anche dall'ARPA e come emerso da vari studi, l'ultimo dei quali è quello dell'Agenzia Europea per l'Ambiente, che colloca Cremona al secondo posto in Europa per inquinamento.
Tra ieri e oggi sono state pubblicate sul sito di Poste Italiane anche le rilevazioni di altri due comuni non censiti fino al giorno precedente: Spinadesco e Grumello.
Per interpretare i dati relativi alle polveri sottili (Pm10) vanno tenuti in considerazione i parametri normativi. Per il Pm10 il limite giornaliero è di 50 microgrammi “da non superarsi per più di 35 giorni all’anno”. La media massima consentita a livello annuale è di 40 microgrammi. Per il Pm2.5, le polveri ultrasottili, la media annua parametrata dalla normativa è di 25 microgrammi.
Spinadesco - Questi i dati rilevati ieri, 16 dicembre, dalla cassetta di viale Marconi: media annua pm10 pari a 27.89 microgrammi. Il dato è salito tre volte oltre i limiti di legge alle ore 10, arrivando a quota 202.02 microgrammi. Di poco superiore ai parametri di legge la media annua del dato relativo alle pm2.5 (calcolata alla data del 16 dicembre): 26.21, con il picco giornaliero registrato sempre il 16 dicembre che arriva a quota 175.10.
Grumello Cremonese - Sempre ieri sono stati aggiunti sul sito delle Poste i dati relativi a Grumello Cremonese. La media annua di pm10 è pari a 45.26 microgrammi. Spaventoso il dato rilevato ieri e oggi, 17 dicembre. Il 16 dicembre la concentrazione di pm10 ha toccato quota 189.76 alle ore 20.34 per salire drasticamente con la rilevazione effettuata a mezzanotte (210.93 microgrammi) e alle ore 4.35 di questa mattina, quando il dato delle pm10 è salito a 328.43 microgrammi, arrivando a superare di cinque volte il parametro normativo.
Sempre molto alti e fuori dai parametri di legge i dati dei Comuni già censiti ieri e aggiornati oggi.
Torre de' Picenardi - Il picco rlevato oggi per le pm10 è pari a 228.88 microgrammi (rilevazione delle 8.43).
Cappella de' Picenardi - Alle ore 7.04 è stato rilevato il dato impressionante di 341.47 microgrammi.
Gadesco Pieve Delmona - Il dato rilevato alle ore 3.41 si attesta a 152.52 microgrammi, sceso alle ore 7.41 a 125.87 microgrammi.
Piadena-Drizzona - Alle ore 8.36 è stato rilevato un picco pari a 154.24 microgrammi.
Rivarolo del Re - Alle ore 3.06 di oggi è stato registrato un picco di 136.08 microgrammi.
Scandolara Ravara - Dati altissimi: alle ore 3.52 il dato era di 354.64 microgrammi, salito alle ore 7.52 a 367.66 microgrammi.
Madignano - Parametri ampiamente sforati ache a Madignano: alle ore 3.42 il dato delle polveri sottili era a quota 216.92, sceso alle ore 7.41 a 176.31 microgrammi.
I dati rilevati da Poste Italiane sono consultabili all’indirizzo https://www.posteitaliane.it/piccolicomuni inserendo il nome del comune.
LE RICHIESTE DEGLI AMBIENTALISTI - Sul fronte delle azioni concrete contro l'inquinamento è opportuno ricordare che alcuni mesi fa le associazioni ambientaliste hano tenuto un presidio in piazza Roma. “Quali ragioni ci sono perché questa città sia la più inquinata dopo quella polacca?”, hanno chiesto alla luce dell'indagine dell'Agenzia Europea. “Serve un piano di efficienza e di risparmio energetico", hanno aggiunto, serve una piattaforma per il recupero delle materie prime e seconde. Occorre, insomma, un’azione nella quale il Comune sia parte attiva. Da allora, però, nessun segnale concreto da parte dell'amministrazione.
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