26 giugno 2021

Questura in campo con iniziative di sensibilizzazione contro la violenza di genere in sinergia con le istituzioni

Contrasto alla violenza di genere – Questo non è amore” è lo slogan scelto per l'iniziativa di sensibilizzazione messa in campo dalla Questura di Cremona. Primo step di un percorso volto a contrastare la violenza sulle donne ma anche a sensibilizzare la comunità su questa tipologia di reato è stato il presidio di questa mattina (26 giugno) presso la pagoda dei giardini di Piazza Roma.

Alla presenza del Vicario del Questore di Cremona, dott. Corrado Mattana e della dottoressa Adele Belluso, dirigente della Divisione Anticrimine, di fatto ideatore del progetto, sono state illustrate le finalità dell'iniziativa, inserita tra le attività della Rete Provinciale contro la violenza di cui il Comune è tra i primi attori (era presente infatti anche l'assessore Rosita Viola).

Vogliamo lanciare un messaggio di solidarietà, di fiducia e di speranza – ha spiegato il Vicario Mattana –. Stiamo uscendo da un periodo grave al quale ha corrisposto quella che definiamo una 'pandemia emozionale' causata dalla convivenza forzata e che ha acuito dinamiche domestiche violente”. Il messaggio, ha aggiunto, “deve essere forte e coinvolgere la comunità” per sensibilizzarla sul tema della violenza ai danni delle donne. Occorre, ha insistito il Vicario, “una sinergia tra enti e istituzioni” per far fronte a quella che è stata definita “una escalation non semplice” di violenza tra le mura domestiche.

Su questo fronte, i dati rilevati a Cremona sono “assolutamente allineati” al dato nazionale, ma si apre l'opportunità per “lavorare sulla prevenzione e sul recupero”. Perché se il primo soggetto da tutelare è la vittima di violenza, è anche necessario “lavorare” sul persecutore. Persecutore, ha spiegato Mattana, “che è quasi sempre anche vittima della sua stessa ossessione”. I rischi da prevenire, infatti, sono due: la recidiva e la “trasmissione generazionale”, dal momento che un soggetto violento può a sua volta, in un contesto familiare, generare “un nuovo molestatore”.

Quello di questa mattina è stato dunque un “esordio”, un primo passaggio di sensibilizzazione voluto per generare una condivisione sociale per far sì che una “comunità forte possa riunirsi attorno alla vittima” non lasciandola sola e, troppo spesso, nel silenzio.

Questi i numeri utili, così come riportati nel materiale informativo distribuito durante il presidio, cui rivolgersi per segnalazioni e problematiche connesse alla violenza di genere:

  • 112, il numero europeo per qualsiasi emergenza;

  • 800901010, il servizio di prevenzione e contrasto delle discriminazioni;

  • 1522, il numero della rete nazionale antiviolenza;

  • 800300558, il numero verde contro le mutilazioni dei genitali femminili;

  • 800290290, il numero verde antitratta.Nelle foto in alto a scorrimento, il presidio e il materiale informativo distribuito


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