30 giugno 2021

Salgono a 26 i sindaci contrari all’Ats sul Masterplan voluta da Signoroni. Si lavora a un documento per chiedere modifiche

Sale a quota 26 il numero dei sindaci del cremonese contrari all’attuale formulazione dell'Ats per il Masterplan 3c, vale a dire il Piano strategico per lo sviluppo della Provincia di Cremona, proposta dal Presidente della Provincia Signoroni e originariamente promosso dall’Associazione Industriali in collaborazione con la Camera di Commercio e con il supporto operativo di The European House. 

L’ultimo a sfilarsi dalla proposta è Gian Paolo Lazzari, primo cittadino di Genivolta, e pare che altri “no” possano arrivare a stretto giro, portando così a un quarto sul totale i sindaci scettici a fronte dell’iniziativa appoggiata invece dal presidente della Provincia, Paolo Mirko Signoroni.

Più che una bocciatura netta al progetto, dai sindaci si registrano forti perplessità su alcuni passaggi contenuti nella proposta di Ats per il Masterplan. Non a caso, da quanto si apprende, si starebbe valutando una proposta da sottoporre al presidente della Provincia attraverso la quale chiedere alcune modifiche relativamente all’accordo per la costituzione dell’Ats.  Letta in chiave propositiva, l’iniziativa dei sindaci è in sostanza un modo per dimostrare i primi cittadini “dissidenti” non nutrono pregiudizi nei confronti del Masterplan, ma ne chiedono una revisione nell'Ats.

Stando a quanto trapela, i punti salienti del documento in fase di elaborazione sarebbero almeno tre. In primo luogo i 26 sindaci chiederanno la previsione di una quota di adesione pro capite uguale per tutti i Comuni e non tarata sul numero degli abitanti.

In seconda battuta, si chiederà la cancellazione dell’articolo 9 del documento originario, articolo dedicato alla riservatezza, giudicato inconcepibile per un documento comunale.

Infine, i sindaci puntano a chiedere il dettaglio degli interventi che si intendono realizzare con l'Ats per il Masterplan e i relativi costi, così da avere un preventivo delle spese da sostenere e in questo modo calcolare la quota pro capite per singolo Comune.

COS’E’ IL MASTERPLAN 3C - Ricordiamo, per meglio inquadrare il tema, che stando a quanto è stato precisato in occasione della presentazione del Masterplan, le “C” a cui il progetto fa riferimento richiamano tre dimensioni tra loro connesse. Dal punto di vista dei proponenti, l’iniziativa intende favorire la Crescita del territorio, aumentarne la Competitività e rafforzare il Coinvolgimento degli stakeholder. Le leve attraverso cui il Masterplan intende raggiungere questi obiettivi sono Creatività, Cambiamento e Comunicazione. Infine, il Masterplan, spiegano i proponenti, ha l’ambizione di mettere a sistema le numerose eccellenze presenti in ciascuno dei tre poli della Provincia – le aree di Cremona, Crema e Casalmaggiore.

I SINDACI “DISSIDENTI” – Questi i sindaci che sino ad oggi hanno espresso parere contrario all’attuale impostazione dell'Ats del Masterplan 3c:

Gian Paolo Lazzari (Genivolta), Gianantonio Conti (Vescovato), Massimo Suardi (Derovere), Luigi Rottoli (Corte de' Cortesi), Agostino Guerini Rocco (Campagnola Cremasca), Ferruccio Romanenghi (Ricengo), Elena Festavi (Madignano), Giorgio Sonzogni (Castel Gabbiano), Agarossi Mauro (Ticengo), Aiolfi Paolo (Bagnolo), Barbati Angelo (Trescore Cremasco), Bertoni Rosolino (Palazzo Pignano), Bonaventi Piergiacomo (Pandino), Bonazza Aries (Ripalta Cremasca), Bricchi Oreste (Acquanegra Cremonese), Cominetti Graziano (Pescarolo e uniti), Gallina Gabriele (Soncino), Grassi Antonio (Casale Vidolasco), Guercilena Elisa (Quintano), Guerini Rocco Matteo (Credera Rubbiano), Marani Nicola (Salvirola), Marcarini Mariella (Trigolo), Moreni Roberto (Casaletto di Sopra), Paladini Paolo (Vailate), Polla Attilio (Romanengo), Sisti Alberto (Castelvisconti).


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