San Fermo e San Lorenzo, una tradizione che tiene vivi i piccoli borghi: domani la 'fiera' a Ca' de Bonavogli e domenica la celebrazione a San Lorenzo Mondinari
Due appuntamenti con la fede e le tradizioni nel prossimo week-end. Stiamo parlando di Ca' de Bonavogli e di San Lorenzo Mondinari, frazioni di due comuni che, messi assieme, sono ancora lontani dai mille abitanti; due frazioni dove sono più la case vuote e cadenti che quelle abitate, case vecchie fatte ancora di mattoni rossi e tetti da cui spuntano i comignoli. Luoghi che hanno vissuto di poche e semplici cose, routine quotidiane fatte di lavoro e famiglia e forse è proprio per questo che le tradizioni sono cresciute e rimaste forti e ben salde, come gli arbusti che salgono fino sopra i tetti delle cascine vuote.
Primo appuntamento sabato 9 agosto per la ricorrenza di San Fermo, a Ca' de Bonavogli, dove da sempre la piccola chiesa (leggi qui la storia) si apre ai fedeli: alle 17.30 la statua del santo verrà portata in processione per il paese ed alle 18.00 ci sarà la messa, da qualche anno celebrata nel cortile della famiglia Neva ma che potrebbe tornare ad essere celebrata nella chiesetta. Infine, dopo il momento di preghiera e raccogliemento, seguirà una serata di convivialità in compagnia tra chi vive nella piccola frazione, chi ci ha vissuto in passato e chi ogni anno vuole tornarci per portare un saluto ai luoghi della sua gioventù. E nonostante i pochi abitanit, va detto che a Ca' de Bonavogli non è solo la tradizione della 'fiera' di San Ferma a restare ben salda perchè ogni anno, per Sant'Antonio, viene celebrata la messa nella stalla mentre lo scorso Natale la piazza ("Piazza Padèla" per i deroveresi, chissà perchè...) è diventa il set per un suggestivo presepe allestito su un carretto "per accendere la piazza e farla sembrare e sentire ancora viva".
Di San Lorenzo Mondinari (dal 1986 fa parte della parrocchia di Cella Dati) ne abbiamo scritto in diverse occasioni (leggi qui), della sua canonica che oggi a stento si vede, nascosta dalla folta vegetazione che sta prendendo il sopravvento, celata dagli alti alberi che stanno crescendo tutt'attorno. Il complesso architettonico comprende la bella chiesa romanica e la canonica, dove era compresa un tempo la casa parrocchiale, alcune abitazioni, una stalletta poi abbattuta decenni fa, porticati e locali di servizio, oggi tutti inaccessibili nonostante gli interventi di recupero di alcuni anni fa e una spesa importante per la messa in sicurezza del tetto e delle coperture.
Ma la buona notizia è che, da un paio di anni e dopo essere rimasta chiusa e inutilizzata per un lustro (leggi qui), proprio in occasione del santo patrono la chiesetta viene riaperta per la celebrazione della messa e per un momento di convivialità. Così domenica 10 agosto nel pomeriggio, alle 18.00, verrà celebrata la messa ed in questa occasione verrà festeggiato il 40esimo anniversario di sacerdozio di don Gianpaolo Mauri, che in passato fu parroco di Cella Dati e particolarmente legato alla chiesetta di San Lorenzo ed a Suor Maria Giovanna, che viveva nella canonica e si occupava di tenere in ordine la chiesa, la casa parrocchiale e il bell'orto sul retro, oggi incolto. Al termine della celebrazione poi i fedeli potranno festeggiare insieme la 'fiera' di San Lorenzo presso la trattoria Gifupalli, poco distante, dove verrà preparato un aperitivo ad offerta libera per le opere parrocchiali.
Piccoli e semplici esempi di come anche nei paesi più piccoli le tradizioni sono forti e ben radicate sia in chi ci vive ancora sia in chi ci ha vissuto in passato ed ogni anno ama tornare a trovare i luoghi a lui cari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti