27 agosto 2025

Senza fissa dimora: torna il tema della povertà. Portesani e Beltrami presentano un'interrogazione. "Cosa sta facendo e cosa farà il Comune?"

Il tema della povertà a Cremona torna al centro del dibattito politico cittadino, e in particolare quello dei ‘senza fissa dimora’. A gettare luce sull’ennesimo capitolo di welfare un’interrogazione a risposta verbale presentata da Alessandro Portesani e da Cristiano Beltrami, capogruppo e consigliere della lista civica ‘Novità a Cremona’.

Nel testo depositato all’ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale, chiedono a Sindaco e Giunta “se il Comune disponga attualmente di una mappatura aggiornata delle persone senza fissa dimora presenti a Cremona e delle loro condizioni di vita; e quali azioni di monitoraggio tutela siano state attivate dai servizi sociali comunali, in collaborazione con associazioni del terzo settore, per prevenire situazioni di rischio e degrado”.

La nostra interrogazione, spiega Portesani, parte da un fatto di cronaca che c’è stato segnalato. Nei giorni scorsi un cittadino senza fissa dimora cremonese è stato soccorso in evidente stato di difficoltà fisica davanti a un’abitazione nel centro storico della città, tanto da non riuscire a reggersi in piedi. Da informazioni raccolte, la persona in dormirebbe al momento in un garage di via Vittori, situazione abitativa che ne espone la salute e la dignità a gravi rischi. Non solo. In passato sarebbe stata vittima anche di presunti sfruttamenti. Questo per noi non e’ accettabile e non si devono ripetere. L’episodio segnala una condizione di degrado umano e sociale che non può essere ignorata dalle istituzioni. Vogliamo capire se si possono mettere in campo, da parte del Comune, azioni concrete rispetto a questo uomo che dorme nel garage in via Vittori affinché riceva la necessaria assistenza".

Chiediamo a fronte di questo  fatto, aggiunge il consigliere Beltrami, se l’Amministrazione intenda rafforzare i percorsi di accoglienza, ascolto e protezione rivolti a persone fragili, in particolare quelle che non accedono spontaneamente ai servizi; nonché quali  azioni specifiche siano state messe in campo durante il periodo estivo, viste le elevate temperature, per garantire adeguata assistenza alle persone senza fissa dimora”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti