1 febbraio 2022

Studio epidemiologico in forte ritardo: il "caso Cremona" è approdato in Regione, ma le risposte del Pirellone non convincono i 5 Stelle

Della grave situazione ambientale in cui versa Cremona si è parlato questa mattina in Regione Lombardia. È stata infatti discussaoggi, martedì 1 febbraio, l’interrogazione a prima firma Marco Degli Angeli (M5S) incentrata sulla grave situazione ambientale e sanitaria in cui verte la provincia di Cremona. “Mentre Cremona e la sua provincia rimangono in apnea visti gli alti tassi di inquinamento - osserva il consigliere - e sembra non esserci il minimo accenno di una congrua programmazione Sanitaria, ho voluto portare all’attenzione di questa Giunta un fatto molto importante, grave e soprattutto molto urgente: a che punto è il rafforzamento e la ricostituzione del gruppo di Lavoro dell’Osservatorio Epidemiologico ATS Val Padana?”. 
 
Il consigliere ha quindi spiegato: “Quotidianamente report nazionali ci evidenziano come Cremona sia la peggior provincia, visti gli alti tassi di inquinamento e lo stato di salute fortemente compromesso. A Cremona e nei comuni limitrofi ci sono incrementi di tumori e patologie respiratorie sopra la media rispetto al restante territorio di competenza della Ats Valpadana, così come sono impressionanti i dati riferiti al registro delle malformazioni congenite”.
 
Aggiunge Degli Angeli: “Stupisce e non poco la risposta dell’assessore Moratti, la quale, per quanto abbia fornito  delucidazioni sul fatto che Ats Valpadana stia correndo ai ripari ponendo in essere una serie di azioni utili a ricostituire i gruppo di ricerca, non si rende forse conto che a prescindere siamo in un forte ritardo, che la salute e l’ambiente non possono certo permettersi. Soprattutto dispiace che non ci si renda conto come sia grave aver perso il know how finora ottenuto, e che esternalizzare un servizio di epidemiologia non sia né la prassi comune né il giusto modus operandi.” 
 
Personalmente - incalza l'esponente del Movimento 5 Stelle - mi sento preso in giro dalla risposta fornita quest’oggi in aula. Come presi in giro sono i tanti cittadini lombardi. Il motivo è molto semplice”, spiega Degli Angeli. “Esattamente tre anni fa, durante l’audizione in commissione Sanità, alla presenza del professor Paolo Ricci, ex direttore dell’Osservatorio, era stato detto che lo studio si sarebbe concluso nel giro di poco tempo. Ebbene, a distanza di 3 anni non solo lo studio non è stato terminato, ma sono anche stati fatti gravi passi in dietro: il gruppo di ricerca dell’Osservatorio è andato in pensione e nel mentre è stata chiesta la collaborazione di Enti, Università e Ats fuori regione”.
 
Il consigliere Degli Angeli si dice esasperato da questo modelli di vedere e gestire la Sanità pubblica e conclude: “Mi chiedo a questo punto se sia interesse della Giunta voler abbandonare i presidi territoriali, assieme a tutto il know-how in precedenza acquisito, o se sia solo una questione di negligenza, ossia non aver restituito la bussola persa dai dirigenti sanitari dell’Ats Valpadana”.


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