28 marzo 2025

Tacchini dopo l'incontro in Comune sui pericoli delle mafie: "Tutti possiamo fare la nostra parte. Bisogna agire con trasparenza per il bene di tutta la nostra collettività"

Paola Tacchini ha condiviso un resoconto sull'incontro che in Comune ha illustrato le complessità che si celano dietro il sistema mafioso, arricchendo la relazione con le proprie considerazioni sull'argomento:

"In Sala Quadri presso il Comune di Cremona si è tenuto l'incontro sull'argomento "L'Espansione Territoriale delle Mafie al Nord. Meccanismi - Attori - Risorse" redatto dal professore Vittorio Mete dell'Università di Firenze. Moderatore il Direttore del giornale La Provincia Paolo Gualandris che ha introdotto gli ospiti.

La premessa è stata del Presidente del Consiglio Comunale Luciano Pizzetti, padrone di casa in sostituzione del Sindaco Andrea Virgilio, impegnato nel Viaggio della Memoria con alcuni studenti. "La Mafia c'è, uccide anche se non lo fa fisicamente, lo può fare, ad esempio, soffocando delle imprese, e avvelenando il tessuto lavorativo e sociale di un territorio"

Nell'intervento del Prefetto di Cremona, il Dottor Antonio Giannelli, sono stati citati per primi diversi dati preoccupanti sulle azioni delle Mafie nella nostra regione. Le loro azioni sono quelle di concentrarsi su crediti bancari, su imprese, ma anche a livelli amministrativi di enti pubblici, per cui il business della droga e altre tipologie di reati un tempo attribuiti alle mafie sono diventati ormai marginali. Infatti, grazie alle cosiddette "Società Serbatoio" (nomi fittizi ma con a disposizione grandi capitali) le mafie riescono a vincere con maggior facilità diversi tipi di appalti, proponendosi con prezzi al ribasso ed infiltrandosi sempre di più nei tessuti di una collettività e di un territorio.

Oltre ad agire tramite arresti, è importante prevenire, e questo è un compito che può svolgere una amministrazione attenta, con verifiche delle situazioni penali e carichi pendenti dei collaboratori ai quali affidare importanti gestioni amministrative.È stata ribadita l'importanza dei Sindaci con le immediate segnalazioni di società o situazioni non regolari. "La Lombardia è infiltrata da una Mafia che si è fatta Impresa, con metodi così raffinati che diventa davvero difficile scoprirli" ha detto il Prefetto.

La società civile deve essere informata e soprattutto contribuire anche con personali segnalazioni, come è stato fatto nel libro di Claudio Meneghetti "Le Mafie all'Ombra del Torrazzo", lui, l'autore, un coraggioso cittadino che ho avuto la fortuna di conoscere ed incontrare durante un evento organizzato in Sala Zanoni, il 17 maggio 2019 dal Movimento 5 Stelle e che aveva fra gli ospiti l'ex viceministro degli Interni Luigi Gaetti, ancora oggi in prima linea nel suo territorio mantovano dove professa come medico contro ogni tipo di mafie.

L'invito implicito del Prefetto, soprattutto a tutti noi amministratori, dagli Assessori a noi Consiglieri Comunali, è quello di prendere coscienza di quello che è un fenomeno esteso, poco conosciuto e che tenta di confondersi e confondere, ma che ci deve vedere impegnati ed attenti e soprattutto prendere una chiara posizione e decidere da che parte stare. Il nemico è uno e bisogna mettere in campo qualsiasi strumento o azione per ostacolarlo e fermarlo, così come bisogna farlo con i sempre crescenti fenomeni corruttivi presenti anche nelle istituzioni.

Infine c'è stata l'esposizione del Professor Vittorio Mete, che ha descritto le Mafie più come un oggetto di studio sociologico, per la cui ricerca ha speso lunghi anni solitari per approfondire i vari campi e le diverse visioni. Per prima cosa sono state esaminate due posizioni antitetiche a riguardo: i negazionisti e gli allarmisti, posizioni dovute alla reale difficoltà a riconoscere i mafiosi a causa di uno scarto tra esperienze soggettive e rappresentazioni comuni diffuse.

Sono state mostrate diverse slide, ed è stata ribadita l'importanza di una stretta collaborazione virtuosa tra le Forze dell'ordine (presenti in sala i rappresentanti della Finanza, dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale, con il Comandante Luca Iubini), l'amministrazione di un territorio e i ricercatori delle università. Si è poi descritta la figura del mafioso come una sorta di "mestiere" che si giostra tra il visibile (deve farsi riconoscere per farsi temere intimidendo) e l'invisibile per non dare nell'occhio a chi deve effettuare le verifiche sulle sue attività. Insomma è un fenomeno nascosto dalle molte sfaccettature che si riproduce nel tempo (magari passando da padre a figlio) e nello spazio, colonizzando ed espandendosi dai territori di origine.

Sono state ricordate le quattro definizioni di associazioni mafiose: la Mafia Siciliana, La Camorra Campana, la Ndrangheta Calabrese e l'ultima nata da circa 40 anni, La Sacra Corona Unita Pugliese. Il nostro territorio è stato principalmente colonizzato dalla Ndrangheta, soprattutto quella originaria di Cutro.

Quali sono i tipi di prevenzione e gli strumenti che si possono utilizzare per stoppare questo fenomeno? A partire dal Consiglio Comunale, dalle varie Commissioni, o da un esposto delle minoranze un Prefetto può capire molte dinamiche e quindi è importante lavorare su questo tutti uniti.

La legittimità non deve mai essere tolta, neanche per volontà di un politico delle alte sfere, ma bisogna ottimizzare i sistemi di controllo: dalle nuove attività alle assunzioni e in questo ogni procedura deve essere fatta con scrupolo, perché è davvero il primo strumento per tutelare un territorio dalle infiltrazioni mafiose.

Mi piace citare una frase spesso utilizzata dal mio amico Marco Degli Angeli, ex consigliere regionale che nella scorsa legislatura si spese davvero molto per affrontare e far conoscere l'argomento in regione e nei territori cremonesi: "LA MAFIA UCCIDE ... IL SILENZIO PURE".

Allora concludendo, tutti possiamo fare la nostra parte, in modo corretto, approfondendo l'argomento, senza schierarsi ai due estremi opposti citati dal Professor Mete NEGAZIONISMO/ALLARMISMO, semplicemente procedendo sempre con la massima trasparenza per il bene di tutta la nostra collettività ed i nostri territori".


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commenti


Cinzia Zampini

29 marzo 2025 18:27

Tra un po' a Cremona se domandassi chi è il Sindaco ..la gente risponderà Pizzetti ...con buona pace di Virgilio....