Tangenziale e traffico raddoppiato. Comune fermo. Una soluzione ci sarebbe. Il sottopasso nascosto e quella mozione approvata nel 2020
Una possibile soluzione all'incremento di traffico nel comparto tra la tangenziale e la Castellonese potrebbe essere già nero su bianco. Con i nuovi insediamenti commerciali dell'ex Armaguerra, è ormai evidente a tutti che la tangenziale rischia il collasso (qui uno dei nostri ultimi articoli). Progettata ben prima che il comparto conoscesse l'attuale espansione, la tangenziale difficilmente potrà sopportare un raddoppio del flusso veicolare.
Per alleggerire il traffico potrebbe tornare utile il sottopasso un tempo previsto lungo la direttrice via Mantova-via Eridano, un'opera della quale non tutti sono a conoscenza e che risale ai tempi della realizzazione dell'Ipercoop, dunque ad almeno quindici anni fa. Inizialmente si pensava di realizzare il collegamento con sottopasso al servizio del centro commerciale, tanto che a progettarlo fu la stessa Ipercoop mediante un suo progettista. L'opera ebbe però un iter tormentato e all'epoca se ne realizzò soltanto un “abbozzo”, salvo poi, a seguito di verifiche da parte dell'amministrazione comunale, decidere che non sarebbe stata necessaria, ritenendo invece sufficiente la configurazione viabilistica ancora oggi in uso. Il problema è che da allora – l'Ipercoop è stato inaugurato nel 2006 – il Comune anziché limitarsi a quell'intervento ha aperto ad altri insediamenti commerciali, portando così a congestionare l'intero comparto che oggi, in vista della conclusione dei lavori nell'ex Armaguerra, rischia di non reggere dal punto di vista viabilistico.
Perché non rivalutare allora quella pensata iniziale, quel collegamento tramite un sottopasso che potrebbe contribuire a bypassare almeno la rotatoria che conduce verso l'area Maschio Gaspardo, per intendersi, alleggerendo il flusso tra tangenziale e Castelleonese? E' anche a questo che pensava l'attuale consigliere di Forza Italia, Federico Fasani, già assessore all'urbanistica con la giunta Perri, quando più di un anno fa ha presentato una mozione in Consiglio comunale. L'atto, volutamente costruttivo e non provocatorio, è stato approvato anche con i voti della maggioranza, segno che la proposta del consigliere è tutt'altro che da scartare.
Ecco cosa scriveva Fasani nel gennaio del 2020 nella sua mozione, ben prima che si aprissero i cantieri dell'ex Armaguerra: “La tumultuosa crescita del polo commerciale che si sta sviluppando attorno all’Ipercoop Cremona Po ha generato in pochi anni un aumento considerevole dei flussi giornalieri di persone, e quindi di mezzi, nel contesto urbano in oggetto. Presto sarà recuperato all’uso commerciale anche il comparto Armaguerra che porterà altre medie strutture di vendita e conseguentemente altro traffico”.
“Inoltre – aggiungeva Fasani – è presumibile che entro pochi anni anche l’area Ex Feraboli e l’area Ex SCAC vengano recuperate ancora una volta come aree a vocazione prevalentemente produttiva/commerciale. Si tratta complessivamente di centinaia di migliaia di metri quadrati di aree commerciali visitate quotidianamente da decine di migliaia di utilizzatori che si muovono quasi esclusivamente con mezzi privati”.
“E’ evidente che le infrastrutture originariamente pensate per sopportare il traffico relativo alle strutture commerciali del solo Centro Commerciale Coop non saranno più sufficienti – annotava il consigliere –. Ricordo anche che, seppur poco chiara e poco esplicitata, la proposta di alleggerimento del traffico da Via Giordano avanzata dall’Attuale Amministrazione, si basava sulla dissuasione del suo utilizzo a favore del dirottamento dei mezzi sulla tangenziale cittadina. Senza voler entrare nel merito della proposta (che trovo assurda e sulla quale ovviamente non concordo), è inevitabile che questa ulteriore azione porterebbe al collasso il reticolo stradale costituito dal nodo che lega la Paullese, via Eridano con via Sesto, via Castelleone e via Nazario Sauro”.
“La peculiarità di questo nodo, perdipiù, è quella di essere caratterizzato dalla co-presenza di flussi di traffico molto diversi tra loro e molto intensi in quasi tutte le fasi della giornata – aggiungeva Fasani –. Il nodo è attraversato da cittadini che semplicemente utilizzano le strutture commerciali, da veicoli in attraversamento della città sulla direttrice est-ovest, da mezzi pesanti diretti alle strutture industriali, da automobilisti di passaggio sul territori cremonese, senza dimenticare che, date le numerose entrate ed uscite dai comparti edificati, la nostra ‘tangenziale’ è oramai una strada urbana”.
La richiesta del consigliere indirizzata al sindaco e alla giunta era tesa a “presentare uno studio di fattibilità per un progetto viabilistico volto ad adeguare le attuali infrastrutture alle nuove esigenze e ai nuovi carichi di traffico”. Lo studio, suggeriva Fasani, “dovrà tenere conto della possibilità di scomporre il nodo anche su più livelli favorendo la distinzione tra i diversi flussi di traffico”. Fasani, di professione architetto, conosceva bene quel sottopasso (è a questo che si riferisce quando scrive "su più livelli") ipotizzato prima della realizzazione dell'Ipercoop: aveva avuto accesso alle carte quando sedeva in giunta con Oreste Perri.
La mozione, che impegnava sindaco e Giunta a “condividere preventivamente in Commissione Consiliare i criteri e le linee di sviluppo del progetto”, è stata approvata, come si è detto. Solo che da allora niente è stato fatto e all'atto non è stato dato alcun seguito.
“La situazione che si è venuta a creare attualmente – commenta ora Fasani ricordando quella mozione – era facilmente prevedibile e in quella mozione si ipotizzavano possibili soluzioni. Purtroppo sono stati sprecati due anni. Sarebbe il caso di procedere alla svelta e affrontare il problema, evitando di perdere altro tempo”.
Nelle immagini in alto a scorrimento, i lavori nell'ex Armaguerra in questi giorni. Foto Gianpaolo Guarneri - Studio B12
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