Truffe online: a seguito di tre indagini da Cremona e Castelleone scattano quattro denunce
Al termine di differenti attività di investigazione per tre diversi episodi, i Carabinieri delle Stazioni di Cremona e Castelleone hanno denunciato quattro cittadini italiani per truffe online. Il primo denunciato è un italiano di 61 anni, residente fuori provincia. L’indagine ha preso avvio a seguito della querela sporta da un uomo di Cremona che a metà gennaio di quest’anno ha letto un’inserzione su un sito di vendite online relativa all’offerta in vendita di un’autovettura Toyota al prezzo di 4.800 euro, cifra che poteva apparire molto conveniente.
La vittima, dopo aver contattato il numero telefonico fornito nell’annuncio al fine di ottenere ulteriori chiarimenti, ha deciso di comprare l’auto e si è accordato con il veditore per un primo bonifico di 3.800 euro e la consegna di ulteriori 1.000 euro al momento del ritiro dell’auto. Ha quindi effettuato il bonifico al codice Iban che gli era stato fornito e i giorni seguenti, dopo avere prelevato i 1.000 euro, si è presentato nel luogo dell’incontro dove avrebbe dovuto ritirare il mezzo, come da accordi con l’inserzionista. Ma sul posto il venditore non si è mai presentato e l’acquirente ha provato a contattarlo, ma non è riuscito nell’intento perché non ha più risposto al telefono e si è reso irreperibile. Capito di essere stato raggirato, ha presentato la querela e hanno avuto inizio gli accertamenti. Le conseguenti verifiche svolte sull’intestatario dell’Iban e del telefono contattato per l’acquisto hanno permesso di svelare l’identità del truffatore che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Il secondo denunciato è invece un 28enne residente in provincia di Napoli. A metà gennaio si è presentato nella caserma di Cremona un uomo del posto che ha denunciato che, quale intestatario di una carta postepay, quel giorno aveva ricevuto sul suo telefono cellulare un messaggio che lo avvisava che sul conto della carta erano stati effettuati movimenti fraudolenti chiedendogli di accedere a un link per avere maggiori informazioni in merito.
La vittima ha effettuato l’accesso al link fornitogli e ha visualizzato una pagina con interfaccia simile a quella del sito di Poste Italiane, nella quale era richiesto di fornire il numero della sua carta nonché il suo numero di telefono. Dopo qualche minuto ha ricevuto una telefonata durante la quale un presunto operatore delle Poste gli consigliava di bloccare la carta e la vittima ha fornito a questa persona tutti i codici segreti di accesso alla sua carta. Ha poi notato che in brevissimo tempo dal suo conto erano stati effettuati senza il suo consenso dei pagamento e degli acquisti per una cifra complessiva superiore ai 9.000 euro. Risultando dei movimenti di denaro da lui non eseguiti e capito di essere stato raggirato attraverso il falso SMS che gli aveva chiesto i dati di accesso al conto, ha bloccato la sua carta e tramite la lista movimenti ha verificato che qualcuno era indebitamente entrato nel suo conto e aveva illecitamente utilizzato il suo denaro. Ha quindi presentato la querela e hanno avuto inizio le verifiche del caso. Tramite i numeri di telefono da cui era stato contattato e il tramite i pagamenti effettuati è stato possibile risalire all’autore del raggiro e denunciarlo all’Autorità Giudiziaria competente.
Il terzo fatto, conclusosi con la denuncia da parte dei Carabinieri di Castelleone di un uomo e di una donna rispettivamente di 38 e 41 anni, residenti in provincia di Caserta e con precedenti di polizia a carico, è avvenuto il 17 gennaio scorso. Una donna del posto ha denunciato di avere effettuato un pagamento su una carta postepay dell’importo di 274 euro quale corrispettivo di una polizza assicurativa relativa a un’auto a lei in uso. La vittima aveva pagato un premio assicurativo a un agente che aveva raggiunto tramite un link internet di una assicurazione che indicava un numero di telefono da contattare. In realtà quel link internet non era veritiero perché non era riferibile alla società assicurativa falsamente indicata e il numero di telefono non era di un agente assicurativo, ma di un truffatore. Aveva quindi ricevuto una polizza assicurativa sul proprio telefono, ma era fasulla e quindi inutilizzabile.
Capito di essere stata truffata, ha presentato la denuncia e le successive indagini hanno permesso di risalire, tramite i numeri di telefono e gli indirizzi email, agli autori della truffa che sono stati quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria.
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