Ultimato un nuovo murales allo Sraffa di Crema: sarà ora visibile l'opera di Castellotti per C.R.E.S.C.I.
Ultimato da qualche giorno un nuovo murales all’Istituto Sraffa di Crema, che rientra nell’ambito delle attività di un progetto biennale, finanziato da Fondazione Cariplo (Bando “Clima Creativo”) e realizzato in collaborazione con la Cooperativa sociale Igea di Crema e l’associazione OrtOfficine Creative di Rivolta d’Adda. Al progetto è stato dato quale titolo l’acronimo C.R.E.S.C.I. (Circolarità – Resilienza – Ecologia – Sostenibilità – Collaborazione – Inclusività) e vede impegnati per lo Sraffa quattro classi e un gruppo di docenti, per Igea la psicologa Marta Melleri e per OrtOfficine Giada Marchesi. Nel corso dell’anno si sono alternate una serie di incontri con gli studenti delle classi quarte dell’indirizzo cucina e terze dell’indirizzo sanità e assistenza sociale, che hanno suscitato tra gli studenti riflessioni su argomenti legati alla sostenibilità ambientale, aspetti relativi allo spreco alimentare, e la partecipazione al Festival ChoraVolume 2 a Milano, presso il Conservatorio Giuseppe Verdi.
Questo è stato il punto di partenza che ha permesso a studenti e docenti di approfondire con Goran Castellotti, Mural Designer di Lodi, il tema del murales che ora campeggia sulla parete esterna dell’ingresso della sede centrale, e che sposa il tema del rispetto dell’ambiente, con la rappresentazione di quattro animali selvatici tutelati dalla legge e che interessano il territorio cremasco. Animali che spesso si tende a evitare, senza però conoscerli a fondo, anche per questo il messaggio che scaturisce anche dal murales, è quello dell’inclusione. Nel dettaglio, partendo da sinistra, il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), piccolo crostaceo d’acqua dolce, la cui specie un tempo molto diffusa anche nel fiume Serio e nelle rogge cremasche, è considerata in pericolo in base ai criteri della red list dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN International Union for the Conservation of Nature, organizzazione non governativa internazionale con sede in Svizzera), principalmente a causa della competizione con crostacei esotici come il gambero killer della Louisiana e a causa dell’inquinamento. La presenza del gambero di fiume, oggi relegata a qualche fontanile, è un indicatore molto attendibile della salubrità e integrità dell’ambiente. L’airone che fa capolino da un mondo a forma di cuore rappresenta l’airone rosso (Ardea purpurea), uccello minacciato dalla carenza di habitat legati ad aree umide e dalle moderne tecniche di risicoltura, poco compatibili con le esigenze ecologiche, ed oggi tutelato grazie alla legislazione. Inconfondibile e pendente dall’alto è il pipistrello (chirottero), piccolo animale dall’apparenza non così invitante, ma invece innocuo animale insettivoro, che svolge un importante ruolo nel contenimento degli insetti e in particolare delle zanzare, e che in Lombardia è protetto da precise disposizioni normative. Infine, sulla destra della parete, troneggia una rana, che vuole rappresentare l’anfibio principe del territorio, in particolare, la rana di Lataste (Rana latastei), specie endemica della Pianura Padana, presente in Lombardia in particolare nella nostra provincia, ed anch’essa protetta dalla legge. “Gli animali fanno capolino tra verdi mondi cuoriformi, pale eoliche e frecce simbolo del riciclo, incoraggiando l’osservatore al rispetto dell’ambiente, alla promozione e all’utilizzo di energie pulite”, sottolineano i docenti dello Sraffa coinvolti ed personale di Igea che ha partecipato alla progettazione e alla realizzazione del murales che ha visto impegnato nei giorni scorsi l’artista lodigiano.
L’attività del progetto C.R.E.S.C.I. proseguirà anche nel prossimo anno scolastico: previsti un altro murales, sempre tenendo conto del tema ambientale quale punto di partenza, ed un podcast. Da parte della dirigente scolastica Roberta Di Paolantonio, la soddisfazione nel poter ora presentare un ingresso colorato, realizzato nell’ambito di un articolato progetto, che vede lo Sraffa collaborare sempre più con le diverse realtà che operano nel territorio cremasco.
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