24 novembre 2025

Un divano gettato nel fosso: un'opera decadentista o forse un invito alla riflessione sul consumismo? No, solo inciviltà. Multe e denunce, ma non c'è tregua agli abbandoni di rifiuti di ogni genere

Abbandonato lungo una riva, tra le sterpaglie del fosso, spunta un divano a due posti, grigio come l'animo di chi lo ha gettato lì, lungo la via che porta all'inceneritore. Buttato per strada come se lasciare un divano lungo la via fosse la cosa più normale da fare. Verrebbe quasi voglia di sedersi su quel divano e riflettere. Riflettere su quanto in basso si possa cadere laddove non esiste più nemmeno il buon senso di rendersi conto della gravità di certe azioni, che oltretutto rappresentano pure un reato perseguibile penalmente.

Del resto, oramai purtroppo ne abbiamo viste e raccontate di ogni genere e tipo e forse non ci stupisce nemmeno più di tanto trovare anche un divano: abbiamo dato notizia di cucine, mobili, comodini, letti e materassi; ma anche di borsoni pieni di vestiti, bombole del gas, elettrodomestici, e poi sedili, gomme e parti varie di auto e, non ultimo evidentemente, un newjersey per il traffico gettato in una roggia. E ancora metri cubi di inerti distribuiti sul terreno nelle zone più nascoste e defilate, oltre naturalmente a decine, se non centinaia, di sacchi e sacchetti pieni di rifiuti misti.

Insomma, la lista del degrado e della maleducazione è lunga e ben assortita e sembra che non ci sia un attimo di tregua per chi svuota cantine, libera appartamenti, svolge lavori edili (in nero, forse?) o cambia i mobili e, invece di rivolgersi alle piattaforme che si occupano del ritiro di materiali speciali o ingombranti, risolve il tutto così, gettando ciò che non serve più ai bordi delle strade, nelle rogge, lungo le stradine bianche, nelle aree boschive e golenali, insomma dove capita.

Ignoranza, maleducazione, senso di impunità: probabilmente è questo ciò che guida le azioni di certa gente. I volontari ci sono e fanno del loro meglio per rincorrere tutte queste situazioni e cercare di riportare ordine e pulizia nei luoghi dell'abbandono, ma sicuramente è desolante vedere vanificati gli sforzi e il lavoro dopo pochi giorni o poche ore. Alcuni giorni fa, i volontari dei Los Limpiadores avevano suggerito l'installazione di fototrappole lungo la via al Depuratore e via Madonnina per immortalare i vandali che regolarmente abbandonano i rifiuti di ogni genere in quelle zone defilate e poco trafficate, ma per ora pare che la situazione venga considerata sotto controllo e monitorata adeguatamente anche senza l'ausilio di ulteriori strumentazioni.

Dopo le segnalazioni, in alcuni casi sono state avviate anche indagini, che hanno portato ad individuare gli autori degli abbandoni ed elevare contravvenzioni nei loro confronti. Eppure, puntualmente, arrivano segnalazioni e immagini come questa, che testimonia il degrado a cui siamo arrivati, gesti incomprensibili e fuori da ogni logica. Se non quella della pura e semplice ignoranza e maleducazione.


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