Via Altobello Melone, piazza Sant'Angelo, via Bell'Aspa: il percorso dei turisti verso il Museo del Violino tra sporcizia, buche, sassi smossi e bidoni dell'immondizia
Li vedi arrivare da via Cadore o da via Giordano dove hanno parcheggiato o sono stati scaricati dai pullman. Il telefonino su google maps li aiuta a raggiungere il Museo del Violino. Perlopiù stranieri stanno concentrati sulla strada da percorrere. Via Altobello Melone, piazza Sant'Angelo-via bell'Aspa e poi piazza Marconi: a sinistra ecco l'ingresso al Museo del Violino, la tappa più richiesta della visita alla città insieme al Torrazzo e alla Cattedrale. Ma se la prima impressione è quella che conta, arrivare a piedi al Museo del Violino è un percorso di guerra che di certo non piace ai visitatori: i marciapiedi hanno profonde buche e differenze di quote, qualcuno ha già incianciampato, come ci è capitato di vedere nel tragitto fatto insieme a loro. E poi il degrado davvero impressionante. Via Altobello Melone, strada lunga e dal percorso sinuoso, è inguardabile: buche, rappezzi fatti a qualche maniera, tombini che sporgono, in caso di pioggia ampi laghi d'acqua, un mix di riparazioni del fondo stradale (asfalto, cemento, lastre di metallo, ghiaietta) che fanno inorridire chi percorre questa vecchia strada di Cremona. Pensate che è stata riunita come unica strada dal Consiglio comunale nel 1871 una serie di tre porzioni antichissime che hanno rappresentato la storia di Cremona: la Contrada San Geroldo, la piazza San Pantaleone e la Stretta di San Pantaleone dal nome delle due chiese presenti; una è San Vitale, l'altra San Pantaleone soppressa nel 1772. Tutto il lato destro della via (sempre venendo da via Cadore) è caratterizzato dall'alto muro di cinta in mattoni dell'ampio giardino di palazzo Mina Bolzesi da cui spuntano le cime di alberi. Una bella vista, almeno a destra, peccato che il muro sia infestato da parietarie. Poi l'arrivo in piazza Sant'Angelo dove giungono anche i turisti che arrivano da via Platina: qui la pavimentazione in sassi è completamente saltata con grandi buche e con ciottoli che si accumulano ovunque rendendo pericoloso perfino il parcheggio, sul marciapiede vi sono vistosi buchi dov'è facile inciampare mentre la parte destra di via Bell'Aspa ha il marciapiede invaso da erbacce. E poi la serie di bidoni per la raccolta differenziata appoggiati a Palazzo dell'Arte: un pugno nell'occhio per chi pensa di essere arrivato alla meta tanto attesa, cioè la sede dei capolavori della liuteria cremonese. Ce ne siamo occupati più volte: devono proprio stare lì in bella vista? Perchè non si pensa a una struttura, magari in cotto come il palazzo per ospitarli nascondendoli alla vista e riparando il turista dall'olezzo che specie d'estate si sente?
Insomma l'ambizione del salto di qualità nel turismo non può prescindere dal decoro, purtroppo un tema lasciato nel cassetto per troppi anni.
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commenti
Antonio
15 luglio 2024 17:39
Ora ci pensa il sig. Virgilio e la sua nuovissima giunta, vedrete che splendore, tutto brillerà!
Gianluca
15 luglio 2024 18:20
Nel segno della discontinuità rispetto alla giunta precedente, tutto rimarrà uguale.
Mariateresa
16 luglio 2024 09:54
Adesso abbiamo una "nuova" amministrazione comunale: mi auguro che inizi ad occuparsi del decoro della città (è tempo di turismo!) e non soltanto di lavori stradali...