7 giugno 2023

"Da Mount Desert Island al Monterosso" le corrispondenze tra Marguerite Yourcenar e Paolo Zacchera, un libro di Françoise Fiquet

Sarà presentato domani 8 giugno al Centro Internazionale Antinoo-Marguerite Yourcenar presso il Ministero della Cultura a Roma il volume Marguerite Yourcenar e Paolo Zacchera,“Da Mount Desert Island al Monterosso. Corrispondenza (1978-1987)”, Apeiron editori, Sant’Oreste-RM, 2023, a cura e con introduzione della studiosa cremonese Françoise Fiquet (Università di Parma). 

In questo libro - precisa la curatrice Françoise Fiquet- ho riunito e tradotto in italiano tutta la corrispondenza scambiata dalla Marguerite Yourcenar - famosa in tutto il mondo per esser stata la prima donna eletta all’Académie française -, con Paolo Zacchera, un floricoltore di Verbania sul Lago Maggiore, dopo il loro primo incontro, avvenuto nel febbraio1979 a Northeast Harbour negli Stati Uniti, dove la scrittrice viveva dal 1950.

Paolo Zacchera piacque subito a Yourcenar, non soltanto perché aveva letto Mémoires d’Hadrien (1951), il suo romanzo più noto, ma soprattutto perché dopo una laurea in Lettere moderne aveva pensato di occuparsi di fiori e condivideva con lei l’amore per la natura. Negli anni successivi si sono scritti regolarmente e Marguerite Yourcenar è venuta più volte a fargli visita a Pallanza, dove Paolo coltiva fiori, prevalentemente camelie e azalee, e si dedica oggi anche alla coltivazione del tè".

"Ho iniziato ad interessarmi agli scambi epistolari di Yourcenar e Zacchera nell’aprile 2009, dopo la lettura di uno stimolante articolo di Massimo Novelli, allora corrispondente per il Piemonte del quotidiano “La Repubblica”, corredato di alcune riproduzioni delle lettere che la scrittrice aveva mandato al giovane floricoltore dalla sua casa di “Petite Plaisance” nel Maine o durante i suoi numerosi viaggi. Incuriosita da questa corrispondenza, mi sono messa in contato con Zacchera, e l’ho invitato a scrivere una testimonianza sulla sua amicizia con la scrittrice per il Bulletin della SIEY, Société Internationale d’Études Yourcenariennes (con sede presso l’Università Clermont-Auvergne), di cui ero allora tesoriera - continua Françoise Fiquet - Sono stata molto fortunata perché durante l’estate Paolo mi ha mandato un testo accompagnato da tredici lettere. Ho subito tradotto in francese il suo racconto, che il presidente della SIEY Rémy Poignault, ha pubblicato con diverse illustrazioni (fotografie di Petite Plaisance o del Monterosso - dove risiede Zacchera - e riproduzioni di lettere o cartoline di Marguerite Yourcenar), nel Bulletin 30 della società, datato dicembre 2009.  Questo racconto è poi diventato un libro, pubblicato nel 2013 dalle edizioni Apeiron (Sant’Oreste-RM) con il titolo: “Un’amicizia particolare” (di cui esiste anche una versione francese). Il volume che presentiamo ora è stato reso possibile grazie alla generosità di Paolo Zacchera che, nel 2021, ha donato alla SIEY le lettere che ha ricevuto da Marguerite Yourcenar nell’arco di otto anni (34 in tutto). Questa donazione, della quale sono stata il tramite, mi ha incoraggiata a pubblicare un’edizione di queste preziose missive, alle quali ho unito quelle di Paolo conservate presso la Houghton Librarydell’Università di Harvard, che custodisce gran parte degli archivi di Marguerite Yourcenar; ne ho trovato 12, il che non è poco se si tiene conto che la scrittrice è stata spesso in viaggio negli anni 1980-1986. A questi documenti ho aggiunto le cartoline di Jerry Wilson, che accompagnava la scrittrice negli anni 1980-1986 ed è diventato amico della famiglia Zacchera dopo il loro primo incontro sul Lago Maggiore nel 1982".

"I tre corrispondenti si scrivevano in 3 lingue: inglese, francese e italiano, una lingua che la Yourcenar ha imparato da bambina e amava molto. - conclude Françoise Fiquet - Per fare conoscere queste lettere ne ho curato una versione francese, uscita nel Bulletin della SIEY n° 43 nel dicembre scorso. Il fatto che la maggioranza delle lettere o cartoline di Marguerite Yourcenar a Paolo Zacchera (ben 19 su 34) siano redatte in italiano mi ha spinta a proporne anche una versione italiana che vede ora la luce nella bella impaginazione di Maria Korporal”. 


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