"Mi stai a cuore" il nuovo libro di Fabiana Guerra, racconti di una vita di incontri
È in libreria, per i tipi di San Lorenzo, il nuovo volume di Fabiana Guerra, dal titolo “Mi stai a cuore” (204 pag. 15 €) L’anima di questo libro passa per una raccolta di racconti, che si fanno testimonianza, incontri, conoscenze, partecipazioni, vicinanze spirituali prima ancora che materiali, dalla lettura agile e accattivante, tanto da far desiderare al lettore di scoprire il nuovo racconto-ritratto, non appena si termina di leggerne uno.
Un testo che raccoglie, riunisce, colleziona le impressioni, le comunioni, le compassioni e, anche, le lezioni che Fabiana ha raccolto in questi dialoghi: personali, ma anche immaginari, come quello con Giovannino Guareschi, una delle sue passioni, che prende vita, come gli altri protagonisti, in un capitolo che Fabiana presenta così: «Per chi ama Guareschi, come me, è sempre una gioia vedere le sue foto o parlare con suo figlio». Racconta, Fabiana di questo incontro con Giovannino “per interposta persona”, ovvero attraverso i figli Alberto e Carlotta (conosciuta prima della scomparsa) e apprende, esamina e comprende profondamente l’anima dello scrittore della Bassa: «Io ho amato da subito i film che raccontano di don Camillo e Peppone, ma i libri, scoperti dopo, sono stupendi! Quante risate che mi son fatta leggendo lo Zibaldino o il Corrierino delle famiglie! Giovannino era fatto di una intelligenza umoristica e realistica che non possono non colpire, fanno riflettere, ora, non hanno età anche se lui è morto da anni, la verità non muore. E la sua frase: Pensar non nuoce, è un incentivo a farlo, con la libertà che ha usato lui nella sua vita, pagandone il prezzo». 33 capitoli, in questa sequenza quasi cinematografica di “personaggi e interpreti” di una vita: quella di Fabiana, dal catechismo alla consacrazione all’Ordo Virginum avvenuta 12 anni fa. Ma la descrizione più viva e bella di questo racconto la fa, nella sua prefazione, monsignor Christian Carlassare, comboniano e vescovo di Rumbek, in Sud Sudan,: «Nonostante il gran da fare della missione, ho accolto con gioia la proposta di Fabiana e quindi le dedico questa introduzione al suo ultimo libro. La ringrazio perché, con i suoi capitoli, mi ha portato attraverso un altro viaggio sempre all’incontro di persone che lei è venuta a conoscere, ascoltare, apprezzare, ed è riuscita a far emergere una bontà e una bellezza per cui ringraziare di tutto cuore. Non è mai tutto perduto insomma. C’è sempre speranza. E questa speranza trova spazio nella vita di queste persone che potremmo definire alternative pur nell’ordinarietà della loro vita. Mi stai a cuore, dice Fabiana a ciascuna delle persone intervistate. Forse perché è bello lasciarsi meravigliare da ciascuna di esse, lasciarsi toccare il cuore e aprirsi alla speranza. Forse, mi stai a cuore, è anche quanto Fabiana vorrebbe dire a ciascun lettore e chi deve ancora scoprire di essere nel cuore di qualcuno». Questa raccolta di Fabiana diventa, leggendo, un vero e proprio “racconto per immagini”, perché ognuno dei protagonisti dei suoi incontri, l’autrice ce lo mette davanti: fisicamente con una fotografia, spiritualmente e letterariamente con i suoi ritratti, che lei stessa, alla fine del libro, descrive così: «[…] per consegnare alcuni spunti di riflessione o suscitare un sano desiderio di approfondimento di conoscenza di tanti testimoni dell’amore, che vivono o hanno vissuto accanto a noi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti