E' uscita la guida al Museo della seta di Soncino
E’ uscita in questi giorni promossa dall’Amministrazione Comunale di Soncino, la guida al Museo della Seta, a cura di Cristina Ravara Montebelli e Enzo Corbani.
Una guida dettagliata, precisa che spiegherà la funzionalità del Museo e dei suoi reperti. Voluta dall’amministrazione sull’idea del suo curatore Enzo Corbani è un prezioso strumento per conoscere meglio Soncino e il suo territorio. Nell’introduzione alla guida il consigliere delegato alla Cultura del Comune di Soncino dichiara:” E’ pronta la guida per celebrare i dieci anni del Museo della Seta di Soncino. E’ una testimonianza scritta di uno spaccato di storia economica che ha segnato gli anni tra l’Ottocento e il Novecento, che l’Amministrazione Comunale ha realizzato su imput del curatore del Museo Enzo Corbani e di Cristina Ravara Montebelli, coautrice con il Corbani della guida. La stessa sarà disponibile sia presso il Comune di Soncino che presso la sede del Museo. Nel ricordare i dieci anni di vita del Museo della Seta alla Filanda non possiamo non soffermarci su quello che nel passato è stato questo luogo. Dopo la seconda metà dell’Ottocento l’economia soncinese si basava sulla presenza di ben dieci filande. Luoghi di lavoro dove si procedeva alla filatura delle fibre tessili, grazie a un impulso ricevuto fin dal Settecento dalla politica di tipo protezionistico adottata da Giuseppe II verso i tessuti inglesi. La manodopera concentrata nelle filande era numerosa e, con il passare del tempo il progresso tecnologico richiese un numero sempre più alto di addetti. Il lavoro, come avveniva anche a domicilio era pagato a cottimo. Soncino, sempre in quel periodo era anche importante snodo di ferrovie e, compagnie straniere, inglesi e belghe, avevano investito proprio qui, a testimonianza di come l’economia delle filande creasse una condizione favorevole e ottimale. Questo luogo, voluto creato, costruito e curato da Enzo Corbani rappresenta un vero gioiello di cui l’amministrazione ne va fiera e non solo, per i soncinesi, un luogo del cuore che nonne e bisnonne hanno raccontato attraverso storie di vita lavorativa vissuta all’interno delle stesse filande ai nipoti e ai pronipoti. Quanto lavoro! Quanto duro lavoro! Quanti sacrifici! Non dimentichiamoci poi dei visitatori che ogni anno sono sempre più numerosi e lo rendono un vero gioiello all’interno del borgo. Dieci anni di attività sono molti e lunghi e, ci auguriamo che altri ne passino altrettanto bene come questi. Un grazie a Enzo che ha saputo costruire e rinnovare questa struttura con uno stile personale e accurato, descritto in questa pubblicazione, che l’amministrazione comunale e il sindaco Gabriele Gallina hanno voluto realizzare come cadeau ai soncinesi e viva testimonianza di un passato che ancora è fervido nella memoria di ognuno di noi. Buona lettura”
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