25 febbraio 2021

Gli Affaitati di Anversa (Fiandre)

La famiglia Affaitati aveva aperto diverse filiali in tutta Europa tra cui Londra, Roma, Venezia, Siviglia, Medina del Campo, Valladolid, Lione e Besançon ma le più importanti furono Lisbona e Anversa. Nel 1514 la direzione della filiale di Anversa venne affidata a Giovan Carlo che aveva svolto un periodo di apprendistato presso lo zio Giovanni Francesco a Lisbona. Nel 1528 sposò la cugina Lucrezia figlia di Giovanni Francesco e in società con i Mendes costituì un vero monopolio del commercio dello zucchero e delle spezie nelle Fiandre. Per aumentare i loro traffici presero una raffineria di zucchero che venne chiamata, anche nei secoli successivi, "Balbani's suikerhuis" fondata anni prima dalla famiglia lucchese Balbani.

Ben presto Giovan Carlo unì alla gestione dell’impresa i suoi fratelli : Giovanni Battista che diresse la filiale di Valladolid, Giovanni Pietro prima a Venezia poi a Valladolid in sostituzione del fratello chiamato ad Anversa. Altri due fratelli erano Lazzaro che prese gli ordini religiosi, Pietro Martire che però non si interessò mai dell’impresa e Luigi che curò i beni della società con il fratello Giovanni Battista alla morte di Giovan Carlo.

Le fortune di Giovan Carlo crebbero sensibilmente se nel 1535 acquistò per 8.300 fiorini il castello di Selzeten, a Wommelghen presso Anversa, come residenza estiva degli Affaitati.

Nel 1542, al momento dell'attacco di Martin van Rossen alla città, l'Affaitati. appare tra gli animatori della difesa: è lui che convince gli altri mercanti a non trasferire i loro beni, che assolda soldati a proprie spese, che anticipa forti somme a Maria d'Ungheria per il pagamento dei soldati spagnoli impegnati nella difesa di Anversa. Il suo castello di Selzeten fu distrutto dalle soldatesche del van Rossen; ma al momento della liberazione della città da parte di Carlo V ne intraprese subito la ricostruzione. Purtroppo il castello bruciò nel XVII secolo e rimase semidistrutto fino alla metà dell’800 quando venne ricostruito in stile rinascimentale fiammingo; è rimasta solo una torre detta “degli Affaitati”. 

Ben presto l’attività commerciale degli Affaitati divenne anche bancaria; si registrano diversi prestiti a re, imperatori e città da parte della famiglia Affaitati. Al re del Portogallo prestarono nel 1548 ben 3 milioni di ducati, alla città di Anversa fornirono diversi prestiti che vennero restituiti con fatica. Pateciparono al prestito dche fece la città di Anversa a Carlo V con 168.000 fiorini che la città si impegnò a restituire un tanto all’anno; alla regina Maria d’Ungheria ben 149.483 lire fiamminghe corrispondenti a 15.000.000 di franchi e vennero restituiti in diverse tranches. Fornirono prestiti anche al re d’Inghilterra e al re di Francia.

Come ricompensa per la sua attività nella difesa di Anversa, Carlo V gli assegnò la signoria di Soresina e di San Lorenzo (Picenardi) e la facoltà di acquistare la baronia di Ghistelles per 40.000 fiorini.

Lasciata la cura degli affari al fratello Giovan Battista, l'Affaitati. si ritirò nel 1549 a Lierre, nei pressi di Bruxelles, dove stabilì la sua lussuosa residenza. Tuttavia nel 1551 il suo nome apparve nuovamente accanto a quello del fratello nell'offerta all'imperatore di 626.000 ducati, quale loro concorso all'organizzazione della crociata. In questo palazzo fece venire anche il pittore cremonese Giovan Battista Lodi. Regalò alla chiesa parrocchiale di Saint Gommaire di Lierre una splendida vetrata posta dietro l’organo con la scritta “Joannes Carolus de Affaytati nobilis Cremonensis dominus in Gistelle dono dedit 1550”

Nel 1555 iniziò anche il commercio in forma di monopolio dell’allume allora usato per tingere la lana e per rendere ignifugo il legno.

Un’altra attività molto fiorente fu il commercio di pietre preziose provenienti dall’India tramite la filiale di Lisbona. Importavano diamanti sia allo stato grezzo che tagliati (un loro tagliatore di diamanti fu il maestro Franz Mesingh di origine tedesca). Il re di Francia Filippo II comprò dagli affaitati il diamante de Sancy di ben 47 e1/2 carati per farne dono alla fidanzata Maria Tudor d’Inghilterra.

A Lierre morì il 24 dic. 1555 e le sue spoglie furono tumulate nella proprietà di Ghistelles. Lasciò cinque figli: Giovan Francesco, Cesare, Cosmo, Laura (o Clara), Angela. L’iscrizione sulla sua tomba recitava:

D. OP. MAX. P.

Io. Carolo Affaytato Cremona in insvbribvs Rom.

colonia nobilissima nato:D. caroli.v.imp.max.eivsq

sororvm gratiam propter eximias dotes adepto: svmmo

ingenio, incredibili in egenos liberalitate et in omnes

hUMANITATE predito.longiori vita digno.qvi AntwerplAe

in Belgis diem clavsit extremvm, magno cvm eivs

oppidi civibvs apvd qvos.xl. annos in svmmo vixerat

splendore, tvm toti evropAe in qva magnvm

nomen ex citar at relicto svi

desiderio: Io. Franciscvs Cosmas et cAesar filii pietissimi

patri chariss. GISTELLAE dno posvere. anno

d.m.d.lxij

mensis... die...


Sua moglie sposò in seconde nozze Balthasar Schetz dei signori di Hoboken, potente famiglia inglese con la quale l'Affaitati aveva stretto relazioni commerciali, e morì a Lierre il 19 marzo 1569. Nella cappella di San Giacomo a Lierre c’era la lapide trascritta nel libro “ raccolta di memorie funerarie e della provincia di Anversa”

D.O.M.S. - LUCRETIAE AFFAYTATAE JOANNIS - CAROLI AFFAYTATI dum vixit - D. de Gistellis uxori matronae - Claritate parentum illustri - JOANNES FRANCISCUS COSMAS - Et CAESAR filii tresque eorum - SororeS posuere - A.no Dni MDLLXXI - XIX Martii

A Giovan Carlo gli successe il primogenito Giovan Francesco che nel 1560 ereditò la baronia di Gistelles; restò al di fuori degli affari lasciando la direzione della compagnia allo zio Giovan Francesco ( a quel tempo il commercio non si addiceva ad un nobile). Ingrandì le proprietà paterne con l'acquisto delle terre d'Egmont. L'8 ott. 1561 diede inizio alla costruzione del monumentale palazzo degli Affaitati di Cremona (oggi sede del Museo civico), costruzione affidata dal padre forse all'architetto G. Dattaro, e portata a compimento nel 1570.

Nel 1563, quale ricompensa per i meriti paterni nella difesa di Anversa al tempo dell'assedio di Martin van Rossen, venne creato principe d'Hilst. L'anno seguente, sempre per concessione dell'imperatore Ferdinando I, Ghistelles venne eretta in contea e qui l'Affaitati diede incremento alle vecchie fiere e fece erigere un grande ospedale. Tornato in Italia nel 1570, abitò nel suo magnifico palazzo di Cremona ed in Cremona morì assassinato nel 1609, lasciando suo erede il fratello Cosmo. La signoria di Ghistelles fu trasmessa al fratello Cesare, signore di Soresina. Il castello di Ghistelles andò in rovina per incuria e fu definitivamente abbattuto alla fine dell’800.

Cesare e Cosmo Affaitati nel 1576 cedettero il possedimento di Soresina a Camillo Barbò, loro parente.

E’ interessante notare che nel testamento di Giovan Carlo Affaitati vengono inseriti i beni posseduti nel Cremonese (ciò che non avvenne con Giovan Francesco Affaitati di Lisbona forse perché essendo secondogenito non poteva ereditare immobili che furono del fratello Tommaso) ed indicati minuziosamente.

Successione degli Affaitati di Ghistelle:

Giovanni Carlo

Cosmo

Giovanni Carlo

Filippo Adriano

Giovanni Francesco

Giuseppe Guglielmo

Filippo Massimo

L’ultimo Affaitati di Anversa fu Filippo Massimiliano morto senza eredi maschi nel 1812.

Luigi Silla


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