26 aprile 2023

In Biblioteca la mostra "Scintille futuriste a Cremona"

A partire dal 3 maggio fino al 16 giugno 2023 la Biblioteca Statale di Cremona (via Dati Ugolani, 4, 26100 Cremona CR, orari: dalle 8.15 alle 17.45) aprirà le porte alla mostra Scintille futuriste a Cremona, esposizione dedicata all’esistenza e al ruolo svolto dall’avanguardia futurista cremonese, ricostruendone la storia e gli avvenimenti attraverso l’esposizione di manifesti, libri, giornali, fotografie, documenti, lettere e manoscritti originali e sino ad ora inediti, nell’intento di fornire una rappresentazione onnicomprensiva di quello che fu il Futurismo nella città del torrone e del Torrazzo.

Scintille futuriste a Cremona riporta alla luce le vicende poco note e quasi sconosciute dei principali futuristi cremonesi, in primis Enzo Mainardi e Gino Bonomi, spaziando dai loro esordi alle loro produzioni artistiche e letterarie, come l’oggi rarissima rivista “La Scintilla”, che vennero concretizzandosi nell’ambito del pensiero futurista tra gli anni Venti e la fine degli anni Trenta, per poi focalizzarsi sulla visita di Fortunato Depero a Cremona e sulla nascita del Gruppo Futurista Cremonese animato dall’architetto Aldo Ranzi che in città realizzo diversi edifici dall’architettura innovativa e modernissima. Inoltre l’esposizione prende in considerazione la presenza in citta del fondatore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti e la partecipazione degli artisti futuristi alle edizioni del Premio Cremona negli anni Trenta, giungendo persino ad indagare il rapporto contraddittorio esistente proprio tra Marinetti e il ras fascista Roberto Farinacci. La ricostruzione storica si chiude idealmente con la proposta delle ricette dedicate alla citta di Cremona da Marinetti e Fillì a nel loro libro Cucina Futurista del 1932, in particolare con la celebrazione delle esplosive "Bombe futuriste" da realizzarsi con il Torrone cremonese. L’esposizione, organizzata dalla Biblioteca Statale di Cremona e dall’Associazione Culturale Scintille, e curata da Silvia Locatelli, Franco Moschi e Guido Andrea Pautasso e vede la collaborazione della Casa d’Arte Futurista Depero (Rovereto), dell’Archivio del ‘900 del MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dell’Archivio Marinetti di Milano, e di alcune tra le più importanti collezioni private italiane di documenti futuristi.

Per l’occasione verrà presentato il catalogo della mostra : Scintille futuriste. Storia del Futurismo a Cremona (Scintille Edizioni) con saggi di Raffaella Barbierato (Direttrice della Biblioteca Statale di Cremona), Silvia Locatelli (Presidente Associazione Culturale Scintille), Franco Moschi (collezionista e studioso della storia del Novecento), Guido Andrea Pautasso (saggista e critico d’arte), Maria Elena Versari (Visiting Professor of Art History alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh) e Federico Zanoner (Direttore della Casa d’Arte Futurista Depero), accompagnati da riproduzioni fotografiche e dalla trascrizione di documenti, lettere e manoscritti futuristi mai resi noti al pubblico o opere di grande rarità bibliografica. Inaugurazione della mostra: mercoledì 3 maggio ore 15.30.

 


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commenti


Michele de Crecchio

29 aprile 2023 20:43

Quando, giovanissimo, disponevo ancora solo di poche e rudimentali nozioni di storia della recente arte cremonese, mi sorprese non poco poter ammirare, in una vetrinetta riservata per lo più a piccoli e leziosi disegni antichi, ben tre piccoli cartoncini riportanti, non ricordo se disegnate a china o a matita, architetture
ideate nel modernissimo tipico stile di Antonio Sant'Elia, maestro già riconosciuto del futurismo architettonico italiano e purtroppo mancato ancora assai giovane. Non sapevo, allora, che, pur nella culturalmente retrograda Cremona di Farinacci, il "Futurismo" avesse tuttavia vissuto vicende meritevoli di maggior stima (grazie all'opera dell'architetto comunale Aldo Ranzi e del pittore Enzo Mainardi). Persino la categoria dei segretari comunali diede al futurismo locale, nel settore letterario, un valido contributo attraverso l'opera di Gino Bonomi (segretario di Casalmorano e di Genivolta), opera recentemente e giustamente valorizzata dall'intuito di Gian Carlo Corada e dal generoso finanziamento del segretario comunale di Cremona, Vincenzo Filippini.