17 aprile 2023

Oltre a quello di Guadagnino, c’è il Cremasco della Zanibelli da scoprire. Parola di Venchiarutti: uomo di Cultura!

“Sotto il segno del drago: il romanzo (bello, avvincente, da leggere) di Anna Zanibelli evoca le avvincenti pagine di Giuseppe Pederiali dove, la realtà diventa fantasia e viceversa. Luoghi, veri o immaginari, si fondono armonicamente creando un intrigante mixage. Personaggi come Ezzelino da Romano, Federico II, Bianca Maria Visconti, Leonardo da Vinci sembrano tornare dal lontano passato e rivivono. Le loro vicende hanno lasciato traccia anche ai giorni nostri. L’autrice dosa gli ingredienti che qualificano la vera ricerca storica abbinata al romanzo d’avventura. Il lettore resta ammaliato da questa commistione fatta di storia e noir. Per chi conosce bene il territorio (Cremonese e Cremasco), come per chi non lo conosce affatto sorge impellente la curiosa volontà di visitare o rivisitare chiese, castelli, palazzi e paesaggi, prestando quell’attenzione che in precedenza non ha dato.
I negazionisti, scientificamente corretti, del “Lago Gerundo”, quanto gli impenitenti fautori del  “Mare Nostrum” trovano pane per i loro denti.
Solitamente oggi i visitatori stranieri giungono a Crema sospinti dalle immagini del film di Guadagnino e scoprono una città ovattata, in un’oasi campagnola e sonnolenta. Le pagine della Zanibelli aprono le porte ad una storia contemporanea con scenografie medioevali popolate da segreti e da tesori disseminati nel perimetro dell’Insula Fulcheria.
Razionalità e mistero convivono, animano le gesta dei protagonisti alle prese con santi, moderni lestofanti, neocavalieri templari, eretici e draghi del subconscio. Si muovono in palazzi sontuosi, figurano nella bellezza di un ambiente architettonico e naturale che, nonostante l’industrializzazione, ha preservato panorami in grado di suscitare ricordi d’altri tempi e impegnare gli attori in una pericolosa ricerca di una verità che non è solo costituita da brame economiche o illusioni edonistiche. La trama seguita dal percorso narrativo comporta: amore e thriller, colpi di scena e suspense, conoscenze esoteriche e pragmatismo moderno, Sono tutte situazioni che donano alla narrazione capacità del coinvolgimento. Così le incursioni nel centro storico di Crema con visite alle chiese, i raid nei paesi e città circonvicini (Castelleone, Soncino, Pandino, Cremona), le fughe al Museo Civico diventano altrettanti manifesti pubblicitari. Sono scenari che, se utilizzati con intelligenza da parte di chi di dovere, meglio degli sceneggiati possono rendere sempre più apprezzabile il soggiorno anche turistico nel nostro territorio. Destano il desiderio di venire a Crema e spingono a visitare la provincia cremonese, per conoscerla e conoscerci meglio.
Dopo un inizio scoppiettante e un continuum ricco di promesse stupisce il finale. Solo nelle fiabe i buoni vincono sempre. Nella concretezza esistenziale i cattivi travestiti da buoni troppo spesso vincono le battaglie della storia”.

Così postò via social, ripostando quanto scritto dallo storico cremasco, nonché ricercatore, studioso e intellettuale pensante Walter Venchiarutti, la scrittrice Anna Zanibelli. Sì, oltre a quella di ‘Chiamami col tuo nome’, c’è un altro Granducato del Tortello, meno ovattato, più popstorico, mistico e leggendario da scoprire… 

 

Stefano Mauri


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