30 marzo 2021

Triste giornata del teatro, prosegue il viaggio tra le compagnie cremasche durante la pandemia (seconda parte)

27 marzo 2021: anche questa seconda triste e sterile celebrazione della giornata mondiale del teatro, nonostante le buone intenzioni on line di chi il teatro lo ama davvero, se ne va nel totale silenzio dei palchi e delle sale privati di attori e di pubblico da 14 mesi di pandemia. E sappiamo già che per aprile non cambierà nulla. Probabilmente succederà quello che è successo l’anno scorso, quando è stata decisa la riapertura dei teatri, proprio nel momento in cui solitamente gli spazi chiusi teatrali chiudono perché è finita la stagione: quando si dice oltre al danno anche la beffa!

Noi ci eravamo lasciati, ne precedente intervento, con la promessa di proseguire il percorso che, di porta in porta, cerca di scoprire cosa stanno combinando attori, registi e compagnie del dinamico territori cremasco. Il nostro viaggio fa sosta a Crema dove incontriamo la fondatrice e presidente del Franco Agostino Teatro Festival, Gloria Angelotti. “Non siamo ancora in grado, nonostante sia passato ormai un anno – ci spiega Gloria – di trovare le parole giuste per raccontare e per dire cosa stiamo vivendo. Non solo come persone, genitori, figli, amici, colleghi, ma anche e forse soprattutto come educatori, come gruppo di persone che da ventitre anni si mettono in gioco per offrire ai bambini e ai ragazzi stimoli di riflessione e esempi da seguire”. Il Faft, durante quest'anno di impossibilità di organizzare gli eventi dal vivo, ha comunque cercato di non far mancare la sua presenza ai piccoli cittadini di domani che hanno saputo apprezzare e cogliere i significati anche dei semplici appuntamenti on line che sono stati proposti. “Le "merende" su you tube della scorsa primavera hanno avuto un buon seguito – racconta Gloria – e ci hanno fatto comprendere come i bambini abbiamo bisogno di relazioni e di sorrisi per affrontare questo periodo così difficile. Durante i mesi scorsi abbiamo avuto modo di mettere in campo laboratori didattici, di promuovere e organizzare il nostro consueto concorso di scrittura, di rimodulare, adattandola alla situazione, la nostra storica Rassegna teatrale che ha preso la forma di una raccolta di brevi video realizzati dai ragazzi di diverse realtà scolastica di tutta Italia. E restituiremo il lavoro fatto con i ragazzi nel periodo precedente l'estate, nelle modalità che saranno consentite. Proporremo alcuni nuovi incontri per i bambini on line con la possibilità di uno spettacolo finale in presenza. Se, ovviamente, tutto sarà fattibile”. Una spinta a guardare oltre, a non lasciarsi scoraggiare, ma ad affrontare le difficoltà con la giusta dose di consapevolezza, di sicurezza e serietà, ma anche con lo sguardo fisso al futuro. “Ogni giorno – conclude la presidente, nonché mamma del giovane attore Franco, tragicamente scomparso più di vent’anni fa – facciamo la nostra piccola parte per lasciare ai ragazzi un segno, anche minuscolo, che possa essere un seme. Starà a loro poi coltivare la pianta e farla crescere come meglio potranno”.

Rimaniamo a Crema per incontrare Nicola Cazzalini che, oltre ad essere il direttore artistico del Franco Agostino Teatro Festival, ha una sua compagnia di spettacoli teatrali per l’infanzia: “Teatroallosso – spiega Nicola – è ormai fermo da più di un anno. A parte una piccola parentesi la scorsa estate, è da febbraio 2020 che siamo chiusi. A volte mi verrebbe da dire quasi dimenticati. Per noi, che per poter fare quello che facciamo abbiamo lavorato e vissuto con insistenza e caparbietà, è un colpo che brucia. Un’umiliazione”. Quelli di “Teatroallosso”, per fortuna, a Crema hanno sempre avuto chi li ha sostenuti. Complice, certamente, una bella rete di collaborazioni con il territorio costruita negli anni. Hanno stabilito fin da marzo 2020 un percorso intenso con l’Ufficio Cultura del Comune di Crema e l’Assessorato alla Cultura per permettere al pubblico di bambini e famiglie di avere sempre un riferimento attivo: non è senz’altro come fare spettacolo dal vivo con il pubblico presente, ma avere la possibilità di raggiungere le case e le scuole dei bambini e provare a coinvolgerli in racconti anche leggeri, a volte divertenti e poetici, è tuttora un’occasione preziosa. “In estate – come ha anticipato Nicola – c’è stata una piccola ripresa. Sembrava quasi che si potesse ritornare quelli di sempre: tour per tutta Italia, progetti per il nuovo anno, amici e colleghi da riabbracciare. Ma a fine ottobre, ancora una volta, i teatri sono stati chiusi e le chiavi sono state messe in guardiola. Noi avevamo in cantiere uno spettacolo “La Principessa Nebbia”, dedicato al tema dell'alfabetizzazione emotiva, per raccontare ai bambini dai 4 anni le emozioni e le chiavi per conoscerle e viverle serenamente. Siamo riusciti a fare un’anteprima presso il Teatro Sociale di Soresina ad ottobre 2020, avevamo già fissato il debutto ufficiale nella stagione autunnale del Teatro San Domenico di Crema per novembre, ma ahimè tutto è stato ancora bloccato. Ora stiamo attendendo di nuovo il sospirato “via": speriamo con l’estate di poterlo finalmente riprendere. Siamo candidati in alcune vetrine estive del teatro ragazzi su territorio nazionale… vedremo come andrà!”. Per l’estate scalpita anche il nuovo spettacolo “Leggende”, prodotto in collaborazione con Compagnia Omphaloz di Milano: un progetto di ricerca che, raccogliendo storie antiche e quasi dimenticate, prova a raccontarle in un grande evento all’aperto mescolando i linguaggi del teatro di narrazione, del circo, del teatro di fuoco e di figura. Sempre in collaborazione con l’Ufficio Cultura di Crema, dopo una web serie (“Torno subito”) dedicata ai tesori del Museo cittadino, tutti i giovedì alle 17 va in live streaming sulla pagina Facebook Cultura Crema: “La stanza segreta”, un progetto che lo stesso Nicola definisce “ambizioso: in un set misterioso, un ambiguo personaggio fuori dal tempo racconta storie evocandole da tarocchi con immagini grottesche. Le storie sono fortemente interattive: i bambini possono scegliere le carte da svelare e indirizzare così la storia. È senza dubbio un tentativo di rendere partecipi i piccoli spettatori, che dalle loro case entrano nel racconto scrivendo ed interagendo in diretta. Le carte sono state ideate e realizzate appositamente da “Nemos”, grande street-artist a cui siamo legati e che ha deciso di intraprendere questo percorso con noi. Tutti i giovedì molti bambini si connettono e partecipano attivamente. Contemporaneamente continua il progetto “Storie LIMpide”, dedicato alle scuole primarie: storie che dal nostro piccolo teatrino domestico entrano in classe attraverso la LIM. Da ottobre a maggio proponendo storie e tematiche differenti, abbiamo ricevuto prenotazioni per circa 150 repliche in tante scuole del nostro territorio e non solo”. Non è certo come essere in teatro e in presenza, ma è senz’altro la conferma di un sentimento condiviso dagli attori di “Teatroallosso” e dal pubblico di bambini, insegnanti e famiglie.

Sempre a Crema, da qualche anno, si è costituita la Compagnia Gagio Volonté, con una dedica particolare al grande Gian Maria, diretta da Gabriel Garcia Pavesi. “Stiamo lavorando – ci dice Gabriel – ad uno nuovo spettacolo nato da un mio racconto scritto durante la prima quarantena, Sotto la nebbia cresce il pane”. Sì, perché Pavesi è un artista poliedrico che, proprio in questi giorni, possiamo trovare nelle librerie con il suo lavoro dal titolo “Storie ai margini della città” per www.gagio edizioni.it. Ma torniamo al nuovo spettacolo che la compagnia attende di portare in scena e che si chiama “Tananai e la burda”. Già dal titolo si intuisce l'ispirazione alle leggende popolari, con la nebbia che riempie di mistero i miti che affondano le loro radici nella notte dei tempi e che hanno dato origine alle prime forme di teatro popolare e, successivamente, alla commedia dell'Arte. Ma chi è Tananai?. “E' un Arlecchino, meglio uno Zanni – ci dice Gabriel - ma è anche un ragazzo che percorre, cadendo tante volte, la strada maestra verso la maturità e verso la consapevolezza di sé. Uno spettacolo ricco di rimandi a personaggi favolosi: la dama del lago, l'omo selvadego, i burdù, la Gattacornia, il drago Tarantasio. Un cammino verso le profondità del lago Gerundo e della sua gente di ieri e di oggi. Gagio Volonté, infatti, intende parlare al presente, riattualizzando la potenza rivelatrice delle “pastoce” le famose storie tradizionali, del teatro e della musica. Il gruppo di attori, come al solito variegato nell'appartenenza generazionale, sta lavorando un po’ in teatro e un po’ on line, su queste storie, attraverso narrazioni, musiche originali e carnevalate e soprattutto indossando maschere ispirate in parte alla commedia dell'Arte, la cui realizzazione è stata commissionata a Francesco Rossetti della Poiesis Teatro di Vaiano. Abbiamo la fortuna di averne viste alcune di queste maschere realizzate artigianalmente come si faceva una volta e dobbiamo dire che sono davvero spettacolari, meriterebbero una bella mostra. “Tra prove in videochiamata, distanziamenti e blocchi contingentati – aggiunge il regista – si naviga a vista nella precarietà di non sapere quando si potrà tornare a calcare il palco. Proprio come nella burda”.

Concludiamo questa ulteriore parte del nostro viaggio incontrando in quel di Capergnanica, dove esiste uno teatrino che è un vero gioiello, una realtà nata proprio qualche settimana prima dell’inizio della pandemia: si tratta di dell’associazione di teatro solidale “Rosso di Scena” che ha la sua sede proprio nel teatro don Bosco di Capergnanica. “La nostra associazione – ci spiega Antonio Trinchera, vicepresidente del gruppo – ha visto la luce in uno dei periodi più brutti che si possano immaginare. Tuttavia abbiamo reagito e realizzato alcune attività significative. Ad esempio a fine ottobre 2020, già era pronta la locandina e gli inviti per uno spettacolo in programma il 7 novembre al teatro di Capergnanica. Un altro lavoro che stavamo per portare in scena, anche in questo caso con le locandine e gli inviti in fase di pubblicazione, era quello dedicato alla nostra amica e attrice di fama nazionale Gianna Breil, scomparsa nell’autunno del 2019. Lo spettacolo “In arte Gianna Breil” era programmato nella stagione scorsa in tre date, la prima al Teatro Filodrammatici di Cremona, poi al Galilei di Romanengo e a Capergnanica; ovviamente tutto rinviato”. Ma l’associazione è riuscita a trovare qualche momento per salire su un palco, nello scorso periodo estivo, con la messa in scena di uno spettacolo divertente, titolo: “Eleuterio e compagnia bella”, andato in scena in una prima versione nella piazza del Comune di Casale Cremasco in luglio e poi, in una versione ampliata, nell’anfiteatro del nuovo Polo dell’Infanzia di Capergnanica, dove è programmata per questa estate una nuova versione. “Stiamo preparando il cartellone ampliato della seconda edizione estiva che riproporrà il progetto di “Sipario all'aperto” – racconta Miriam Alblois, che ha il ruolo di tesoriera dell’associazione – in accordo con il Comune di Capergnanica”. “Alla fine dell’autunno scorso, nel momento in cui sono state introdotte nuove ulteriori restrizioni, - aggiunge Alessia Parolari, anche lei del direttivo – abbiamo pensato di trasformare il nostro laboratorio teatrale in un laboratorio artigianale dedicandoci ad attività di recupero, restauro e pulizia del teatro (riassetto delle quinte e delle tende, miglioramento della postazione regia, piano luci, recupero di costumi), dove stiamo realizzando la nostra sede a cui si affiancheranno i camerini che si trovano sotto il palcoscenico. Tutto ciò in collaborazione con il parroco don Andrea Rusconi”. E conclude Miriam con un tocco di energia positiva: “Certamente, appena si vedrà uno spiraglio di apertura riprenderemo da dove abbiamo dovuto sospendere tutto”.

E’ così che si conclude questa seconda parte del viaggio nel mondo del teatro cremasco, toccato pesantemente dal virus. Non volendoci spacciare per una sorta di enciclopedia territoriale ricordiamo ai nostri lettori e non solo, che siamo disponibili a dare spazio anche ad altre realtà di cui potremmo, erroneamente, esserci dimenticati o, più probabilmente non abbiamo avuto la fortuna di incontrare.

Testimonianze sul teatro: https://fb.watch/4viPySXJRI/

Fausto Lazzari


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