15 maggio 2021

Voglia d'opera, programma popolare, ottime voci e bravi musicisti. Successo per "Omaggio a Ponchielli" tra romanze, duetti ed ouverture

Nuovo appuntamento di “Cremona A Teatro” che vede il soprano Anna Pirozzi ed il tenore Luciano Ganci in un Omaggio ad Amilcare Ponchielli accompagnati dalla Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti” diretta da Valerio Galli. Concerto che omaggia il compositore di Paderno, ma anche Giacomo Puccini e Pietro Mascagni, suoi allievi al Conservatorio di Milano.

Apre la serata il Preludio, solo orchestrale, dell’opera La Gioconda con qualche piccola imprecisione nell’intonazione della sezione dei vìolini, subito rientrata. Particolare menzione alle sezione dei violoncelli, protagonisti di fraseggi tematici.

Sale poi sul palco il tenore Ganci per “Cielo! E Mar!”, sempre da Gioconda, eseguito con gusto e particolare controllo del registro medio della voce.

L’Ouverture da “I Lituani” porta di nuovo i riflettori puntati alla sola orchestra che travolge il pubblico con la sua melodiosa miscellaneità di temi delicati ed energici eseguiti dai musicisti parmensi.

Anna Pirozzi esegue un superlativo “Suicidio!”, dimostrando estrema tecnica e controllo dei pianissimi, anche nelle note più acute ove normalmente è molto difficile cantare piano.

Attesissima “La Danza delle Ore”, capolavoro del compositorecCremonese, dove Valerio Galli ha saputo far emergere ogni particolare sfumatura del brano con gesto ampio e sicuro.

Cavalleria Rusticana è considerata dai critici la prima vera opera verista, un assaggio anche del genio di Mascagni con il duetto di Santuzza e Turiddu “tu qui Santuzza”, primo dei due duetti in programma nella serata. Tenendo conto che normalmente l’orchestra è in buca ed i cantanti sono più arretrati nell’opera rispetto ad un concerto, la cura dei livelli sonori è stata eccellente. Ganci e Pirozzi hanno reso un’intensissima interpretazione che ha permesso al pubblico di immedesimarsi nella scena quasi come fosse una vera e propria rappresentazione con scenografie e costumi. 

Un’appassionata quanto dolce esecuzione del celebre “intermezzo” dalla medesima opera ha chiuso la parte della serata dedicata a Mascagni

Anna Pirozzi ha poi sedotto l’intera sala con un’incredibile “Vissi d’arte” da Tosca, di Giacomo Puccini. Meritatissimo il lungo applauso al termine del brano.

Sempre da Tosca anche la romanza “E lucevan le stelle”, intensamente eseguita dal tenore Ganci, che ha reso un sicuro Cavaradossi, dal suono brillante e dallo squillo preciso ed ampio.

Di effetto anche il duetto “Mario! Mario! Mario!” tratto dal primo atto, iniziato anche con una piccola azione scenica che ha visto le prime note di Tosca intonate in “interno”, ovvero dal retro del palcoscenico. 

Coinvolgente l’esecuzione dei due solisti che hanno dimostrato anche grande mestiere, oltre alle qualità vocali ed interpretative. Galli ha tenuto le redini del brano saldamente, gestendo in modo efficace i numerosi cambi di tempo. 

Da Manon Lescaut il soprano ha poi eseguito un “Sola, perduta, abbandonata” da manuale, appassionato e carico di pathos.

Rientra Luciano Ganci per travolgere il pubblico col suo potente “Nessun Dorma”, acclamato a gran voce dal pubblico. 

Tanti gli applausi tributati agli artisti, culminati con un bis del duetto di Cavalleria Rusticana. A fine concerto un nuovo bis del finale da “La Danza delle Ore”, quasi a chiusura del cerchio in questo omaggio ad Amilcare Ponchielli.

Buona, nel complesso, la prova dell’orchestra, pur con qualche sbavatura d’assieme ritmico, messa alla prova da partiture non prive di difficoltà. Efficace la scelta del direttore Valerio Galli di utilizzare la disposizione orchestrale nella cosiddetta “variazione Fürtwangler” che prevede l’inversione tra viole e violoncelli, mettendo questi ultimi al centro e sostenendo più efficacemente l’armonia.

Una serata di quelle che ancora non sembra vero di poter vivere e che ci auguriamo, per riprendere le parole del sovrintendente Cigni in apertura di stagione, di “andare sempre avanti in questa direzione”. 

Loris Braga


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti