Liuteria e cronaca giudiziaria
Ciclicamente ricompaiono nelle pagine di cronaca giudiziaria procedimenti legali adìti nei confronti di commercianti di strumenti di liuteria. L’ultimo, di una certa rilevanza economica, arriva in questi giorni dagli Stati Uniti e vede coinvolto un commerciante di contrabbassi – citato in giudizio da cinque diversi proprietari – accusato di aver venduto strumenti musicali ed archi affidatigli in conto vendita per un valore di 2 milioni di dollari e di non aver trasferito quanto ricavato dalle vendite ai legittimi proprietari. I procedimenti giudiziari aperti sono più d’uno e coinvolgono: due contrabbassi e 43 archi, per un valore stimato di 1,5 milioni di dollari, appartenuti a Marvin Topolsky, contrabbassista dell'orchestra del Metropolitan Opera di New York, deceduto nel 2021; un contrabbasso Matteo Gofriller del valore di 255.000 dollari di proprietà di Yoshio Nagashima; un contrabbasso e un arco del valore di 185.000 dollari appartenuti a Yoshio Aomori; un contrabbasso di Nicolas Vuillame del valore di 60.000 sterline, appartenuto al proprietario Andrew Wilson, e un altro contrabbasso del valore di 18.000 dollari di proprietà di Christopher Cook.
Meno di due anni fa un altro noto liutaio era stato condannato a 18 mesi con la condizionale dal Tribunale distrettuale di Losanna in Svizzera per alcune operazioni commerciali fraudolente riguardanti alcuni violini. L’imputato, già noto alla cronaca giudiziaria, era stato condannato precedentemente anche nei cantoni di Ginevra e di Berna e, a suo carico, ci sono procedimenti giudiziari aperti anche in Italia che risultano ancora pendenti. Il modus operandi del liutaio accusato era lo stesso: riceveva in conto vendita o in restauro strumenti di Stradivari, Guarnieri, Grancino, Guadagnini, Gotti, Poggi o di altra liuteria pregiata che venivano puntualmente venduti all’insaputa dei proprietari o, qualora fosse stato conferito un regolare mandato di vendita, il liutaio si “dimenticava” di corrispondere quanto dovuto ai legittimi proprietari una volta ceduti i beni ai nuovi acquirenti. Risulta piuttosto lungo l’elenco delle contestazioni mosse dalla Procura di Roma al liutaio sotto processo: reati di truffa, appropriazione indebita, falsità materiale, ricettazione e violazione delle norme doganali.
Molti dei procedimenti giudiziari hanno portato alla definizione di condanne, come è avvenuto in Austria dove uno dei più famosi mercanti di strumenti musicali rari e specialista dei violini Stradivari è stato condannato a sei anni di carcere per truffa e bancarotta. L’attività commerciale del condannato, con sedi a Brema, Zurigo, Vienna e New York, è stata dichiarata fallita nel 2010 e ha lasciato perdite per decine di milioni di euro.
Come affermava Goethe, la prudenza ha un solo occhio, il senno di poi ne ha tanti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti