25 febbraio 2025

Manteniamo il vecchio muro, quella rassicurante quinta lungo il viale

Rassicurante. Ecco, se devo pensare alla sensazione che suscita in me, abitante del Quartiere Po, il vecchio muro che costeggia il viale direi che lo trovo rassicurante.

E’ una presenza consolidata negli anni che quotidianamente accompagna la passeggiata di ritorno a casa; spesso è sera e, in inverno, è buio ma da quel lato non occorre temere che escano malintenzionati e nemmeno qualche cane lasciato libero che potrebbe aggredire il mio. Credo possano considerare rassicurante quel muro anche le persone che godono le possibilità offerte dal Parco Tognazzi appena rinnovato: genitori che approfittano dell’area giochi per allentare la sorveglianza sui bimbi senza temere che possano allontanarsi verso zone di transito automobilistico, gruppi di amici o singoli lettori che godono un momento di relax sulle panchine protetti alla schermatura dei rumori offerta dal muro e dalla vegetazione,  padroni che approfittano di un momento di solitudine per dare al cane la possibilità di fare una corsetta senza rischiare che vada sotto le auto del viale.

Sono anche architetto però e a fianco alla percezione “emotiva” qualche considerazione tecnica. Il muro consente di leggere la continuità della cortina stradale e di cogliere i confini dell’insediamento industriale della vecchia Fornace Frazzi, eliminarlo annullerebbe questo effetto per promettere una trasparenza verso l’area verde che rischia di diventare invece l’inquadratura del parcheggio e della centrale del teleriscaldamento. Meglio mantenere quelle che Le Linee guida per l’esame paesistico dei progetti del 2002 definiscono “relazioni visuali storicamente consolidate”, quella quinta di divisione che i filari di piante ribadiscono e lasciarsi sorprendere passeggiando nel vialetto del Parco dalla costruzione in mattoni del Cinema all’aperto.

 

Nayla Renzi


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commenti


rizzi pier luigi

25 febbraio 2025 14:19

sono perfettamente d'accordo

Manuel

25 febbraio 2025 15:58

Tutto bello, tutto condivisibile, ma i cani vanno tenuti al guinzaglio (regolamento comunale), fatta eccezione per le aree sgambamento e non mi risulta vi sia al parco Tognazzi.

Angelo Garioni

25 febbraio 2025 16:31

Concordo con il commento su ogni aspetto. Ritengo che il "buon senso" debba tornare di moda in Cremona.

Pier

27 febbraio 2025 14:03

Concordo in tutto e per tutto. Quel muro è un pezzo di storia.

Enzo Rangognini

25 febbraio 2025 17:38

Bellissima la motivazione con cui l'architetto Nayla Renzi introduce il suo dissenso verso la balorda decisione di abbattere la recinzione del parco Tognazzi lungo viale Po, accolta dall'unanime favore dell'amministrazione comunale. Pur non risiedendo in quel quartiere, io e mia moglie siamo corsi a sottoscrivere la petizione; amareggiati dall'assenza di una uguale reazione a simile sorte minacciata per il recinto di viale Trento e Trieste dell'ex Ospedale Maggiore. Di cui una inutile, totale distruzione minaccia il suo erede datato di soli cinquant'anni, tra l'esultanza arrogante del presidente "democratico" della medesima Giunta.

Marco

25 febbraio 2025 17:41

Comprendo il suo pensiero ma il muro non consente di vedere cosa accade dietro e si stanno rispettando periodi difficili .
Poi e' inutile nascondere che il prato e' ricco di deiezioni canine non raccolte che impediscono l'utilizzo ai bambini.
Si può ripensare tranquillamente senza muro ,con più arredi e con una illuminazione efficace che illumini bene di notte
Due appunti: il parco giochi più avanti non ha un cestino e quindi viene gettato tutto a terra.
Non sarebbe il caso di posizionare delle telecamere per impedire vandalismi anche nelle aree soggette a ristrutturazione( area Frazzi)?
Inoltre la possibilità di avere la zona libera dal muro ne migliorerebbe la fruibilità e controllo.

Stefano

26 febbraio 2025 03:40

Lei ha la fissa come scusa ovviamente di vedere cosa succede dentro. L ha detto quale altra soluzione è più logica. Una bella telecamera funzionante però che veda anche lle formiche, e non c'è bisogno per questo di abbattere un muro

Mirko

26 febbraio 2025 14:51

Il cestino é a 10 metri dal parchetto dei bambini come la colonnina per ricaricare le auto elettriche.. Basta fare qualche passo in più per buttare il "rudo".. Se poi vogliamo aggiungere un cestino io sono più che d'accordo.

Marco

26 febbraio 2025 18:27

Un cestino...... sufficiente? No
Vicino ai giochi non c'è nulla come vicino alle panchine......ci sono invece in bella evidenza la mattina e la sera bottiglie di birra,cartacce e rifiuti.
E non li vedo solo io.

Anna Lucia Maramotti Politi

25 febbraio 2025 19:00

L'intervento dell'archietto Nayla Renzi condensa nell'esperienza personale della sicurezza e delle competenze professionali il tema della conservazione del muro. Nayla fa sintesi di tutte le argomentazioni già identificate su queste pagine. La fruizione si coniuga con la conoscenza e diventa argomentazione cui non porre la dovuta attenzione costituisce un insulto al buonsenso.

Marco

26 febbraio 2025 09:11

Poi se la fruizione va' a marengo chi se ne importa.....zona dove i cani corrono e sporcano grazie a padroni insensibili, prato impraticabile per deiezioni e rifiuti, frequentazioni serali e notturne senza controllo....senza muro l'area e' più accessibile dal Viale Po,visibile , fruibile e sicuramente se installate delle telecamere dissuasive come al Parco Telli.

Stefano

28 febbraio 2025 20:36

Non è l'abbattimento di un muro che migliora il problema della mal gestione delle deiezioni canine, ma solo un po' di civiltà dei padroni.

maricagardani

25 febbraio 2025 23:41

Giuste le motivazioni di Nayla Renzi sul mantenimento del muro di viale Po e applicabili anche a quello di viale Trento e Trieste. Entrambi i muri isolano le aree verdi dal rumore del traffico, dalle polveri e dall'inquinamento.

Rossella Marchisio

26 febbraio 2025 06:26

Ma abbassarlo perché? E ci costerebbe pure una cifra abbatterlo... E le deiezioni canine non si eliminano abbassando il muro 😂 il problema non sono né i cani né il muro.. Sono i proprietari dei cani... Tornando al muro è un pezzo di storia con tanto di cancellata ultra bella. Una follia di progetto