20 settembre 2023

Elisa Tadini, la cuoca Rock del Rosary di Quintano: “Cucino i piatti della tradizione che purtroppo nessuno prepara più”

Metà bergamasca della Bassa, nata in quel di Calvenzano alla ‘Cascina del Diavolo’, metà cremasca, la cuoca Elisa Tadini (brava, appassionata, preparata, mai stonata, gran lavoratrice e non se la tura), professionalmente si è forgiata nella trattoria di famiglia in quel di Merlino, o meglio, Marzano, nella cucina della Trattoria di famiglia ‘Da Gino e Teresa’. E dalla madre, Elisa, fan dei Kiss, ecco ha imparato i segreti della gustosa, genuina e premiante cucina nostrana.

Da quando è ai fornelli del Rosary, la mistica trattoria di Quintano, faro del Granducato del Tortello?

Dal 1990, vale a dire da quando siamo riusciti a trasformare il locale, allora gelateria artigianale, nel posto che trovate ancora oggi.

Il piatto che cucinerebbe sempre?

Il risotto con le quaglie.

E quello che invece mangerebbe tutti i giorni?

I Tortelli Cremaschi.

La sua versione per così dire … ‘monella’, col cacao nella pasta del piatto Made in Crema è pura poesia.

Grazie.

La presenza, nei paesi cremaschi, di tanti turisti sulle tracce dei luoghi del film ‘Chiamami col tuo nome’ di Luca Guadagnino ha giovato e giova al mondo della ristorazione cremasca?

Sì poi noi siamo abbastanza vicini al celebre fontanile di Farinate, il famoso ‘Quarantina’, appunto presente in ‘Call me by your name’. E dopo una gita ai fontanili, un piatto di Tortelli fa bene all’anima. 

Tornasse indietro nel tempo rifarebbe la cuoca?

Sì è la mia passione cucinare.

E’ cambiato il vostro lavoro in questi anni?

Tantissimo e sa perchè siamo rimasti in pochi a proporre piatti tradizionali e di territorio?

Me lo dica lei …

Poiché costa fatica trovare le materie prime e soprattutto cucinarle.

Anni fa, la giornalista, scrittrice e critica gastronomica Roberta Schira definì il Rosary la Trattoria delle Donne...

Ed è tutt’oggi così dato che mia figlia Mascia (con Elisa nella foto) lavora sempre con me. E ogni tanto pure Ninfa ci aiuta. Insomma… le quote rosa, da noi rappresentano la regola.

Antonio Bonetti, cuoco in pensione e grande ricercatore di storie cremasche, ama e decanta il suo particolarissimo dolce a base di ‘Pesche al Forno’.

Beh lui adora quella tipologia di dolci della tradizione. La mia rivisitazione con la pesca saltata in padella e servita col gelato però è più gettonata. 

Così parlò la cuoca Rock che adora preparare i piatti nostrani Elisa Tadini. Ah … il buon Dio salvi il ‘Rosary’ di Quintano, la trattoria in rosa che omaggia i piatti tradizionali. 

 

Stefano Mauri


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