7 novembre 2021

Fortunato Amatruda e la fantastica storia della sua famiglia di pizzaioli d’autore presto in un libro

Cremasco di nascita, ma … inevitabilmente col sole e il mare della Costiera Amalfitana dentro: essendo i suoi genitori Salvatore e Anna di Tramonti, Fortunato Amatruda, figlio e fratello d’arte, ma soprattutto appassionato pizzaiolo ricercatore, beh senza dubbio è tra coloro che hanno educato alla pizza d’autore, in tutti questi anni, gli abitanti del Granducato del Tortello. Particolare non indifferente: dalla vita quotidiana in famiglia, dove casa e pizzeria (è cresciuto con la sorella Laura tra i tavoli del leggendario ristopizzeria cittadino Luna di via Dante) erano genuinamente un tutt’uno, ha appreso l’amore per il gusto delle cose buone e genuine. Dai tanti viaggi per il mondo (da New York a Shangai) ha maturato dentro sé il desiderio di coniugare la tradizione con l’innovazione: queste le linee guida di Fortunato, il quale, dopo un percorso professionale importante, col progetto Anima Romita: luogo del cuore, ove sperimentare l’alta cucina e al tempo stesso sentirsi accolti in un luogo famigliare, sogno realizzato, diventato realtà nel 2017, beh ha appunto aperto un’epoca fortunata e … felice.

Ah … la pizza gourmet: connubio perfetto tra i sapori della tradizione e l’intelligenza creativa della cucina contemporanea, è il cuore dell’ultima, fortunata trovata di Fortunato Amatruda. E con lui abbiamo scambiato quattro chiacchiere.

La tua pizza preferita, quella insomma che mangeresti sempre?

La Margherita e noi ne abbiamo in menù ben tre tipologie diverse.

Senti ma cosa intendi per … “Pizza Gourmet”, termine oggi forse, generalizzando, un pochino inflazionato?

Intendo pizze preparate con amore, passione, tradizione, ricerca, rispetto e lavoro partendo da ingredienti di assoluta qualità col lievito madre attore protagonista indiscusso.

La tua famiglia ha di fatto portato la cultura della pizza a Crema, capitale di un immaginario, ma non troppo, Granducato del Tortello?

Dal 1968 i mei sono praticamente cremaschi e Crema è città aperta alle novità gastronomiche, sentendosi da questo punto di vista, certamente più milanese che cremonese. Non a caso anni fa, il boom della cucina giapponese ha avuto terra fertile sulle cremasche rive del Serio.

Anima Romita (via Ugo Palmieri, confinante coi giardini di Porta Serio) è da quattro anni il gettonato, premiato e premiante Faro che illumina le cene fuori casa da queste parti della provincia di Cremona…

Ah recentemente, a Fuorimagazione.it, Fortunato ha rivelato il seguente, intrigante, particolare: “Tutta la mia storia verrà presto raccontata in un libro. Perché voglio spiegare come mio padre Salvatore, tramontino doc, abbia portato al nord la nostra tradizione e la nostra pizza. Sdoganandola. Ma voglio parlare anche un po’ di me. E di come sia riuscito ad aprire un locale in cui la pizza tramontina c’è, ma tuffata in un contesto diverso, contemporaneo”.

 

Stefano Mauri


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