11 ottobre 2023

Mattia Cerri, in arte Dj Cino: “Elodie? Pop Star completa e internazionale. Lavorare con lei, con la mia musica? Un’ opportunità di crescita”

Mattia Cerri da Bagnolo Cremasco, nome d’arte Dj Cino, professionalmente è le seguenti belle cose: compositore, produttore, Sound Designer e Deejay. Ma soprattutto, Mattia è essenzialmente un ragazzo in gamba, con la testa sulle spalle che non smette di sognare, non se la tira e lavora, sempre, tra una collaborazione e l’altra, per inseguire il suo sogno: vale a dire… fare musica Techno. Elodie? Senza dubbio è la PopStar italiana più internazionale, è brava ed è bellissima. Ergo: se ammicca e mostra le sue bellezze, male non fa, tra l’altro accosta comunque il tutto alla stoffa. Ebbene, nei sette nuovi brani della cantante, raccolti nel suo primo clubtape: Red Light, si nota la naturale sperimentazione, nel mondo dance pop, dell’artista; e in questo progetto dalle sonorità club, c’è pure lo zampino di Mattia Cerri. Ah … particolare non indifferente: dal sodalizio artistico tra Elodie e il Maestro Milo Manara, tra i più celebri fumettisti del nostro paese e nel mondo, è arrivata la bellissima (capolavoro) cover di Red Light, elaborazione culturale in cui il tema dell’indipendenza femminile e la potenza del corpo sono centrali. In particolare, il cremaschissimo Dj Cino, insieme aDardust (Dario Faini), ha curato, alla grandissima, la produzione di “Ascendente”, canzone fortemente ispirata al mondo club e dell’undergound. Con Mattia abbiamo scambiato due chiacchiere…

Come ti sei trovato a lavorare con Elodie?

Benissimo. Sai lavorare con professionisti del suo calibro, per quanto mi riguarda è un working progress continuo, uno stimolo a migliorarmi, ad alzare l’asticella. Inoltre nella fattispecie, Elodie si è calata nelle atmosfere artistiche a me care e consone, quindi ho vissuto un’esperienza formativa incredibile. Interagire con artisti di razza è un’opportunità costruttiva e performante. 

E’ lei la popstar italiana dalle arie più internazionali, no?

Sì senza dubbio. E’ cresciuta tanto in questi anni e può migliorare ancora.

Non è riduttivo accostare Elodie più alla sua pazzesca sensualità che alle sue indubbie noti canore?

Certamente, ma nel mondo della musica commerciale italiana tutto quello che fai crea discussioni, dunque basta non farci tanto caso alle polemiche e andare avanti. Elodie sa cantare, ballare, tenere il palco, è completa. 

Artisticamente come ti trovi a fare musica commerciale. Tu arrivi dal mondo, in un certo senso di nicchia, delle discoteche, del club?

All’inizio ho fatto fatica lo ammetto. Ora mi sono sintonizzato sulle frequenze richieste periodiche e mi ritrovo.

Cioè?

Il mercato musicale, per farla breve, richiede, per determinate stagioni, determinati brani. Occorre interpretare e carpire le varie tendenze e lavorare su quei ritmi.

Cosa bolle nella tua pentola oltre alla promozione della canzone per Elodie?

Sto curando la direzione artistica della prima data del tour di Federica Abbate e sono in partenza per Amsterdam.

E che farai in Olanda?

Dal 18 ottobre inizierà l’Amsterdam Dance Event, festival fondamentale per noi che facciamo musica elettronica. Volerò nei Paesi Bassi per cercare qualche spunto e contatto per affinare il mio disco, praticamente quasi ultimato, di Techno Music, la mia passione.   

 

Stefano Mauri


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