10 aprile 2024

Presentato "Non chiamatemi Bubu" di Chicco Evani: l'emozione nel ricordo di Gianluca Vialli

Un libro che ha mosso i suoi “primi passi” a Cremona. E’ stato presentato lunedì sera, a Busseto, il libro “Non chiamatemi Bubu” di Chicco Evani, vice allenatore della Nazionale Italiana campione d’Europa nel 2021, vicecampione del mondo nel 1994 e pluridecorato ex campione del Milan e, nell’occasione, è stato ricordato anche, con evidente emozione, il grande fuoriclasse cremonese Gianluca Vialli, purtroppo scomparso lo scorso anno a causa di una grave malattia.

La serata, nella bella cornice della sala delle Carrozze di Villa Pallavicino, si è svolta nell’ambito di “Sportivamente,  La cultura fatta con i muscoli”,  kermesse cultural-sportiva organizzata dall’Asd Full Monty fc Busseto, che propone lo sport non solo nell’azione sportiva in sé ma anche e soprattutto attraverso i valori educativi, culturali e sociali che racchiude. Con la giornalista cremonese Lucilla Granata (coautrice del libro) e con l’ex preparatore atletico del grande Milan di Arrigo Sacchi e per due Mondiali della Nazionale Italiana di calcio Vincenzo Pincolini nella veste di intrattenitore, la presentazione del libro “Non chiamatemi Bubu” è stata l’occasione non solo per ripercorrere le gesta di Evani ma anche e soprattutto per sviscerare i valori e l’umanità di un uomo abituato, da sempre, a parlare coi fatti e poco con le parole. Per uno nato e cresciuto in campagna, che ha perso il padre quando era solo 15enne ed ha rischiato di lasciare anticipatamente il calcio perché i risultati scolastici inizialmente non erano buoni, non può che essere così . Nelle centosessanta pagine dell’opera, l’ex stella del Milan e della Sampdoria ripercorre, in un intreccio di forti emozioni, sia la vita privata che la carriera. Innanzitutto, di calciatore, culminata nel gol siglato in Coppa intercontinentale contro il Nacional de Medellin (fondamentale per portare il Milan, trentaquattro anni fa, sul tetto del mondo) e di allenatore con il trionfo di Wembley nel 2021 che ha permesso alla Nazionale di vincere gli Europei. Come scrive Arrigo Sacchi nella sua prefazione  “Chicco Evani si racconta in un libro ricco di umanità e aneddoti. Scrive dell’amore che fin da bambino ha avuto per il calcio. Una passione irrefrenabile verso il pallone, definito ‘un amico fidato e sincero’. Parla della sua numerosa famiglia, dei suoi fratelli e dei suoi laboriosi genitori a cui deve tanto, anche se non hanno mai dimostrato il loro affetto”. Proprio come loro da sempre avaro di manifestazioni di affetto e di parole a causa di quello che definisce una sorta di pudore, per la prima volta, nelle pagine del libro, Chicco Evani si racconta e si apre come non ha mai fatto. Ripercorrendo i momenti salienti della sua straordinaria carriera, quasi interamente vissuta nelle fila del Milan dove, dice: “Sono stato benissimo per tanto tempo e mi sono anche molto divertito. Ho vissuto emozioni incredibili, vittorie straordinarie, ho conosciuto compagni di squadra e amici che non ho mai perso negli anni. Anche dopo la fine della mia carriera”. Pagina dopo pagina emerge il ritratto di una grande persona, di un uomo di valori, di un giocatore eccellente e generoso, di un professionista di altissimo livello e ora anche ottimo tecnico. Nel corso della serata è stato ricordato appunto Gianluca Vialli, col quale Evani aveva un rapporto di grande amicizia e col quale ha non solo giocato ma anche collaborato, in Nazionale.

“Gianluca – ha detto Evani parlando proprio dell’esperienza azzurra - è stato fondamentale nella compattezza del gruppo. Nonostante tutto, era quello che riusciva a dare più forza. Sempre presente, aveva una parola per tutti. A me ricordava sempre che gli avevo fatto fare il suo ultimo gol in Nazionale a Malta nel 1992”. Tornando appunto all’esperienza vittoriosa dell’ultimo Europeo ha ricordato che Vialli già in quel periodo “aveva grossi problemi di salute ma nonostante questo era lui a dare coraggio a noi. E’ stato forse la figura più importante di quell’Europeo e sono convinto che se lui fosse ancora qui, ci saremmo ancora tutti a difendere quel titolo che invece si è sgretolato l’anno scorso”. Parole chiare e nette, quelle di Evani, come da sua abitudine di uomo e campione abituato a non dire molto ma a parlare coi fatti, senza girarci attorno. Di Vialli non ha esitato a definirlo una “persona di grandi principi e profondi valori oltre che un grande calciatore”. Quei principi e quei valori che sono stati di esempio, e di incoraggiamento, per chi tuttora lotta contro la malattia.

Dell’Europeo vinto a Wembley ha quindi aggiunto  che “non si era i più forti, ma c’era uno spirito di squadra, di sacrificio, di convinzione che nessun altro aveva. C’era la gara a chi dava di più e si è creata una magia che ha portato a costruire qualcosa di impensabile. Poi purtroppo anche la magia, insieme alla fortuna, è finita”. La rassegna ““Sportivamente,  La cultura fatta con i muscoli” prosegue sabato sera, 13 aprile, alle 20.30, nella sala delle Carrozze delle scuderie di Villa Pallavicino, con la presentazione del libro “Calze in Cashmere, vita di un’atleta paralimpica” di Federica Maspero. Il giorno del suo 24esimo compleanno, Federica Maspero fu colpita da una meningite fulminante rimanendo in coma farmacologico per due mesi. Al suo risveglio scoprì di aver subito l’amputazione di entrambe le gambe e partire dal ginocchio. Una esperienza sconvolgente che la colse nel bel mezzo dei suoi studi di medicina e dei suoi progetti giovanili. A quel punto Federica riprese in mano da capo la sua vita laureandosi, specializzandosi in oncologia, coltivando relazioni di amicizia e di affetto assumendosi grandi responsabilità professionali. Nel libro che sarà presentato sabato sera a Busseto racconta la sua vita straordinaria di grande e tenace atleta paralimpica, capace di raggiungere obiettivi ambiziosi a livello internazionale (quarta nei 400 metri alle paralimpiadi di Rio nel 2016 nonostante un grave incidente accadutole due settimane prima della gara, mentre l’anno successivo ai mondiali di Londra fu medaglia d’argento nei 400 metri), ma anche di donna a tutto campo: nel lavoro, nei sentimenti, nel desiderio di maternità Ingresso libero fino ad esaurimento posti (preferibile la prenotazione). Info  fullmontyfc@virgilio.it, tel. 3385327433.

Eremita del Po

Paolo Panni


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