Sante Barbati, DocGurmet d’Italia: “Agli amici chef Stellati faccio mangiare i piatti cremaschi. A Crema e dintorni si mangia bene e si spende il giusto”
Cremasco di razza, medico odontoiatrico (è il dentista, ma soprattutto amico di tanti chef stellati), gourmet (quindi DocGourmet) appassionato, preparato e praticante (collabora con le guide gastronomiche dell’Espresso e col nuovo progetto “Lombardia a Tavola”), ex vicepresidente della mitica Reima (tempi cremaschi epici): queste a tante altre belle cose è l’impegnatissimo dottor Sante Barbati. E con lui, volentieri siamo tornati a scambiare quattro chiacchiere…
Come sono tutti i ‘Mostri Sacri’ e chef della cucina italiana che conosci e frequenti, in privato?
Sono persone in gamba e alla buona come noi, poi in televisione fanno i personaggi, ma sono le regole del gioco che richiedono questo.
Conoscono la cucina cremasca?
Certo e la praticano, o meglio, la provano, grazie a mia moglie Antonella brava, quando li invito a casa mia a Bagnolo Cremasco, a cucinare per e con noi i Tortelli Cremaschi. Ah ho inoltre fatto provare, gesto apprezzatissimo, pure il Salame Nobile Cremasco, il Salva e la Bertolina.
Nei giorni scorsi so che ti sei visto con Enrico Bartolini (vedi foto in pagina)…
Esattamente e mi aveva pure invitato alla cena di Gala, preparata da lui stesso in persona, per la Prima alla Scala di Milano, dello scorso giovedì 7 dicembre. Purtroppo non sono riuscito ad andarci. E’ bravissimo Enrico, anche se mediaticamente è meno conosciuto di altri suoi illustri colleghi.
Michele Minchillo, chef e patron del ristorante: 1 Stella Michelin, ‘Vitium’ di Crema, spesso racconta sui social che hai sempre creduto in lui, aiutandolo quando in pochi credevano in lui.
Mi ritengo un critico costruttivo ed è vero, confrontandoci un sacco, con Michele ci siamo scambiati, ci scambiamo e ci scambieremo opinioni e visioni. E’ giovane, ha conquistato un bel riconoscimento, ma può fare ancora tanta strada Michele. E nel mio piccolo cerco di passargli dritte preziose.
Nella vicinissima Lodi, il giovane chef romano Alessandro Proietti Refrigeri, alla premiata e premiante Coldana ha portato una Stella Michelin…
Complimenti all’amico Alessandro, professionista coi fiocchi, con alle spalle importanti esperienze al Noma di Copenaghen e alla corte di Heinz Beck, coraggioso a mettersi sempre in gioco. Seguo Proietti Refrigeri da tanto tempo nelle diverse vesti di amico, critico e curioso.
Il tuo giudizio, per così dire … informato sui fatti sulla ristorazione cremasca?
C’è positivo fermento e si trova di tutto nel Granducato del Tortello: attenzionati e Stellati Michelin, ristoranti di rango e col pedigree, trattorie, osterie, locali emergenti tipo, solo per fare un nome Il Remolino, pizzerie coi fiocchi come l’Anima Romita e, non dimentico, spostandomi un attimo nella vicina provincia di Lodi, l’ottimo lavoro che sta portando avanti Stefano Scolari.
Ha ragione lo chef e personaggio televisivo Alessandro Borghese quando dice che in Italia i ristoranti sono cari e spennano gli stranieri?
Non ha tutti i torti, ma il suo discorso vale per le grandi città, per le metropoli. Contestualizzando il tutto a Crema, posso tranquillamente affermare che chi opera nella cittadina cremasca lo fa con la massima onestà. Certamente serve poi la cultura di capire che, se decidiamo di cenare o pranzare in un ristorante che fa della qualità, la sua ragione di essere, beh, questa giustamente si paga.
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