Simone Bertolotti, l’Alchimista della Musica di Cremona, al Festival di Sanremo dirigerà l’orchestra per i La Sad
Nato a Cremona nel 1980, ecco la musica ha sempre fatto parte della vita di Simone Bertolotti, avviato presto a studiare pianoforte, sin dall’età di 4 anni, per iscriversi poi a 14, al corso di composizione presso il conservatorio Lucio Campiani di Mantova sotto la guida del Maestro Paolo Perezzani. Nel 2002 la svolta professionale, con la partecipazione, come tastierista e programmatore, al tour del fortunato disco ‘Uguali e diversi’ di Gianluca Grignani. E oggi, con all’attivo collaborazioni con format televisivi, fiction (ha composto alcune colonne sonore), artisti di fama internazionale (Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Mahmood, Ermal Meta, Belinda, Fabrizio Moro, Paola Turci, P.F.M., Ron, Francesca Michielin, Elodie e tanti altri), il Festival di Sanremo (come direttore d’orchestra) e il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano (insegna musica PopRock), Simone da Cremona è una delle firme più richiesta dal panorama musicale italiano. A questo giro, all’Ariston, il Maestro Simone Bertolotti dirigerà l’orchestra per i La Sad, protagonisti col pezzo ‘Autodistruttivo’. Ecco, direttamente dal suo sito, aggiornatissimo: simonebertolotti.net, cosa pensa della sua professione il maestro, protagonista delle altre cose, al Sanremo 2020, del siparietto tra Morgan e Bugo, con quest’ultimo che abbandonò, in diretta, la gara e l’esibizione, mentre il primo storpiava il loro pezzo ‘Sincero’: “Spesso mi chiedono quale sia il mio ruolo in ambito lavorativo. Me lo chiede anche mio figlio. Un mio caro amico lo descrisse perfettamente in questo modo… Si tratta di quello strano personaggio che, seduto metaforicamente dietro una stanza piena di bottoni, gestisce il budget destinato a un album, lavorando a stretto contatto con gli Artisti, tirando fuori il meglio da loro, cesellando i brani come un artigiano, sì, ma con la sensibilità dell'Artista e con l'attenzione dell'uomo di mercato.
Una sorta di alchimista delle sette note (che in realtà sono dodici, per la cronaca), guru e ragioniere al tempo stesso.”
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