24 maggio 2021

Il cremonese Cazzaniga, padre della medicina legale moderna

Quasi sempre riescono a raccontare, o far capire, quesiti che tengono incollati al teleschermo (o al computer) gli spettatori per ore ma a volte anche per giorni interi. Collaborano attivamente e in maniera spesso risolutiva con gli investigatori per “incastrare” o per scagionare un sospetto da reati più o meno gravi. Hanno un camice bianco, vivono tra macchinari e tecnologie sempre più avanzate che, in modo quasi anacronistico, si incontrano in laboratori con provette e alambicchi di vetro. Sono gli uomini della Polizia scientifica la quale, in tutto il mondo, si lega nelle indagini a quasi tutti i tipi di forze dell'ordine.

I loro profili sono quelli di persone formate come chimici, patologi, specialisti di laboratorio, informatici, psichiatri e altre figure professionali che studiano e affrontano l'evoluzione della Medicina Legale e le possibilità di ricerca in materia investigazione scientifica. Agli spettatori davanti allo schermo riescono a spiegare, ovviamente con tempi e metodi legati alle esigenze delle telecamere, fatti e avvenimenti che spesso la quasi totalità delle persone, con l'esclusione di chi ha una preparazione in materia, non riuscirebbe neanche ad immaginare.

L'importante è non somatizzare troppo le rivelazioni di queste unità davanti ad un reato efferato, lo spettatore, di solito alla ricerca della chiave di volta della puntata, dovrebbe godersi solo il ragionamento e le analisi che questi specialisti fanno per risolvere un caso. Altrimenti si rischia di non dormire di notte. Se la tecnologia per la Medicina Legale si è evoluta in maniera esponenziale nei secoli, i presupposti e il ragionamento di base della materia che fa passare ore le persone davanti ad un telefilm hanno trovato un enorme sviluppo circa 100 anni fa, presupposti che tutt'ora creano la “forma mentis” degli operatori che si dedicano a questa materia. Antonio Cazzaniga è nato a Cremona nel 1885 da Fulvio e Angiolina Fieschi, “figlio” anche lui di quei decenni in cui la città del Torrazzo dava i natali a persone che avranno un enorme profilo in vari campi scientifici. Antonio compie gli studi liceali in città per poi laurearsi in Medicina a Firenze.

Ha un talento enorme il cremonese, talento che lo porta, nonostante la Grande Guerra, a sviluppare una carriera eccezionale nel campo della Medicina Legale, fino alla presidenza della facoltà di medicina dell'Università di Milano. Cazzaniga capisce che la Medicina Legale dovrebbe essere in grado di dare risposte sempre più precise a temi sempre più delicati, ragiona sul fatto che l'evoluzione degli strumenti e dell'uomo porta anche l'evoluzione dei crimini o dei fatti su cui un medico legale deve cominciare a pensare collaborando spesso con la Polizia scientifica. Per fare questo scrive diverse opere, diventate poi la base del ragionamento di questa scienza che negli anni anni ha visto sempre più persone e tecnologie coinvolte.

Se Gherardo da Cremona circa mille anni fa dette un impulso eccezionale alla storia della medicina traducendo i libri di Avicenna, “Cazzaniga da Cremona” riuscirà a rendere la storia della medicina parte formativa della medicina forense, dando origine a canoni e studi che a distanza di 100 anni rimangono come punti fermi di questo tipo di lavoro. Un rivoluzionario in grado di anticipare tempi e metodi della sua materia, basti pensare che negli primi anni '20 aveva già studiato – e scritto – su come correlare le lesioni della pelle con gli incidenti automobilistici quando c'erano ancora le carrozze trainate da cavalli.

Con le sue innumerevoli opere il medico cremonese diventa di diritto il “mentore” nell'apprendimento della medicina legale in Italia, gli studi, le analisi e la profonda comprensione dell'evoluzione della materia lo porteranno a definire i punti fondamentali di una medicina che stava sempre più sviluppandosi in quegli anni. Cazzaniga sarà in grado di offrire al medico legale la capacità di stimare un danno e il risarcimento dello stesso, è un cambiamento epocale nei tribunali di tutta Italia e non solo, perché non sarà più solo il giudice a stimare danni e risarcimenti, ma l'opinione del medico legale diventa il passaggio chiave per arrivare a conclusione di un procedimento. L'opera rappresenterà per decenni il punto di unione tra i tribunali e i dipartimenti di Medicina Legale, ampliando lo spettro delle competenze della medicina forense fino a renderla parte necessaria e fondamentale anche per il lavoro della Polizia scientifica.

Nell'aprile del 1946, quando il corpo di Benito Mussolini venne trafugato dal cimitero di Musocco a Milano per poi essere ritrovato qualche settimana dopo, Cazzaniga venne chiamato alla Certosa di Pavia per effettuare l'analisi legale e il riconoscimento della salma, analisi che partiva dalla autopsia fatta un anno prima poco dopo la morte dell'ex Capo di Governo. Storia e scienza medica, perfetto connubio per la medica legale ma anche per il grande e piccolo schermo.

Marco Bragazzi


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commenti


Michele de Crecchio

24 maggio 2021 13:40

Senza nulla voler togliere ai notevoli titoli accademici di Antonio Cazzaniga (nato nel 1885), mi si consenta di segnalare che il fondatore del primo istituto universitario di medicina legale in Italia fu Luigi de Crecchio (1832-1894). Tanto ho creduto di segnalare per orgoglio familiare che, spero, mi verrà perdonato dai lettori.