1 marzo 2021

Una via dedicata a Giuseppe Pontiroli la memoria dell'archeologia. Ne discute la commissione toponomastica

Una via dedicata al professor Giuseppe Pontiroli, tragicamente scomparso il 31 luglio 1991 in un incidente stradale nei pressi di San Candido. Ne sta discutendo la commissione toponomastica su proposta di Angelo Garioni, accomunando anche un altro grande cremonese di due secoli prima, il conte Giambattista Biffi, cui si vorrebbe invece dedicare una lapide sul fronte dell’abitazione, in via XX Settembre. Giuseppe Pontiroli era nato a Cremona il 26 agosto 1921 e, come amava ricordare, era stato compagno d’infanzia di Pier Paolo Pasolini. Laureato in lettere antiche all’università degli studi di Milano con il professor Arturo Stenico, dopo essersi dedicato all’insegnamento come maestro elementare, aveva discusso una tesi di laurea su “Cremona e il suo territorio in età romana, sulla scorta delle fonti scritte e dei reperti di archeologia”. Fin dai primi anni Cinquanta, nel ruolo di ispettore onorario della soprintendenza, fu presente su ogni cantiere, su ogni demolizione per documentare le tracce del passato, come i mosaici trovati nel sottosuolo dell’ex chiesa di San Giovanni Nuovo in via Cadolini, quelli nel centro scolastico Capra Plasio, la strada romana di via Solferino. Si interessò anche alla personalità artistica di Giulio Campi, a Claudio Monteverdi ed alla sua cerchia familiare, ad Antonio Stradivari, ai Della Corna, per non parlare degli scavi di Bedriaco, del tesoro numismatico di Grumello. A lui si deve il “Catalogo della sezione archeologica del museo di Cremona” ed il grande convegno di studi dedicato ai 2200 anni di fondazione dei Cremona.

Giambattista Biffi, nato a Cremona il 27 agosto 1736 è stato una personalità più importanti dell’illuminismo Lombardo, in contatto con le più importanti personalità del periodo, favorì l'attività del più importante editore e libraio cremonese, Lorenzo Manini, costituì il primo nucleo dell'attuale Libreria Civica. Figura di rilievo nella massoneria, lasciò un gran numero di lettere ed il Diario, Il suo scritto più organico e più vivo, tenuto tra il 1ºott. 1777 e il 24 ott. 1781.

Fabrizio Loffi


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commenti


Michele de Crecchio

2 marzo 2021 22:51

Organizzò la prima Libreria Civica di Cremona, dedicando ad essa un'ala del palazzo dei Gesuiti presso S.Marcellino. Per renderla accessibile autonomamente fece costruire, con l'aiuto dell'architetto Pescaroli, la singolare scala suddivisa in due rampe progressive che, sino a pochi anni or sono, costituiva l'accesso principale al ginnasio-liceo Daniele Manin.

Michele de Crecchio

7 marzo 2021 00:27

L'idea di ricordare il Biffi, notevole intellettuale cremonese legato al gruppo di illuministi milanesi del "Caffè" con una piccola targa sulla facciata della casa di corso XX Settembre nella quale visse e morì fu del compianto prof. Taraschi del quale mi sono sentito in dovere di ricordare ai responsabili della toponomastica cittadina l'opportunità di "riesumare" la proposta originale ed alla quale, forse, non si è ancora data risposta ufficiale,