Vincenzo Cazzaniga, uomo del petrolio, amico di Mattei, e soncinese DOC
Vincenzo Cazzaniga, padre di Luigi, fotoreporter newyorkese ormai da quarant’anni, nacque a Soncino, nel novembre 1907. Nasce da una famiglia benestante, il padre era segretario comunale e avviò il figlio agli studi per conseguire il diploma di ragioniere. Solo più tardi, a carriera già avviata, lavorando e studiando, si laureò alla Bocconi, nel 1930, negli anni del Fascismo. Iniziò la sua carriera lavorativa alla Belford Italian Lubrificanti, conosciuta come Esso. L’azienda chiuse nel periodo della seconda Guerra Mondiale e, Cazzaniga collaborò con la Montecatini.
Post guerra, nel 1945 il CLN lo nominò Commissario straordinario per gli oli minerali, carburanti e succedanei e nelle stanze di Via Brera, nella Milano liberata, dopo il 25 aprile, con l’amico Enrico Mattei studiarono un sistema logistico efficiente per la distribuzione dei carburanti. Gli Alleati arrivati a Milano videro come le disponibilità di carburanti erano maggiori rispetto alla capitale, cioè Roma. Merito questo del brillante piano Cazzaniga-Mattei che contribuì poi alla ripartenza di tutto il settore industriale. La sua amicizia con Mattei durò fino a quando fino a quando “il pirata del petrolio” scomparve tragicamente.
Dal 1948 in poi la carriera di Cazzaniga fu fulminea nella Esso Italia. Prima general manager, fino ad arrivare presidente e amministratore delegato. A 65 anni nel 1972 lascia la Esso per assumere la vice presidenza della Bastogi finanziaria prima e poi della CTIP.
Ecco la vita di quest’uomo costellata di grande successo e di grandi responsabilità. Da lui e da Mattei parte quel piano per la distribuzione dei carburanti che significò la ripartenza economica dopo le distruzioni della guerra. Potremmo chiamarlo il Recovery Plan, quello tanto agognato e sperato anche dalla nostra Italia, quello che vede e confida in Draghi uomo della ripartenza.
A Soncino ci fregiamo di questa personalità, di questo brillante uomo conosciuto per essere stato il “re del petrolio” in Italia ma anche colui che, con grande capacità e senza clamore, in silenzio, ha lavorato affinché la nostra Italia potesse ripartire dopo la tremenda distruzione della Seconda Guerra Mondiale.
Gli dobbiamo molto, come soncinesi, a livello storico, a livello culturale. La sua attenzione costante e il suo generoso impegno verso la Cultura del borgo, si era focalizzato alla valorizzazione e alla promozione della famiglia ebraica degli Soncino. Nel 1975 ottenne il consenso per riprodurre il torchio della biblioteca laurenziana di Firenze e, nel 1988, in occasione delle celebrazioni della stampa della prima bibbia ebraica a Soncino, Cazzaniga donò al Museo della Stampa la riproduzione del torchio mediceo, e una copia anastatica della preziosa edizione della Bibbia ebraica conservata al British Museum. Organizzò poi convegni e studi in merito alla questione degli Ebrei a Soncino, di fama internazionale.
Oggi Soncino di questi doni e grazie agli stessi il Museo degli Stampatori il borgo accoglie ogni anno moltissimi visitatori attratti dalla ricchezza donata da Cazzaniga.
(nella foto Cazzaniga con Saragat)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti