4 novembre 2023

Barbara Locatelli (Donna in gamba per il centrodestra) pesca il jolly. E non è una questione di strisce … calpestate, o meno: o no?

 Allora nei giorni scorsi, in via Griffini: il Borgo è un quartiere storico cittadino cremasco, ma ahinoi oggi… dimenticato (ma abitato da vip della politica autoctona), Barbara Locatelli, (Donna in gamba per il centrodestra: in consiglio comunale farebbe la differenza) ha fotografato come si deve parcheggiare (la querelle se si debba o meno, posteggiare dentro o sulle strisce, nella fattispecie  lascia un pochino il tempo che trova, no?) d’ufficio, ostacolando la marcia dei disabili e delle persone apparentemente senza pensieri, nella strada in oggetto. Ebbene, onestamente (ma gli spazi blu fanno cassa e più ce ne sono, meglio è) posteggiare da quelle parti di Crema è, talvolta, impresa titanica, nel senso che il posteggio nella foto, semplicemente andrebbe eliminato, lasciando spazio ai pedoni. Ah… così, Cristina Piacentini: generosa Donna impegnata e referente del Comitato ‘Zero Barriere’ ha postato: “Da persona interessata personalmente e anche come referente del Comitato Crema Zero Barriere vorrei focalizzare l'attenzione sul fatto che è consuetudine per le persone con disabilità andare lungo la carreggiata sfidando i pericoli ma in senso obbligato perchè muoversi sui marciapiedi è una vera impresa: auto parcheggiate, biciclette lungo i muri, bidoni della spazzatura, persino plateatici e per non parlare delle zone sconnesse”


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commenti


Manuel

4 novembre 2023 09:24

Abito a Cremona e quindi a questa città faccio riferimento, ma credo sia così in quasi tutti i centri urbani ed i borghi italiani. Soste e parcheggi inopinati si constano tutti i giorni da queste parti: marciapiedi, ciclabili, stalli per disabili e mezzi pubblici, passi carrai, strisce pedonali, etc. È la dittatura dell’automobile... com’anche della pigrizia, dell’ignoranza, faticose da sradicare, ma trasversali da constatare poiché coinvolgono giovani rampanti come anziani incerti, bauscia attempati e non, meridionali orgogliosi come pseudo “Don Rodrigo” nostrani, impettiti ed impeccabili (danarosi!) soggetti dell’alta società come spavaldi balcanici o maghrebini e strampalati subsahariani.
La battaglia per il civismo sarà ancora lunga, considerato pure il lassismo delle autorità.
PS: ovviamente è capitato anche a me di sostare o fermarmi ove non dovevo, qualche volta l’ho pagata cara, qualche altra m’e’ andata bene; di certo non voglio dirmi orgoglioso.