La Forgia, Ceo della Vhit di Offanengo e vicepresidente Federmeccanica: “E – car, la Cina è avanti, ha la leadership nelle forniture batterie”
La decisione dell’Unione Europea di vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel dal 2035 ha riorientato le strategie delle case automobilistiche europee sulle auto elettriche. Solo per fare un esempio, hanno scritto lunedì scorso 30 ottobre sul ‘Fatto Quotidiano’ Lorenzo Buzzoni e Nico Schmidt, Volkswagen, entro il 2030 in Europa punta ad assestare le proprie vendite nel comparto elettrico all’80%. E per arrivare a questa percentuale in media servono 185 Kg di cosiddette materie prime critiche a veicolo contro i 30 delle auto a combustibile fossile. Quindi al Vecchio Continente servirà sempre più litio, col rischio che, come avviene per altri materiali, o meglio, materie, aumenterà l dipendenza da paesi non comunitari. Così le case automobilistiche stanno investendo parecchio nella catena di approvvigionamento, investendo direttamente nelle miniere, vale a dire, laddove si ricavano gli elementi necessari a ostruire le auto elettriche e nella loro componentistica, con particolare attenzione verso la costruzione di batterie. E per quanto riguarda questo segmento, attualmente la leadership della produzione è dell’azienda cinese Catì che prevede, ovviamente con l’Ok del governo cinese, di decentrare la produzione in Germania e Ungheria. Insomma allo stato attuale, l’unica certezza è che per ora, le aziende automobilistiche chiudono contratti e accordi fuori dai confini europei, annunciando contemporaneamente fabbriche, con tempistiche però aleatorie, nei confini dell’Ue. Col rischio però che tali intenzioni restino appunto annunci, visto che realtà cinesi e americane offrono di più.
E in tal senso, il pensiero dell’ingegner Corrado La Forgia, vicepresidente di Federmeccanica e Ceo della Vhit (società della componentistica automotive con sede a Offanengo, in provincia di Cremona, ma di proprietà dei cinesi della Weifu) è questo: “La Cina ha messo sul tavolo da anni soldi, cervelli e materie prime. Sono avanti, la leadership è là”.
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