28 novembre 2025

La Pala di San Vincenzo del Boccaccino conferenza in Fondazione

La vicenda artistica di Boccaccio Boccaccino, di cui è in corso la mostra al Museo Diocesano di Cremona per i 500 anni dalla morte, è stata al centro dell'incontro di mercoledì 26 novembre nella sala del Consiglio di Fondazione Città di Cremona.  Una conversazione introdotta dalla curatrice dei Beni Artistici Raffaella Colace e dal presidente Giuseppe Foderaro, che ha consentito al pubblico di scoprire da Francesco Ceretti e Filippo Piazza, curatori della mostra al Diocesano, le peculiarità della pala d'altare raffigurante la "Madonna col Bambino in trono tra Sant'Antonio da Padova e San Vincenzo" di proprietà della Fondazione e in esposizione permanente al Museo Civico. 
"L'idea di questo incontro parte da un'importante presenza tra le opere d'arte pervenute alla nostra Fondazione e la mostra in corso al Museo Diocesano ci ha offerto lo spunto per valorizzarla e fare un approfondimento con i curatori. Una testimonianza della lunga tradizione di carità che ha contraddistinto la comunità cremonese nei secoli e che Fondazione porta avanti", ha detto Foderaro.
"Un dipinto importante - ha spiegato Piazza - in quanto firmato e datato, collocato alla fine del percorso di Boccaccino a Cremona e testimonianza di un cambiamento di stile: più monumentale e anche per certi aspetti ormai anticlassico. Un pittore insomma che si conforma in qualche modo ai pittori delle giovani generazioni, come Altobello Melone e Francesco Bembo che aveva conosciuto nei cantiere della Cattedrale di Cremona".
La pala, ora trasferita su tela, era collocata nella chiesa di San Vincenzo, ad un altare che in origine era gestito dal Consorzio della donna, ente d'origine medievale che aveva sede dove ora si trova Fondazione Città di Cremona, in piazza Giovanni 23° e strettamente connesso alla vicina chiesa di San Francesco.
"Boccaccino arrivò a Cremona nel 1506, probabilmente nell'estate per affrescare il catino della Cattedrale con la figura del Dio Padre, i santi protettori della città e gli evangelisti, un incarico che venne portato a termine nel 1507", ha aggiunto Ceretti. Ad esso seguì un'altra serie di affreschi che si completò alla fine del secondo decennio del '500 con la realizzazione del ciclo delle storie della vita della Vergine che corre lungo la navata sinistra della Cattedrale di Cremona.
E' in questo periodo che si colloca la pala di San Vincenzo, risalente al 1518, contemporanea dunque all'esecuzione dell'ultimo affresco della navata sinistra, quello con la disputa di Cristo al Tempio, datato 1519. "Si tratta quindi di un'opera - ha concluso lo studioso - che chiude il percorso cremonese dall'artista prima della Pala Fodri, il cui frammento si può vedere esposto alla fine del percorso della mostra visitabile al Museo Diocesano fino all'11 gennaio".

 


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