L’acquerello come racconto: la nuova stagione espositiva dell’Adafa si apre con Aga il 13 settembre
Riprende, dopo la consueta pausa estiva, l'attività espositiva dell'Adafa, con l'inaugurazione, sabato 13 settembre alle 17.30, della mostra di acquerelli "Anime d'Acqua e di Terra" di Agnieszka Trotta, detta Aga. L'esposizione, che sarà introdotta da Fulvio Stumpo e Giusy Asnicar e presentata dal curatore, Simone Fappanni, mette in dialogo paesaggi e ritratti umani attraverso la sensibilità dell'acquerello, tecnica nella quale l'artista ha maturato da anni un significativo percorso, facendosi apprezzare in contesti nazionali e internazionali. La mostra, secondo Fappanni, si struttura come un itinerario in cui «si avverte il legame è forte tra l'elemento naturale e quello umano, dove l'acqua e la terra diventano quasi anime capaci di raccontare storie di ambiente e di vissuti individuali». Nata in Polonia, socia e membro del direttivo dell'Aia, l'artista ha sviluppato la sua ricerca artistica partendo dall'osservazione del reale e, in particolare, dalla rappresentazione dei volti, preferendo forme di espressione che mantenessero un contatto diretto con la realtà attraverso la suggestione cromatica e la morbidezza dell'acquerello. Da tempo residente in Italia, ha affinato la sua tecnica partecipando a numerose mostre e concorsi dedicati alla tecnica dei colori ad acqua, dove ha incontrato stimoli e maestri internazionali, fino a farne il mezzo privilegiato per esplorare la relazione tra la natura e l'umano, tra l'ambiente e le sue tracce nell'anima delle persone e dei luoghi per cui palesa una straordinaria prossimità affettiva. «La dimensione dell'acqua – continua il curatore - nelle sue opere non è soltanto un elemento naturale ma diventa segno di fluidità emotiva, mentre la terra appare come stabilità e radice, un contrasto e insieme una sintesi che permea tutta la mostra. Il nucleo della rassegna è costituito da una serie di paesaggi che evocano scenari declinati nelle diverse stagioni e trasformazioni, accostati a volti che non sono ritratti statici ma figure vive, sospese tra espressività e introspezione. Questa doppia lettura del soggetto invita il visitatore a cogliere non solo la rappresentazione visiva ma anche la dimensione interiore, quasi a percepire l'anima che si riflette nell'acqua e si radica intrinsecamente nella terra. I colori dell'acquerello, le dolci velature creano giochi di luce e ombra e moltiplicano le possibilità di interpretazione e lasciano spazio alle più varie suggestioni». L'allestimento a Casa Sperlari è concepito per accompagnare questa atmosfera di riflessione, con un percorso che si snoda tra le varie opere mantenendo un equilibrio e un dialogo continuo tra paesaggi e ritratti. Dunque non si tratta di semplici immagini da ammirare, ma di un racconto per immagini che invita a soffermarsi sulle relazioni tra l'uomo e il suo ambiente. La mostra è, inoltre, una finestra aperta sulle infinite possibilità dell'acquerello di raccontare con delicatezza la complessità del rapporto tra elementi naturali e umani, senza ridurre la pittura a semplice illustrazione ma elevandola a autentico strumento di esplorazione emotiva e simbolica. La rassegna è visitabile gratuitamente da martedì a domenica dalle 17.00 alle 19.00 fino al 27 settembre.
Così si presenta l'artista. «Sono nata a Drawsko Pomorskie, una cittadina nel nord della Polonia, vicina al mar Baltico e immersa nella natura. Foreste, praterie, laghi e fiumi caratterizzano il paesaggio che esplode di molteplici colori durante il susseguirsi delle stagioni. In questa splendida e ridente natura, giochi di luci ed ombre si rincorrono al variare del tempo e con la fantasia si possono intravvedere forme animate e fantastiche al passaggio delle nuvole nel cielo azzurro. Gli animali fanno capolino tra queste dicotomie di colori. Gli abitanti del bosco e del cielo giocano o curiosano i contadini intendi nel loro lavoro nei campi o chi come me piace passeggiare nel bosco ad ammirare il dipinto della natura. Questo paesaggio che risplende di colori in autunno e primavera, di calore in estate e di bianco ovattato in inverno è stato fonte di ispirazione fin da quando ho imparato a tenere in mano una matita e con quella ho iniziato a rappresentare ciò che osservavo, la mia fantasia ed il mio stato d'animo. Con il passare degli anni ho sviluppato sempre di più questo piacere di disegnare e dipingere paesaggi, cose e persone. Dapprima con la semplice matita o carboncino, poi con i colori ad olio. Questa passione si è rafforzata nel tempo e l'ho mantenuta anche dopo la laurea in ingegneria e gli impegni di lavoro. Nel 2011 mi sono trasferita in Italia, paese che ho sempre amato per la cultura, le opere artistiche, la storia e il calore della sua gente. Ho iniziato a viaggiare da nord a sud visitando luoghi, città e paesi meravigliosi e pieni di vita, ogni volta fonti di ispirazione per i miei dipinti. Nel 2021, partecipo a Milano ad una mostra di acquerelli organizzata dall'Associazione Italiana Acquerellisti (AIA), dove vengo a contatto diretto con la pittura ad acquerello e ne vengo folgorata. Ho quindi iniziato un nuovo percorso artistico, addentrandomi nella tecnica dell'acquerello anche con il supporto di maestri di fama internazionale, che mi hanno aiutata a scoprire le molteplici sfumature della tecnica e dei giochi di colore, luci ed ombre che l'acquerello consente di sperimentare. Attraverso le mostre organizzate dall'associazione AIA ho potuto esporre i miei dipinti ad acquerello e mostrare le mie capacità, che sono state ammirate, apprezzate e selezionate da giurie di esperti e successivamente pubblicati ed esposti in alune mostre internazionali. Nel 2023 sono entrata a far parte del direttivo AIA. L'acquerello mi ha aperto uno spazio senza confini di sperimentazione per la mia fantasia e la mia anima creativa»
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