12 novembre 2025

Sofonisba Anguissola: il coraggio del talento al femminile protagonista del pomeriggio in una Sala Quadri di Palazzo Comunale a Cremona da sold out

Grande partecipazione di pubblico nel pomeriggio di oggi, in Sala dei Quadri di Palazzo Comunale a Cremona, per il convegno dal titolo: Sofonisba Anguissola: il coraggio del talento al femminile, appuntamento organizzato dal Liceo Sofonisba Anguissola di Cremona con il patrocinio del Comune di Cremona. 

Focus dell’incontro: il coraggio e le opportunità che la pittrice cremonese Sofonisba ha avuto nel corso della sua vita, una vita da fiction.

Quarto appuntamento per festeggiare i 400 anni dalla morte di Sofonisba Anguissola. Il primo incontro che, ha riacceso con grande successo i riflettori sulla pittrice, è stato lo scorso 6 novembre con il Professor Flavio Caroli, scopritore, studioso ed estimatore di Sofonisba e le sorelle Anguissola da più di quarant’anni tanto da acquistare una residenza in Caruberto, frazione del comune cremonese di San Martino del Lago in quelle terre che furono possedimento del nobile casato Ponzoni, casato a cui apparteneva Bianca Ponzoni, mamma di Sofonisba.

Un appuntamento straordinario che ha visto ritornare tra le mura della città di Cremona l’intera famiglia Anguissola, discenti della celebre pittrice. Non accadeva dal 1994, anno in cui fu inaugurata la magnifica mostra “Sofonisba Anguissola e le sue sorelle” che ha riunito circa una settantina di opere e documenti per celebrare il talento delle artiste e la loro famiglia. Ferrante Anguissola, la moglie Mariliana, le figlie Chiara, Costanza e Cinzia hanno un legame viscerale con Cremona. Ne apprezzano la storia, la bellezza ed i sapori. Qui ci sono le loro radici ed i legami con un passato fatto di nobiltà e casate, un linguaggio d’altri tempi ma dall’importante valore culturale e storico che merita di essere conservato e tramandato.

Tra i relatori del convegno anche gli eredi della famiglia Anguissola nella figura di Ferrante e Chiara, che non hanno nascosto l’emozione per l’importante evento cremonese. La casata Anguissola è da sempre molto legata a Cremona ed alla sua campagna. Detto Ferrante Anguissola, capostipite della storica famiglia, ha più di novant’anni e lo spirito e l’acume di un trentenne. Il suo sguardo è sempre rivolto al futuro senza mai dimenticare le radici che l’hanno forgiato: la campagna e, nel cuore, l’amore per la Cascina Buffalora vicino a Casalbuttano. In questa occasione ha presentato, accanto alla figlia Chiara, una nuova canzone dal titolo “I Fiumi di Lombardia”, un omaggio alla terra, alla memoria ed alla sua antenata Sofonisba (https://cremonasera.it/cronaca/detto-ferrante-anguissola-discendente-della-celebre-pittrice-sofonisba-le-dedica-una-canzone-in-occasione-dei-400-anni-dalla-sua-morte-il-nostro-racconto-in-anteprima). Il brano, pubblicato da Terzo Millennio Records, è una nuova versione di un pezzo scritto da Ferrante a soli 17 anni, oggi rielaborato grazie alla collaborazione con l’importante produttore ed arrangiatore Mauro Paoluzzi, un evento straordinario per la storia della musica italiana. In copertina una foto inedita del Grande Fiume Po durante la piena dello scorso anno, lo scatto è stato realizzato dalla giornalista e fotografa Beatrice Ponzoni.

Va ricordato che Sofonisba nacque a Cremona intorno al 1532 dall'aristocratica famiglia piacentina degli Anguissola. Fu la prima di sette figli di Amilcare Anguissola e della nobildonna Bianca Ponzoni. 

Sofonisba è stata una delle prime donne artiste a conquistare il riconoscimento internazionale, donna dal talento e dall’intelligenza acuta che è riuscita ad aprire la strada alle donne nell’arte del Rinascimento, una figura capace di rompere gli schemi in un mondo tutto al maschile, questo il fulcro dell’evento.

Va sottolineato che il Rinascimento ha rappresentato un’epoca di rinascita culturale, artistica ed intellettuale, ha visto nascere ed esprimersi figure che hanno segnato la storia dell’arte. Sofonisba è il simbolo di colei che, con il suo talento, ha infranto le barriere di genere, ha avuto un immenso coraggio nell’affrontare gli ostacoli che la vita le ha presentato sul cammino ed è diventata un’eccellenza femminile in un’epoca dominata esclusivamente dagli uomini.

Hanno aperto i lavori Rodolfo Bona, Assessore alla Cultura del Comune di Cremona portando i saluti del Sindaco Andrea Virgilio, Roberta Mozzi, Assessore alle Politiche Educative del Comune di Cremona, Paola Premi, Dirigente scolastico del Liceo Anguissola, collegato in video il Provveditore agli Studi di Cremona Imerio Chiappa. La parola è passata poi alla professoressa Donata Ardigò, curatrice dell’evento, che ha moderato l’incontro. 

Una introduzione musicale realizzata in collaborazione con il Professore Fabio Nava e la incantevole voce del soprano Angelica Pasquale del Liceo musicale Stradivari ha trasportato i presenti a contatto con la dimensione storica attraverso le note di Purcell ed il brano “Sofonisba”. Toccante ed intenso l’intervento della studentessa Emma Cortesi, alunna del Liceo Anguissola, che ha posto l’accento su quanto la figura di Sofonisba rappresenti un esempio di donna capace di imporsi in un mondo ancora tutto da scrivere, per le nuove generazioni la vita della pittrice è un faro, un esempio di vita e di capacità di uscire dagli schemi in modo intelligente e coraggioso.

I relatori hanno delineato la figura dell’artista approfondendone il profilo sotto vari aspetti. Sono intervenuti: Chiara Montani artista, scrittrice ed autrice del romanzo storico Il destino di Sofonisba - casa editrice Neri Pozza; Cecilia Gamberini laureata in storia dell’arte e storia medioevale all’Università di Bologna, ha poi proseguito la sua formazione presso l’Università Autonoma di Madrid, con una tesi di dottorato difesa cum laude, con menzione internazionale, dal titolo “Sofonisba Anguissola, de Cremona a la corte de Felipe”, pagine che ricostruiscono la vicenda artistica ed umana della pittrice mettendo in luce non solo le sue opere ma, anche, il contesto sociale, politico e culturale che ne ha influenzato l’evoluzione; Claudio Ardigò critico letterario che ha analizzato l’aspetto di Sofonisba insegnante; Alfio Nicotra studioso di Anguissola e critico d’arte, professionista che per primo riconobbe i tratti dell’artista nel dipinto la Madonna dell’Itria, che ha fornito numerosi spunti di riflessione e discussione, non ultimo, la veridicità dell’anno di morte di Sofonisba, presunta nel 1629 anziché nel 1625. 

Dopo l’apertura delle celebrazioni per i quattrocento anni dalla morte di Sofonisba Anguissola, avvenuta lo scorso 30 maggio alla Camera dei Deputati, Cremona la ricorda con una serie di incontri dal titolo Donne per l’arte - Conversazioni sulla figura di Sofonisba Anguissola, in programma dal 6 al 27 novembre, pensati per consentire a un vasto pubblico di comprendere l’importanza artistica e umana di questa grande pittrice.

Non è tutto. Siamo felici di sottolineare che, anche grazie al contributo degli articoli della nostra testata, l’interesse per Sofonisba Anguissola si sta sollevando in tutto lo stivale, a breve è previsto anche un incontro sulla vita condotta a Genova da parte della pittrice.

La storia dell’arte ci consegna istantanee di vita che meritano di essere tramandate come un tesoro prezioso, siamo ciò che la storia della nostra vita ci porta ad essere, a partire dalle nostre radici.

Nel video la famiglia Anguissola riunita a Cremona 

 

Beatrice Ponzoni


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