"Altro che potature, in città si stanno distruggendo altre piante: fermate subito questo scempio". Allarme di Rambelli, concittadino e membro di Slow Food
Un conto è potare, effettuare manutenzione. Altra cosa capitozzare, intervenire drasticamente come il Comune sta facendo in alcune vie come viale Trento e Trieste. Ad accendere nuovamente i riflettori sul verde pubblico, dopo la bufera di polemiche dei mesi scorsi, è Claudio Rambelli, concittadino e membro del comitato esecutivo di Slow Food Lombardia. "Parlo a titolo personale - premette - ma è chiaro che il tema interessa anche Slow Food da un punto di vista agronomico".
"A nulla - osserva Rambelli in una lettera inviata in redazione - evidentemente erano servite le forti critiche avanzate da diversi settori della cittadinanza in merito al taglio indiscriminato di 133 piante nello scorso autunno. Stiamo assistendo ormai da settimane alla devastazione del patrimonio arboreo cittadino come evidente dalle foto allegate (che pubblichiamo in alto a scorrimento; ndr)".
Prosegue Rambelli: "E dire che nel comunicato del Comune del 23 Febbraio si dice che la “manutenzione consiste nella cosiddetta potatura a tutta cima e taglio di ritorno, nell’asportazione totale dei rami troppo sviluppati e/o sbilanciati privilegiando il diradamento della chioma, nonché nell’asportazione dei rami o parti vegetali aggrediti da parassiti. Vengono inoltre eseguite la rimonda delle parti secche o in fase di deperimento, la spollonatura al piede sino alla prima impalcatura, nel rispetto delle caratteristiche ornamentali e fisiologiche proprie della specie, e l’applicazione di appositi mastici, addizionati eventualmente a sali di ammonio quaternario per tagli di diametro superiori agli 8/10 cm".
"Di tutt’altra natura invece quanto sta accadendo - constata il concittadino -. Si sta procedendo al “capitozzamento” delle piante , in periodo di risveglio fogliare, pratica che porta all’indebolimento delle piante ed ad una prossima morte. Il drastico azzeramento della chioma infatti altera l'equilibrio della pianta; la indebolisce e la rende maggiormente esposta agli agenti patogeni, senza considerare la perdita di ombreggiamento e la netta riduzione della fotosintesi clorofilliana".
"In una situazione in cui gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti - aggiunge -, le piante hanno una funzione importantissima non fosse altro che per l’ombreggiamento e la frescura che danno. Invece stiamo desertificando la città!! Con quale coerenza rispetto ai tanto sbandierati Obiettivi 2030?"
Conclude Rambelli: "E’ mai possibile che non si rispetti l’ambiente a cominciare da queste piccole cose? E’ possibile sapere chi emana le istruzioni agli operai? Fermate per piacere lo scempio delle piante!".
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commenti
Anna
21 marzo 2022 10:09
Concordo al 100 x 1000000. Sono anni che massacrano le piante con qualche scusa. AGRICOLTORI COMPRESI.TAGLIANO TUTTI E NESSUNO RIPIANTA. HANNO DISTRUTTO LA NOSTRA VITA E IMPERTERRITI CONTINUANO. Cemento ovunque e ossigeno rubato. Surriscaldamento e zero alberi.uno scemio continuo. Anche nel paese dove vivo TUTTI BOSCAIOLI NESSUN GIARDINIERE
Tullio Tiglio
21 marzo 2022 10:41
Che disastro.
Pasquino
21 marzo 2022 12:27
Questa amministrazione è assolutamente incapace e inadeguata non ha alcun rispetto per il verde pubblico malgrado la drammatica situazione dal punto di vista inquinamento polveri sottili e situazione epidemiologica e il sindaco dovrebbe essere anche il primo responsabile della salute dei cittadini!!
Prima se ne va meglio sarà per tutti ! Lo schifo assoluto vergogna
Eugenio
21 marzo 2022 12:58
Una insensibilita' che puo' essere imputata solo ad ignoranza, ottusita', incompetenza: e non si dica che non ci sono stati richiami e polemiche sulla mala gestione del verde pubblico. A quanto pare la protervia mostrata dalla PA ha impedito che i preavvisi anticipati giovassero a qualcosa.