4 luglio 2025

"I bambini delle Fate" e Cascina San Marco: una sinergia per un progetto che cresce. I frutti del lavoro dei ragazzi e l'apertura al territorio per nuovi progetti

Della bella relatà di cascina San Marco abbiamo raccontato e scritto in più occasioni, parlando dell'importante progetto di integrazione sociale basato sul lavoro e sulla socialità che vedono protagonisti gli ospiti di Fondazione Sospiro, di cui l'associazione è una costola operativa (leggi qui). 

Nata da un progetto del 2016 e divenuta realtà nel 2017, a partire dal 2018 ha visto nascere la sinergia con "I bambini delle fate", impresa sociale di Castelfranco Veneto che dal 2005 assicura sostegno economico a progetti di inclusione sociale, gestiti da partner e associazioni locali a beneficio di famiglie con autismo e altre disabilità. Un'idea di fare impresa sociale che coinvolge direttamente aziende, attività commerciali e privati nei vari progetti attraverso un sistema innovativo di raccolta fondi che permette ad ogni sostenitore di finanziare, con una raccolta fondi regolare e continuativa, un progetto direttamente nel proprio territorio. Ogni singolo progetto che parte poi viene gestito e seguito tramite un conto corrente dedicato per garantire la totale trasparenza della destinazione dei fondi.

"Abbiamo creato una grande opportunità per i nostri ragazzi offrendogli un contesto per migliorare la propria manualità, con la coltivazione dei piccoli frutti rossi e non solo, ma anche di sviluppare la propria socialità, a partire dalle interazioni tra di loro, coltivando e approfondendo le relazioni interpersonali e permettendo loro di imparare ad organizzarsi sia singolarmente che in gruppo" ha esordito Liana Boldori, vice presidente Fondazione Sospiro e Consigliere Cascina San Marco

Venerdì mattina dunque da Castelfranco Veneto sono arrivati a Tidolo Oreste Scanzi e Franca Spallarossa, rappresentanti territoriali de "I bambini delle Fate", che hanno potuto vedere di persona e toccare con mano la realtà di Cascina San Marco e vedere come in questi anni il progetto sia stato messo a terra e seguito fino a diventare la realtà consolidata che è oggi. 

"Siamo orgogliosi di una realtà come questa che è un'eccellenza. Il progetto sta camminando e dando frutti, non solo quelli che vengono colti, ma parlo di prospettive per il lavoro e per un futuro dignitoso per questi ragazzi. - ha commentato Franca Spallarossa- Qui ci troviamo anche in un ambiente che è bello e la bellezza di per sè aiuta tanto. Ma per progetti così importanti serve riuscire a dare continuità una volta che sono partiti, questa è la parte più difficoltosa".

Ma proprio le aziende e le persone fanno la differenza davanti alle difficoltà: "Come Bambini delle Fate abbiamo oltre 2.500 aziende partner che ci garantiscono la continuità delle offerte, a differenza di quelle occasionali che sono importanti ma non permettono di fare la programmazione a lungo termine, fondamentale nei percorsi di sostegno. - ha ricordato Scanzi - Sul territorio di Cremona abbiamo 20 aziende che ci sostengono e che a loro volta possono portare un valore aggiunto per l'azienda in termini di comunicazione. Si tratta di aprire un tipo di rapporto nuovo tra impresa e sociale, un affetto che diventa poi un collante” .

E questo rapporto si traduce poi in una relazione diretta e personale con le aziende stesse, uscendo dalla cascina ed espandendosi sull'intero territorio: "Due volte l'anno andiamo a trovare, con i ragazzi di Cascina San Marco, direttamente le aziende che ci sostengono e vediamo che i questi imprenditori ci dedicano volentieri una fetta importante defl proprio tempo, sono interessati al progetto e alla sua evoluzione. Diventa un progetto imprenditoriale che va oltre la beneificenza occasionale, ma stringe una forte relazione di collaborazione col territorio" ha raccontato Gianluca Rossi, responsabile operativo di Cascina San Marco.

Anche Franco Antonello, fondatore de 'I Bambini delle fate', ha voluto mandare il suo saluto ai ragazzi di cascina San Marco con un videomessaggio registrato insieme al figlio Andrea, per il quale Franco ha deciso di dare vita all'associazione.

 presente anche il presidente di Fondazione Sospiro, Giovanni Scotti, che ha ringraziato tutti gli operatori e tutte le figure coinvolte in questo progetto sociale; Simone Zani, Presidente di Cascina San Marco ha invece sottolineato l'importanza di "aprire il progetto anche ad altre strutture del territorio, accogliendo ragazzi anche da Azienda Sociale Cremonese, dall'Opera Pia di Castelverde e presto anche dalla comunità protegga 'La Ginestra' di Pieve San Giacomo. Per questo oggi abbiamo invitato qui Franca ed Oreste, per mostrare a loro, che sono tra i primi sostenitori del nostro progetto sociale, l'evoluzione negli ultimi anni di questa realtà e di come il progetto educativo è andato migliorando anche col loro sostegno".

 


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