18 agosto 2025

Maxicorteo per Gaza a Bozzolo verso la tomba di don Mazzolari, mobilitate tre Province (Cremona, Mantova e Brescia) in videocollegamento il cardinale Pizzaballa

Sabato 30 agosto Bozzolo diventerà nuovamente il cuore pulsante di un messaggio universale di pace. Da piazza Europa partirà infatti una marcia che condurrà alla tomba di don Primo Mazzolari, il sacerdote bozzolese ricordato come “profeta di pace”, per ribadire la richiesta di un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza.

Un appuntamento che, nel solco dell’eredità di don Primo, vuole riaffermare il valore universale della pace, al di sopra di ogni appartenenza religiosa o politica.

L’iniziativa, intitolata “Gaza nostra ostinazione”, è promossa dalle Tavole della Pace di Cremona, Brescia e Oglio Po, dalla rete Mantova per la Pace e dall’Ufficio missionario della diocesi di Cremona, con il patrocinio del Comune di Bozzolo. L’appuntamento vedrà la partecipazione di vescovi, associazioni, sindaci delle tre province e numerosi cittadini.

Il programma prevede il ritrovo alle 16.30 presso la Tenda di solidarietà per la Palestina, quindi la partenza del corteo verso piazza don Primo Mazzolari, davanti alla chiesa parrocchiale che custodisce le spoglie del sacerdote. Sono attesi collegamenti internazionali di grande rilievo: il patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, interverrà in diretta, mentre Anna Foa e Moni Ovadia invieranno messaggi video. Non mancheranno momenti di riflessione con la lettura di poesie palestinesi e di testi di don Primo.

Alla base della manifestazione c’è un documento-appello che richiama il pensiero mazzolariano: già negli anni ’50 il parroco di Bozzolo sosteneva che, nell’era nucleare, non esistono più “guerre giuste”. Il testo chiede l’adesione di cittadini, associazioni, sindacati, forze politiche ed enti locali, a patto che condividano i principi indicati: riconoscimento dello Stato di Palestina, fine dell’occupazione di Gaza, cessazione dei massacri definiti di natura genocidaria, restituzione degli ostaggi israeliani e condanna di ogni violenza e antisemitismo.

Il sindaco Giuseppe Torchio sottolinea il significato profondo dell’iniziativa: «Siamo molto attenti alle attività che nascono dal mondo mazzolariano, perché servono a rilanciare il messaggio di don Primo. Per questo abbiamo dato il patrocinio». Sul fronte organizzativo è stata garantita la massima attenzione anche agli aspetti legati all’ordine pubblico.
 Nel manifesto della manifestazione figura una frase di don Primo Mazzolari: la pronunciò nel 1945, ai reduci della Seconda Guerra mondiale, «tornati dopo aver sofferto indicibilmente nel corpo e nell’anima, nell’intelligenza e nel sentimento», si rivolse loro con queste parole:

«Ci vorranno secoli per dimenticare gli orrori di quest’epoca! In piena cristianità, sulla nostra carne cristiana, dei cristiani hanno ripristinato e accresciuto il documentario della ferocia. E questo nostro mondo moderno, orgoglioso di sé, fino al disprezzo di tutto, lasciò fare senza inorridire. … No, la nostra generazione non riuscirà a lavarsi dal peccato di aver lasciato consumare tali orrori contro l’uomo, rinnovando in maniera perfetta la Passione del Figlio dell’Uomo. “È la guerra”, mi direte. E allora io vi dico: se questa è la guerra, se la guerra può imbestialirci a tal segno, chi domani parlerà ancora di guerra, chi ci organizzerà per la guerra – per qualsiasi guerra – dovrà essere messo al bando dell’umanità».


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